T.A.Z. Weblog Party

un nuovo "territorio mentale", che elude le normali strutture di controllo sociale

giovedì 26 ottobre 2023

Il public program This Topic. Il futuro non è mai stato così presente

Secondo appuntamento con Jamaica Kincaid

26 ottobre 2023
ore 18.30

Ingresso libero previa registrazione: triennale.org


Triennale Milano presenta un ciclo di incontri che è parte della piattaforma di comunicazione This Topic, promossa in occasione del centenario dell’istituzione, che ricorre quest’anno.

La campagna pubblicitaria This Topic, lanciata a fine marzo a Milano e online su triennale.org e riproposta in diversi momenti dell’anno, è stata sviluppata con la direzione strategica e creativa di Paolo Iabichino e la design direction di Studio Mut. Un progetto di comunicazione che diventa una vera e propria piattaforma di riflessione su un tema chiave: quello del futuro, che in questo momento storico è sempre più difficile da mettere a fuoco, soprattutto per le giovani generazioni.

This Topic viene quindi accompagnato da un public program – curato da Paolo Iabichino, scrittore, pubblicitario e direttore creativo, e da Daniele Rosa, direttore editoriale presso Luiss University Press – che si articola in una serie di appuntamenti nel corso dei prossimi mesi. Gli incontri sono pensati per ascoltare le riflessioni sui temi più urgenti dalle persone che su di essi riflettono, lavorano, lottano. Ogni incontro è incentrato su una personalità internazionale che mette in pratica, nel suo campo di azione, un'autentica destrutturazione del pensiero che è, in altri termini, un tentativo di restituzione del futuro.

Il secondo appuntamento è giovedì 26 ottobre alle ore 18.30 con Jamaica Kincaid, intitolato This Topic: le conseguenze del colonialismo. Originaria di Antigua, Jamaica Kincaid è considerata tra le maggiori scrittrici del nostro tempo. Nelle sue opere, un incrocio tra autobiografia, saggio e finzione, con una prosa ritmica ed evocativa, affronta la rabbia per le ferite del colonialismo, i difficili rapporti intergenerazionali, la sofferta ricerca di un'identità personale e culturale. L’autrice, in dialogo con la giornalista e curatrice Laura Pezzino, torna in Italia dopo più di dieci anni grazie all’invito di Archivio Aperto, il festival organizzato dalla Fondazione Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia che la vedrà ospite a Bologna il 30 ottobre alle 17.30. Si ringrazia inoltre Adelphi per la collaborazione.

Mercoledì 15 novembre è in programma l’incontro con Louisa Yousfi, giornalista e scrittrice francese che approfondirà il tema dei “nuovi cittadini”. Nata da immigrati, Yousfi scrive a nome di quelli che lei chiama “i barbari”, i ragazzi e le ragazze di origine straniera destinati a restare alieni nelle periferie dei paesi occidentali in cui pure sono nati. Il suo primo libro, Restare barbari, è pubblicato in Italia da Derive Approdi.

Giovedì 23 novembre si svolgerà un talk con Charlotte Puiseux, attivista e ricercatrice francese disabile che dedica il suo impegno alla lotta per i diritti di tutte e tutti in una società abilista.

 

Per questo evento è prevista la traduzione consecutiva.

 


 

mercoledì 25 ottobre 2023

MOSTRA ALBERTO CASIRAGHY | INAUGURAZIONE 4 NOVEMBRE 2023

Inaugurazione
sabato 4 novembre 2023, ore 16.00

prenota qui


Apertura al pubblico
dal martedì alla domenica dalle ore 15 alle ore 19


Ingresso gratuito

 

Informazioni, prenotazioni e visite guidate sul sito

www.mostracasiraghy.it

 

L’affermazione come principale materiale di supporto dalla fine del XV secolo ha reso la carta protagonista della diffusione della scrittura e della stampa, acquisendo grande importanza anche negli utilizzi in ambito artistico. Grazie alla sua economicità e facilità di produzione ha permesso la circolazione di culture, idee, storie e immagini, fra un pubblico sempre più ampio.


