T.A.Z. Weblog Party

un nuovo "territorio mentale", che elude le normali strutture di controllo sociale

mercoledì 31 gennaio 2024

CORPI IN ATTESA. Mostra personale di Aldo Salucci a cura di Domenico de Chirico | 7 marzo – 31 maggio 2024 | A.MORE gallery, Milano

 A.MORE gallery presenta dal 7 marzo al 31 maggio 2024 CORPI IN ATTESA, mostra personale di Aldo Salucci a cura di Domenico de Chirico. L’esposizione, nella sede della galleria in Via A. Massena 19 a Milano, presenta una nuova serie di lavori che l’artista romano, meneghino d'adozione, ha realizzato negli ultimi anni e che vengono esposti per la prima volta.

 

La mostra è un invito a immergersi nella sinfonia visiva di Aldo Salucci, che per questo nuovo corposo ciclo di opere ha come punto di partenza la biologia e l'anatomia umana. L’artista ha realizzato le opere grazie all'utilizzo del microscopio elettronico e servendosi di materiali e reagenti chimici, particolarmente colorati, ha realizzato delle opere dogmatiche, figure indistinguibili, che solo se osservate attentamente riportano alla mente delle neoplasie e delle cellule tumorali. Aldo Salucci “porta in scena” una delle più grandi paure che l’uomo ha con l’obiettivo di esortare il visitatore a guardare al futuro con speranza e a stigmatizzare ogni fonte di dolore. Un’esortazione ad accettare tutti i traumi e a concepirli come punti di forza ed elementi caratterizzanti dell’unicità di ogni essere umano. 


 Le opere, si prefiggono l'obiettivo di sviscerare un universo infinito e articolato fatto sia di rimandi sia di sensi, le cui venature si compongono, a loro volta, di un groviglio di attese e di speranze, di traumi e di dolori, di vivaci relazioni interpersonali in antitesi con stati di profonda solitudine e patimento. Questo nuovo impulso sconquassa visceralmente la dialettica portata avanti da Salucci in cui, ancora una volta, i colori vividi, stranianti e intensi pongono l'accento sull'onnipresente e strabordante impulso della natura che sovente imperversa in tutta la sua trepidante imponderabilità. Ciò che ne consegue è il tentativo di elaborare un’arte autentica, quella che i greci chiamavano téchnē – afferma il curatore della mostra Domenico de Chirico - Assecondando una personalissima visione olistica, Salucci, così facendo, non intende valorizzare esteticamente qualcosa che è chiaramente fonte di dolore prostrante bensì di ritrarlo esattamente così com'è e più da vicino, in un moto perpetuo che lo analizza dentro e fuori, nei pieni e nei vuoti, attraversandolo in tutta la sua fisionomia sia corporea sia trascendentale. Salucci ci suggerisce di penetrare nel dolore e di leggerlo in tutta la sua disumanizzante autorità”.

 

In mostra una ventina di opere caratterizzate da uno stile semplice, vivace e immediato. L’artista utilizza sfumature cromatiche brillanti e colori accesi. Nelle opere troviamo ferite e lacerazioni che Aldo Salucci ricuce intervenendo con della polvere d’oro ispirandosi alla tecnica giapponese del kintsugi o kintsukuroi ("riparare con l'oro”), utilizzata dai ceramisti per riparare tazze per la cerimonia del tè. Questa pratica nasce infatti dall'idea che dall'imperfezione e dalle ferite possa nascere una forma maggiore di perfezione estetica e interiore. “ Ed è proprio raccogliendo tutti quei frammenti di testimonianze del nostro passato, tra prove superate e altre mancate, nel tentativo di rimetterli armonicamente insieme, possiamo comprendere che solo quando ci lussiamo possiamo scoprire esattamente come e di cosa siamo fatti realmente” - afferma il curatore. 