Oggi Alberto Casiraghy è l’esempio quasi naturale per offrire al pubblico una sfaccettatura esaustiva dell’impiego di questo supporto, visto l’ampio e quasi esclusivo utilizzo che l’artista ne ha fatto durante la sua lunga carriera, sfruttandone appieno tutte le potenzialità.


Questa mostra vuole dunque presentare le diverse possibilità d’uso della carta, attraverso l’esperienza di un tipografo-editore-scrittore-
artista che in questo supporto ha trovato il mezzo ideale attraverso il quale dare vita ai testi e alle immagini, risultati del suo vissuto poetico e creativo.


La prima sezione narra Alberto Casiraghy aforista, tipografo, editore e curioso ricercatore di culture attraverso le amicizie con grandi scrittori e artisti, la passione per la stampa a caratteri mobili e i diversi interessi che nutrono la sua fantasia. La casa editrice PulcinoElefante è la perfetta sintesi di queste esperienze tramutate nei “libretti d’arte”, espressione del connubio tra aforismi e illustrazione artistica.


La seconda sezione è dedicata all’artista Casiraghy ed è costituita da opere realizzate in esclusiva per questa mostra, in cui gli elementi naturali ispirano le composizioni ludiche e surreali, ma attente a veicolare il suo messaggio sulle criticità del mondo contemporaneo.

 


 

martedì 24 ottobre 2023

The Most Famous Painters Today: A Reasoned Top 20 Using Objective Career Facts

Art Site Fest 2023 - Mostra omaggio a Guido Ceronetti, Archivio di Stato - Inaugurazione 27/10 h.17

Inaugurazione Venerdì 27 Ottobre ore 17.00

Consolare l’universo

mostra omaggio a Guido Ceronetti

A cura di Eleni Molos

Archivio di Stato - Sezione Corte

Piazza Castello, 209

Parte della rassegna spin-off FARE STORIE, FARE MONDI

 

Consolare l’universo” è una mostra particolare perché vuole essere un omaggio a Guido Ceronetti, poeta, scrittore, filosofo, traduttore, giornalista e uomo di teatro, fondatore del Teatro dei Sensibili.

 

La mostra Consolare l’universo propone un esperimento di immersione nel suo mondo: gli spettatori non vedranno solo delle opere o degli oggetti di scena, ma conosceranno dei personaggi, li sentiranno parlare, sentiranno i suoni e la vita che li anima ancora, quando un attore li accompagna. La soluzione espositiva immersiva prevede la diffusione di brani audio da registrazioni di Ceronetti stesso e degli attori Sensibili, oltre che di musiche originali usate in scena.

 

Nelle sale juvarriane dell’Archivio di Stato di Torino, saranno esposte le marionette ideofore, i cartelli in legno e in tela, scenografie in legno e cartapesta, oggetti di scena vari: maschere, una sedia elettrica, la Lola, organetto di Barberia, la sedia di Ceronetti regista, giradischi e vinili antichi; fotografie di Ceronetti e delle messe in scena, estratti di libri.

 

La curatrice Eleni Molos è anche attrice dello spettacolo a cura dell’Associazione Aquilegia per Guido Ceronetti, che si terrà la sera del 26.10 nel foyer del Teatro Juvarra anticipando l’inaugurazione della mostra:

 

26 ottobre ore 21.00

Pesciolini fuor d’acqua

Spettacolo omaggio a Guido Ceronetti

Teatro Juvarra – Circolo della magia

Via Filippo Juvarra, 13


 

In Pesciolini fuor d’acqua, adattamento dello spettacolo portato in scena con Ceronetti al Piccolo Teatro di Milano nel 2012, come in un teatro di strada fuori dal tempo, i personaggi di Ceronetti tornano a fargli visita. Sono numeri di un teatro povero, in equilibrio tra il comico e il grottesco, tra il lirico e il tragico, come il fiore che si innamora di un uomo o come Antigone ed Edipo che si parlano attraverso l’uscio chiuso di un condominio di periferia, senza riconoscersi più. Un paravento, un pianoforte e pochi oggetti di scena per un viaggio di un’ora tra ballate e poesia e ironia.

 

In allegato il Comunicato dedicato alla mostra di Ceronetti e il Comunicato generale della rassegna Art Site Fest, IX edizione, quest’anno dedicata alla riflessione sul tema dell’ambiente, del cambiamento climatico, sul senso stesso del fare arte in un mondo che chiede nuove e più efficaci chiavi di interpretazione.

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Il super show di 50 Cent a Milano - Foto 1 di 18 - Radio 105

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venerdì 20 ottobre 2023

POETICHE VISIONI! con Anna Anna Boschi Cermasi - Sabato 28 ottobre a Castel S. Pietro (BO)

 


ICONOGRAFIE MANZONIANE, I PROMESSI SPOSI NELL'ARTE DEL XIX E XX SECOLO

Si è tenuta  giovedì 19 ottobre 2023, alle ore 21.00, a Brugherio, presso la Sala Conferenze di Palazzo Ghirlanda, via Italia 27, la conferenza in occasione del 150° della morte di Alessandro Manzoni dal titolo Iconografie manzoniane.

 

Numerose sono le iconografie artistiche aventi come soggetto scene tratte da "I Promessi Sposi". Sin dal suo apparire, il Romanzo manzoniano ha infatti ispirato gli artisti, fornendo loro spunti figurativi capaci di generare specifiche iconografie, grazie alla grande varietà narrativa del testo.
In occasione della ricorrenza dei 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, la storica dell’arte Elisabetta Sangalli ha condotto i presenti in un percorso di approfondimento storico-artistico sulle iconografie de "I Promessi Sposi", illustrando scene, personaggi e "iconografie derivate" che, appassionando gli artisti, li hanno guidati alla raffigurazione artistica del Romanzo.

 

Dice l'Assessore alla Cultura e Vicesindaco Mariele Benzi:

Manzoni è stato un illustre rappresentante della cultura italiana e lombarda: le sue frequentazioni con Verri e Beccaria l'hanno messo in contatto con le avanguardie del pensiero illuminista più genuino. Ripercorrerne l'opera, con particolare riferimento a "I Promessi Sposi", significa richiamare alla memoria la vita, le tribolazioni, le tensioni, i drammi e le gioie di un popolo fortemente radicato nelle proprie tradizioni. Un popolo legato alla nostra terra lombarda e monzese. In parole povere, leggere e gustare Manzoni, significa approfondire chi siamo, quali siano le identiche passioni che legano noi ai nostri genitori e progenitori. Esprimo soddisfazioni per il progetto avviato dalla sezione Cultura del Comune di Brugherio e ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla sua ideazione.

 

 


 

Eretici Irregolari



giovedì 19 ottobre 2023

Premio alla Carriera Alfredo d’Andrade 2023 a FULVIO MORELLA per la sua arte minimalista, inclusiva e multisensoriale

Torino 18 ottobre 2023,

Dopo Giulio Paolini e Michele De Lucchi, il prestigioso Premio alla Carriera Alfredo d'Andrade è assegnato nel 2023 a Fulvio Morella, l'artista del braille. La cerimonia di premiazione si terrà il 7 novembre a Torino presso Il Circolo dei lettori a Palazzo Graneri della Roccia alle ore 9:30. Dal 2015 l'"Alfredo d'Andrade Prize in defense of Cultural Heritages Values” viene conferito ogni anno a prominenti esponenti della cultura italiana in memoria dell'archeologo Khaled al-Asaad, che sacrificò la propria vita per difendere dall'ISIS i tesori archeologici di Palmira. 


Il Premio alla Carriera Alfredo d’Andrade 2023 è stato assegnato a Fulvio Morella per la sua arte "che ricerca l'armonia nel minimalismo e in una inedita multisensorialità inclusiva". Dopo protagonisti della cultura italiana del calibro di Giulio Paolini e Michele De Lucchi, Fulvio Morella, l'artista del braille, riceverà il 7 novembre a Torino il prestigioso premio istituito nel 2015 dall'Associazione europea “Alfredo D'Andrade". La cerimonia si terrà presso Il Circolo dei lettori a Palazzo Graneri della Roccia, dalle ore 9:30.