Aldo Salucci, anche in questo progetto utilizza la fotografia non come scopo finale della sua arte, ma come mezzo che gli permette di creare opere di tecniche miste che spingano il visitatore a riflettere, a interrogarsi. Opere che possano spronare l’uomo a accettare le proprie cicatrici e da quelle trovare nuova forza e speranza per affrontare quello che lo può attendere. Una selezione del nuovo ciclo di fotografie di Aldo Salucci verrà esposto nello stand che A.MORE gallery presenterà quest’anno a MIA Photo Fair (11-14 aprile 2024 ALLIANZ MiCo MILANO CONGRESSI). 


Aldo Salucci, nato a Roma, attualmente vive e lavora nella città di Milano. Si appassiona al disegno e alla sperimentazione dell’uso dei colori fin dall’infanzia. Resta affascinato dal potere della fotografia e da un meticoloso lavoro di post-produzione digitale che gli permette di creare un nuovo forte mezzo di comunicazione che risulta spontaneo e libero da ogni regola. La fotografia è il mezzo che gli permette di creare opere d’arte di tecniche miste. Tra le mostre personali si ricorda: On the nature of things, A.MORE gallery, Milano (2021); Dystopia, Galleria Statuto 13, Milano (2018); Mud, Galleria Statuto 13, Milano (2017); Aquaticus, Galleria Statuto 13, Milano (2016). Ha inoltre partecipato a diverse Fiere d’arte tra cui: Unfair (2023), The Others (2023), Wopart (2022), Investec (2022), Art Verona (2021), SWAB (2021) e MIA Photo Fair (2021 e 2019).

www.aldosalucci.com

 

A.MORE gallery è stata fondata a settembre 2020 in Via Massena 19, nel cuore di Milano, vicino l'Arco della Pace. La galleria si occupa di arte contemporanea e promuove le opere di artisti nazionali e internazionali. La sua missione è quella di offrire e presentare, attraverso una ricerca apporfondita, artisti e opere d’arte potenti e di grande impatto che possano incuriosire amanti dell’arte e collezionisti. L’obiettivo è infatti quello di mostrare nuove prospettive nell’ambito dell’arte contemporanea e proporre solidi investimenti per il futuro.

www.a-more.gallery


CORPI IN ATTESA

Mostra personale di Aldo Salucci

 

A cura di Domenico de Chirico

 

7 marzo – 31 maggio 2024

 

A.MORE gallery

Via A.Massena, 19 Milano  

 

Inaugurazione: mercoledì 6 marzo dalle 18.00





LA RASSEGNA CI VUOLE UN FIORE - FAMIGLIE A TEATRO PROSEGUE A GUAGNANO E LEVERANO CON DUE SPETTACOLI DELLA COMPAGNIA BURAMBÒ.

 Sabato 3 e domenica 4 febbraio a Guagnano e Leverano, con due spettacoli della compagnia Burambò di Foggia, prosegue la rassegna Ci vuole un fiore - famiglie a teatro promossa da Factory Compagnia Transadriatica nel progetto Teatri del nord Salento. Primo appuntamento sabato (ore 17:45 - ingresso 8/6 euro - ridotto 2 euro per residenti a Guagnano) nella Biblioteca del Negroamaro e delle Terre d’Arneo di Guagnano in scena "L’elefante smemorato e la papera ficcanaso", spettacolo di marionette da tavolo e pupazzi in gommapiuma di e con Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli (dai 3 anni). Un vecchio e grosso elefante non riesce a dormire. I brutti ricordi lo attanagliano. Un giorno li soffia dentro alcuni palloncini rossi che volano via, lasciando l’elefante smemorato. Quand’ecco entrare o meglio “ficcarsi” nella sua vita una papera che lo tempesta di domande a cui non riesce a rispondere. Papera Teresina è determinata e lo convince a fare una passeggiata per riprendere contatto con il mondo. Il grosso animale parte all’avventura e senza saperlo andrà incontro a quanto già capitato e dimenticato. Sarà difficile per lui difendersi dai pericoli tanto da finire in una gabbia allo zoo. Scoprirà così, che i ricordi sono necessari, belli o brutti, e conservarli può tornare utile nel bisogno. Teresina, ormai amica inseparabile ha l’idea giusta al momento giusto. Quale sarà? In attesa dell'esibizione, (ore 16:30 - ingresso gratuito con prenotazione al 3207087223), la due giorni partirà con il laboratorio "Elmer, di che colore sei?" a cura di BlaBlaBla.


Domenica (ore 17:45 - ingresso 8/6 euro) nel Teatro Comunale di Leverano spazio a "Il fiore azzurro", tratto dalla fiaba popolare tzigana “La storia di tzigo e il fiore azzurro”, ideato, scritto, diretto e interpretato da Daria Paoletta (dai 5 anni), vincitore del premio nazionale Inbox verde e menzione speciale al festival di Festebà. Una narratrice e un pupazzo, una scena essenziale per dare inizio a un viaggio attraverso la storia del popolo tzigano, un viaggio che porta a riflettere sull’accettazione del diverso e sul superamento delle avversità della vita grazie all’amicizia e alla capacità di immaginare che il proprio destino non sia scritto, ma sia in continuo cambiamento. L’eroe di questa storia popolare, Tzigo, decide di mettersi in cammino “alla ricerca della fortuna e della felicità”, un viaggio iniziatico in cui attraversa le stagioni, incontra aiutanti magici, vive l’alternarsi del giorno e della notte. Tutto ciò crea il tempo necessario a favorire la crescita, il tempo delle scoperte, delle paure e dei silenzi, il tempo delle domande. Prima dello spettacolo (ore 16:30 - ingresso gratuito con prenotazione al 3207087223), BlaBlaBla terrà il laboratorio interculturale "Tutti diversi, tutti uguali".

La compagnia Burambò, nasce a Foggia nel 1996 con Daria Paoletta Raffaele Scarimboli, che dopo una lunga esperienza di Teatro per ragazzi, approda a un Teatro di figura rivolto non solo ad un pubblico di bambini. La Compagnia inizia con l’utilizzo di burattini in baracca tradizionale, approfondendo poi sempre più la sua ricerca di materiali e tecniche sperimentali. Questo percorso di crescita artistica è stato possibile grazie ai vari incontri fatti con diversi maestri, come il regista Carlo Formigoni, lo scultore di pupazzi in gommapiuma Cristian Pepino, tanti altri tra i più riconosciuti del settore. La Compagnia è riconosciuta a livello nazionale ed internazionale e ha conquistato numerosi premi.

La rassegna 
Ci vuole un fiore - Famiglie a teatro fa parte del progetto Teatri del nord Salento, promosso da Factory Compagnia Transadriatica in collaborazione con BlaBlaBla, con il sostegno di Ministero della CulturaRegione PugliaTeatro Pubblico Pugliese, delle amministrazioni comunali di Campi SalentinaGuagnanoLecceLeveranoNovoliTrepuzzi e della Biblioteca OgniBene di Lecce

Info e prenotazioni 
3208607996 / 3207087223 / 3403129308 




Christo e Jeanne-Claude: vita e opere in 10 punti

A cavallo di un manico di scopa. Le radici della forma artistica di Ernst H. Gombrich (Mimesis)

 Un semplice giocattolo, una testa di cavallo infilata su un bastone o un manico di scopa, fa da filo conduttore a questa raccolta di saggi sull’arte di Ernst H. Gombrich. Anche se il cavalluccio è protagonista di uno solo di questi studi, esso diventa sintomatico di un modo di elaborare la teoria dell’arte che lega l’osservazione iniziale su un singolo oggetto a una lunga serie di meditazioni sempre più ampie, e al tempo stesso sempre più specifiche, sulla teoria dell’arte. Collocando al centro delle meditazioni singoli oggetti/pretesti, Gombrich tesse una fitta rete di analogie e relazioni tra discipline diverse mostrando, oltre alle consuetudini della produzione artistica e alle specificità della teoria dell’arte, l’importanza di un approccio ampio e multidisciplinare.