 

L'"Alfredo d'Andrade Prize in defense of Cultural Heritages Values” - noto più comunemente come Premio alla Carriera Alfredo d'Andrade - nasce nel 2015 in memoria di Khaled al-Asaad, un archeologo, scrittore siriano, che sacrificò la propria vita in difesa del polo archeologico di Palmira, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1980. 

Da allora il Premio è stato assegnato quale tributo alla carriera di artisti, architetti e intellettuali che hanno contribuito allo sviluppo culturale e sociale dell'Italia. Il premio è stato conferito negli anni a: Pinin Brambilla Barcilon (Architetto), Andrea Bruno (Architetto), Michele De Lucchi (Architetto), Aimaro Oreglia d’Isola (Architetto), Paolo Matthiae (Archeologo), Franco Mazzucchelli (Artista), Enrica Pagella (Museologa) e Giulio Paolini (Artista).

 

LA MOTIVAZIONE DEL PREMIO 2023 A FULVIO MORELLA

Maria Aprile, Presidente dell'Associazione, spiega così il perché dell'assegnazione del Premio alla Carriera Alfredo d'Andrade 2023 a Fulvio Morella: "Come tanti istituzioni ovunque nel mondo - da Cramum, alla Biennale del Libro di Milano, a Gaggenau, all'Istituto dei ciechi di Milano, al Sant'Alessio di Roma, al Musée Louis Braille di Parigi - abbiamo sinceramente apprezzato la visione olistica dell'arte promossa da Fulvio Morella secondo cui ognuno di noi «è nello stesso momento limite e infinito». I nostri limiti possono essere superati attraverso la rivoluzione della condivisione, anche nell'arte: le opere del maestro, per essere comprese, devono essere viste, toccate e vissute dal pubblico che, solo unendo i propri limiti, giungerà a comprenderne il senso finale. In bilico tra concettuale e ironico rebus, l’arte di Morella ha dimostrato che l’inclusività e la multisensorialità possono essere sinonimi di arte, bellezza e armonia. Riconoscendo l’unicità e l’importanza sociale oltre che artistica di tale ricerca, siamo lieti di assegnare a Fulvio Morella il nostro Premio alla Carriera Alfredo d’Andrade 2023."

 

L'ASSOCIAZIONE

L'Associazione europea “Alfredo D'Andrade" persegue finalità ispirate alla valorizzazione della figura e dell'opera di Alfredo Cesar Reis Freire de Andrade, conosciuto anche semplicemente come Alfredo d'Andrade (Lisbona, 26 agosto 1839 – Genova, 30 novembre 1915) è noto per esser stato tra i massimi esponenti della cultura e architettura neogotica in Italia: suoi i progetti del Borgo Medioevale del Valentino a Torino e il Castello di Pavone Canavese. 

 


 

 

 

La mostra di Carlo Cossignani da Tempesta Gallery a Milano | Artribune

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A Milano c’è un trenino speciale che fa il giro della città

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Belen mostra la sua nuova casa a Milano: le foto dell'attico super lusso, maxi terrazzo e veranda in vetro

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How Abstract Painting Contemplates 'Catharsis' — Group Show (Barath, Hysbergue, Javaloyas & Makino)

martedì 10 ottobre 2023

L’Associazione21 ospita la presentazione del volume Sulle tracce della Poesia con DONATO DI POCE. Modera Eleonora Colnaghi

“La poesia è tutto ciò che resterà/dopo la mattanza delle parole”. Dichiarazione di amore e di fede nella poesia, questo nuovo libro di "Donato di Poce (Sulle tracce della poesia, I Quaderni del Bardo, 2023), poeta, saggista e critico d’arte, è il precipitato della sua cultura di artista alla perenne ricerca di un senso della vita e della funzione dell’arte e al contempo è una vera e propria definizione di poetica, un saggio che lui stesso a ragione definisce “metapoetico”, che trova nell’ironia e nell’autoironia una fonte di distacco e di leggerezza. “La scrittura cos’è?/Non lo sapremo mai/Intanto scrivi tra verità ed errore/La vita è solo un fiume d’inchiostro/Che ci porta via”. Questione eterna che l’autore si pone dopo innumerevoli prove poetiche e di saggistica, avendo fatto tesoro di infinite appassionate letture di critica e di poesia..." (Laura Cantelmo)