Pippa Garner: Act Like You Know Me / Retrospective at Kunsthalle Zürich

martedì 30 gennaio 2024

Robert Grosvenor at Paula Cooper Gallery, New York

MES TENUES DE MER & COLLAB AVEC L'ARTISTE SPEEDY GRAPHITO!!

Coulisses - Dans l’atelier de Speedy Graphito

XNL Arte, il programma 2024

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"Artemisia Officinae d’arte", scommessa vinta

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Mostra su Baj e il movimento nucleare. "Un periodo di grande libertà creativa" - ilGiornale.it

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Feltre, riapre la nave di via Mezzaterra: Calabro ne farà una galleria d’arte - Corriere delle Alpi

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UN NUOVO PERCORSO DI REALTÀ AUMENTATA NEL MUSEO DELLA CERAMICA DI CUTROFIANO

 Nel Museo della Ceramica e Biblioteca di Cutrofiano, continuano le attività ideate per rendere la struttura di Piazza Municipio sempre più accessibile con azioni mirate per migliorare spazio e allestimenti, servizi educativi e comunicazione. Mercoledì 31 gennaio dalle 17:30 alle 19, insieme ad AVR Lab, impresa spin-off dell’Università del Salento, sarà inaugurato il secondo dispositivo digitale che consentirà di fruire della collezione in un modo diverso, nuovo e più interattivo. Il Museo della Ceramica ha il compito di tutelare e tramandare non solo le tecniche di lavorazione, ma anche i gesti che un ceramista effettua durante la modellazione di un manufatto ceramico con tecniche tradizionali. Per questo è stata progettata una soluzione ad hoc: un’applicazione di Realtà Aumentata, fruibile attraverso uno schermo interattivo. L’applicazione è in grado di tracciare l’utente nello spazio e di guidarlo nell’apprendere in maniera interattiva sia le tecniche di lavorazione di un manufatto ceramico, sia i gesti atti a modellare un oggetto, in questo caso virtuale. Si tratta di un serious game che punta sulla simulazione per attivare la curiosità del visitatore su questo importante aspetto del patrimonio. Proseguono anche le rassegne mensili: “English for beginners”, corso di inglese per principianti con Janice (martedì alle 10), "Yoga al museo" con Ticia (mercoledì 17 alle 10:15 - costo 10 euro), “Knit tea – Tessere in biblioteca”, incontri di condivisione saperi e tecniche (mercoledì alle 18), “My fairy books”, laboratorio di lettura per bambini di età prescolare (sabato dalle 10 alle 12). Attività ed eventi sono promossi da un partenariato guidato da 34° Fuso Aps in collaborazione con il Comune di Cutrofiano, è stato finanziato dal Ministero della Cultura e approvato nell’ambito dell'avviso pubblico Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura. Info museobibliotecacutrofiano@gmail.com - 0836512461 - 3278773894.




lunedì 29 gennaio 2024

Spring/Break Art Show Los Angeles 2023

Pinocchio la materia dell'incanto - personale di Veronica Menghi alla Galleria Previtali

 L’humus culturale di Veronica Menghi — derivatole dal padre Roberto Menghi, grande architetto e artista anch’egli — le conferisce quella “calma espressiva, che ogni attento osservatore può rilevare come si faccia incantevole in ogni quadro, ogni incisione, ogni ceramica o disegno".

Jean Blanchaert

La sua tecnica pittorica consente di “velare in forma leggera visioni ed emozioni recenti, dunque di stabilire dei sipari della memoria in coincidenza con una rapida assimilazione dell’immediato.”
Rossana Bossaglia

...“Si tratta [...] di raccogliere sulla superficie sentieri che vanno verso l'abisso della coscienza, immagini che parlano dello sfacelo del mondo, desideri di conquistare lo spazio del colore attraverso il sapere artigianale della pittura [...] la percezione diventa ancor più intensa quando entrano in gioco materiali metallici che producono effetti di luce, oppure quando questi frammenti spingono l’immagine verso un senso di deflagrazione.”
Claudio Cerritelli