 
Donato Di Poce, (Sora - FR - 1958), ama definirsi autoironicamente, “un ex poeta che gioca a scacchi per spaventare i critici”. Poeta, Critico d’Arte, Scrittore di Poesismi, Fotografo, Studioso del Rinascimento e dell’Architettura Contemporanea. Artista poliedrico, innovativo ed ironico, dotato di grande umanità, e CreAttività.
Ha al suo attivo 43 libri pubblicati (tradotti anche in Inglese, Arabo, Rumeno, Esperanto e Spagnolo), 20 ebook e 40 libri d’arte Pulcinoelefante. Dal 1998 è teorico, promotore e collezionista di Taccuini d’Artista. Ha realizzato ©L’Archivio Internazionale di TACCUINI D’ARTISTA e Poetry Box di Donato Di Poce, progetto espositivo itinerante. 
 
Giovedì 12 ottobre - ore 21
Associazione 21, Via San Fereolo 24, Lodi
Ingresso riservato ai soci
info: associazione21@gmail.com
 
 

 

lunedì 9 ottobre 2023

In the Gallery: Maya Makino – Faded (2022)

RIENNALE MILANO - Dal 6 ottobre 2023 la mostra "Alberto Meda. Tensione e leggerezza"

Triennale Milano presenta, già dal   6 ottobre 2023 fino al 7 gennaio 2024, la mostra "Alberto Meda. Tensione e leggerezza", uno speciale percorso espositivo dedicato all’ingegnere, designer e progettista italiano attivo da oltre 50 anni.


La mostra – curata da Marco Sammicheli, Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale Milano, con progetto di allestimento di Riccardo Blumer – affronta alcune delle caratteristiche compositive e metodologiche del lavoro di Meda, come la costante ricerca di leggerezza, visiva e costruttiva, l’attenzione all’integrazione delle funzioni, la tecnologia concepita come fonte di suggestioni e soluzioni. Vengono inoltre analizzati anche l’utilizzo della luce come componente immateriale all’interno del progetto, e il concetto di comfort, approfondito attraverso diversi punti di vista.

Una sezione della mostra è dedicata all’individuazione di un utilizzo “altro” degli oggetti che il progettista ha ideato negli anni: analizzando alcuni aspetti tecnici dei suoi progetti, Meda li sovverte e li destina ad un uso diverso, trasformandoli in “giochi”con i quali il visitatore può interagireAd esempio, la tensione delle corde che caratterizza la chaise longue Longframe (Alias, 1994) viene utilizzata come strumento musicale, dando vita, grazie alle vibrazioni prodottead Arpaframe Benjoframe

 


 

domenica 8 ottobre 2023

Art Site Fest: inaugurazione "L'acqua del 2000" di Cosimo Veneziano


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ieri Sabato 7 ottobre Museo Nazionale della Montagna ore 12,00 si è inaugurata L’acqua del 2000, intervento site specific di Cosimo Veneziano curata da Lorena Tadorni. In allegato il Comunicato Stampa completo. L’esposizione proseguirà fino al 07 Dicembre.


Tra le sedi di Art Site Fest 2023, quest’anno figura il Museo Nazionale della Montagna - CAI Torino. Nell’edizione 2023 del Festival, dedicata ai temi della sostenibilità e del rapporto con l’ambiente, non poteva mancare il confronto con uno degli ambienti naturali più delicati e minacciati, quello appunto della montagna.

Caratteristica del Museo è la terrazza con la Vedetta alpina, dalla quale è possibile avere una straordinaria panoramica dell'arco alpino e della città di Torino con il Po. Proprio dalla particolare collocazione della terrazza nasce il progetto di Cosimo Veneziano, per Art Site Fest: l’installazione site-specific realizzata sul lucernario di vetro della terrazza è infatti una riflessione dell’influenza umana sul paesaggio.

Il fulcro è una scultura con le fattezze di una testa di un uomo barbuto ispirata all'iconografia della Fontana del Po in piazza CLN a Torino, creata da Umberto Baglioni nel 1936. Baglioni, che realizzò anche la Fontana della Dora, scelse di rappresentare i due corsi d'acqua sotto forma di figure umane, rispettivamente un uomo per il Po e una donna per la Dora, creando due opere ormai parte dell’immaginario collettivo di tutti i Torinesi.

Con questa installazione, Cosimo Veneziano riflette poeticamente sulla crisi climatica che sta cambiando la morfologia del nostro territorio con effetti disastrosi, in stretta relazione con l’elemento morfologico del paesaggio che la ospita: l’affaccio diretto sul Po, che scorre inconsapevole proprio sotto la terrazza del Museo.

 

Attualmente in corso le seguenti mostre (gratuite, accesso su prenotazione al sito di riferimento della realtà ospitante, disponibili fino al 06 Novembre):

  • Labyrinth, intervento site specific di Elizabeth Aro Palazzo Biandrate - Museo Storico Reale Mutua
  • sei stata tu?, intervento site specific di Marco Cordero Museo della Frutta “Francesco Garnier Valletti”
  • AVA, intervento site specific di Bahar Heidarzade Parco del Castello di Govone
  • Riverbero di luce. All’ombra del silenzio, intervento site specific di Giulia Nelli Chiesa dello Spirito Santo di Govone

lunedì 2 ottobre 2023

Biennale Architettura 2023 - Carnival: Building African Futures

Biennale Architettura 2023 - The Future of Reseach into African Architectural and Urban History

Pablo Neruda - la vita, la poesia, l’impegno politico e civile

TORNA “LA BELLEZZA DELLE PAROLE” IL FESTIVAL DI LETTERATURA DELLA CITTÀ

Cesena (29/9/23): Torna a Cesena, per l’undicesimo anno, il festival della letteratura contemporanea “La bellezza delle parole”, organizzato da Comune di Cesena e Biblioteca Malatestiana in collaborazione con le librerie della città: Mondadori, Giunti, Coop, Ubik, I libri di Elena e Viale dei Ciliegi 17 e, per il secondo anno, torna la programmazione parallela dedicata ai ragazzi: “La bellezza delle parole ragazzi”.

Venerdì 6 ottobre il Festival si apre con un’anteprima a Bagno di Romagna, ospite di Fuori ConTesto dove alle 18.30 al cortile del Palazzo del Capitano (in caso di maltempo Sala Conferenze), Federico Taddia dialoga con Caterina Molari per presentare il suo “Nata in via delle Cento Stelle” (Mondadori 2023): l'incredibile vita della “più simpatica, ribelle e spettinata astrofisica di tutta la via lattea, Margherita Hack”. Una donna che non ha mai creduto al destino: credeva invece nel merito, nella possibilità di realizzare i propri sogni.

Domenica 15 ottobre, al Palazzo del Ridotto di Cesena, La Bellezza delle Parole apre la sua sezione “off” tutta la femminile alle 15.30 con Chiara Moscardelli e il suo “Teresa Papavero e i fantasmi del passato” (Giunti 2023), la vicenda dell’eccentrica criminologa ostinatamente single e della sua indagine a Strangolagalli.
Alle 18 Federica Bosco presenta “Volevamo prendere il cielo” (Garzanti 2023), una storia ricca di amore, amicizia, scelte, gioia, dolore e colpi di scena. Un caleidoscopio di emozioni che si fondono e si incontrano. Chiude alle 21 Francesca Bubba con “Preparati a spingere” (Rizzoli 2023), una inchiesta senza precedenti su ogni aspetto dell’esperienza di maternità, fino alla violenza ostetrica e alle derive irrazionali, portando casi sconvolgenti e chiedendo a gran voce un radicale cambio di paradigma.
La giornata prevede anche una parte del programma dedicata ai piccoli lettori con lettura e laboratorio di Alice Keller: alle 15.30 “Gaspare e Amleto” mentre alle 17 “Il mistero dei cani che sognano”.

Venerdì 20 ottobre la programmazione del festival entra nel vivo all’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana con, alle 18, Marco Balzano e il suo “Cafè Royale” (Einaudi 2023), un caffè popolato da genitori e figli, donne indaffarate, coppie di amanti e adolescenti spaesati. Davanti al bancone si srotolano relazioni da aggiustare e nuovi incontri, una galleria degli specchi in cui ciascuno può sorprendersi riflesso.
Alle 21, chiude la serata Simonetta Agnello Hornby con “Era un bravo ragazzo” (Mondadori 2023), non solo un romanzo su una mafia che magari non spara ma governa l'economia dell'isola ma soprattutto una storia sul potere feroce della famiglia e sul desiderio struggente di tornare alla terra in cui sono radicate identità e speranza.
La sezione kids del venerdì prevede alle 17 il laboratorio di Agnese Baruzzo “15 cose che posso fare per il mio pianeta”.

L’intenso programma del sabato si trasferisce all’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana e parte alle 11 con Psicoadvisor “D’amore ci si ammala, d’amore si guarisce” (Rizzoli 2023), Ana Maria Sepe e Anna De Simone, autrici dello strepitoso bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita”, applicano in questo libro il loro unico metodo di studio e analisi alla ricerca delle cause dell'infelicità in amore.
Riprende poi alle 15.30 Marina Pierri che presenta il suo “Lila” (Giulio Perrone 2023), in cui studia il mondo di Elena Ferrante, “non lo molla, se lo porta in giro e se lo porta dentro”.
Prosegue alle 18 Enrico Terrinoni “La vita dell’altro. Svevo, Joice: un’amicizia geniale” (Bompiani 2023), un saggio letterario appassionante come un romanzo, libero come una storia, preciso come una biografia, anzi, due.
E chiude alle 21 però al Teatro Bonci il duo filosofico formato da Maura Gancitano e Andrea Colamedici, Tlon con lo spettacolo “Elogio del Fannullone”, una figura spesso vista come un anacronismo o, peggio, come un ostacolo al progresso. In questa conferenza verrà esplorata l’importanza dell’ozio come spazio vitale per la creatività proponendo l’ozio come forma intellettuale di progresso.
La sezione Kids del sabato vede due letture e laboratori a cura di Pino Pace: alle 15.30 “Appunti di viaggio” e alle 17 “Il giro del mondo in 80 minuti”.

L’ultima giornata, domenica 22 ottobre, prosegue al foyer del Teatro Bonci alle 11 con Emanuela Fontana e la sua “La correttrice” (Mondadori 2023) che racconta di un palazzo nobile della Firenze del 1838, dove una ragazza di nome Emilia Luti, nubile e orfana di padre, per mantenere la madre e le sorelle minori fa la spola giorno e notte tra la stanza dei bambini e il Gabinetto letterario di casa Vieusseux, nella doppia mansione di bambinaia e aiutante di biblioteca.
Alle 15.30 il Festival si trasferisce al Biblioteca Malatestiana con Aurora Tamigio che presenta “Il cognome delle donne” (Feltrinelli 2023), ovvero la storia di Rosa, nata nella Sicilia di inizio Novecento, cresciuta in un paesino arroccato sulle montagne, che rivela sin da bambina di essere fatta della materia del suo nome, ossia di fiori che rispuntano sempre, di frutti buoni contro i malanni, di legno resistente e spinoso.
Alle 18, Marco Rossari presenta il suo “L’ombra del vulcano” (Einaudi 2023) dove si tesse la vicenda della fine di un grande amore, in un’estete torrida e alcolica.
Chiude la giornata alle 21, Antonio Manzini con “Elp” (Sellerio 2023) la vicenda di una donna picchiata dal marito, una violenza domestica negata dalla vittima, il copione che troppo spesso precede un omicidio. Rocco Schiavone è tornato.
La sezione kids della domenica prevede alle 17 la lettura e il laboratorio “Il Medioevo dalla A alla Zazzera” di Manlio Castagna.

Tutti gli incontri sono a ingresso gratuito, non prevedono prenotazioni e sono presentati da Leandra Borsci e da Corrado Ravaioli.

Tutti gli aggiornamenti su https://www.facebook.com/bellezzadelleparole

E sul sito: https://www.comune.cesena.fc.it/labellezzadelleparole23