"Il lavoro di incisioni di Veronica Menghi non ripercorre semplicemente l'iter narrativo della storia di Pinocchio, la sua non è un'illustrazione della fiaba, ma preleva dalla trama epica del racconto dei tornanti cruciali, integralmente depsicologizzati, che assurgono in questa nuova concatenazione al carattere di un ciclo [...] l’incisione, costruita sui frammenti e sugli scarti della rappresentazione non manifesta la storia di Pinocchio nelle sue scansioni esistenziali, ma dà luogo ad una selezione particolare, il cui denominatore comune è quello del motivo delle metamorfosi delle maschere. La maschera della menzogna, dell’illusione, del buon ordine, della falsa integrazione, ma anche la maschera della dissipazione, della violenza, dell’intrigo e del godimento.”
Massimo Recalcati

Testi tratti da Autobiografia di un burattino. Poesie di Giacomo Trinci I

NFO LINK GALLERIA PREVITALI



Woodbury House X Blek le Rat X New York City

Graffiti - Blek Le Rat "King of Chicago" DIY Stencil Graffiti STREET Art

sabato 27 gennaio 2024

Nick Walker Streetartist at 2B Gallery

Royal Doulton Street Art | Pure Evil & Nick Walker

Graffiti artist Nick Walker six and a toe

Juergen Teller i need to live

 27 gennaio – 1 aprile 2024


Dal 27 gennaio al 1 aprile 2024 Triennale Milano presenta la mostra Juergen Teller i need to live, a cura di Thomas Weski in collaborazione con Juergen Teller e Dovile Drizyte. L’esposizione, che è stata presentata al Grand Palais Éphémère di Parigi dal 16 dicembre 2023 al 9 gennaio 2024, è la più ampia retrospettiva mai realizzata del lavoro del fotografo tedesco e attraversa la sua produzione creativa, dalla prima metà degli anni Novanta ad oggi.

Juergen Teller è considerato uno dei nomi di riferimento di un gruppo di fotografi di fama internazionale, molto apprezzati sia nell’ambito della fotografia commerciale che in quello dell’arte contemporanea. È noto in tutto il mondo per i suoi schietti ritratti di personaggi celebri, gli editoriali di moda provocatori e le originali campagne realizzate per vari stilisti.

Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, afferma: “Siamo felici di presentare una delle più grandi mostre dedicate a Juergen Teller, artista visivo caleidoscopico, capace di catturare e rimodellare – a volte nella stessa immagine – le pulsioni più intime, le pose più irriverenti e le istanze della contemporaneità.”

Da quando si è fatto conoscere nella Londra dei primi anni Novanta, Juergen Teller ha prodotto anche importanti opere personali in cui esplora sé stesso, la sua famiglia, le sue radici e la sua identità. Negli ultimi cinque anni, ha collaborato con la moglie Dovile Drizyte a progetti comuni che riflettono vari aspetti del loro rapporto, del matrimonio e della genitorialità. Queste opere sono definite da un caratteristico mix di personaggi seri e intimi ma spesso umoristici creati in stile grottesco.

i need to live, realizzata con il supporto di Saint Laurent by Anthony Vaccarello, presenta oltre 1000 opere e riunisce sia lavori personali che opere su commissione, immagini note e delle nuove serie fotografiche, oltre a video e a installazioni. La selezione delle opere è in parte differente rispetto a quella del Grand Palais Éphémère di Parigi. Si tratta a tutti gli effetti un progetto espositivo inedito, progettato per gli spazi di Triennale Milano.

Il titolo della mostra, “i need to live”, si riferisce alle sensazioni di Teller a fronte degli incidenti esistenziali che hanno segnato la sua vita, talvolta in modo tragico. L’artista affronta questi temi nello stesso modo in cui pratica la fotografia, con uno stile diretto e realistico, del tutto personale. Con le sue immagini uniche, Teller celebra l’importanza di essere vivi, riconoscendo al contempo la fragilità dell’esistenza umana.

Il progetto architettonico della mostra è stato affidato a 6a architects, che ha progettato lo studio fotografico dell’artista a West London, completato nel 2016. La loro conoscenza specialistica della pratica di Teller, acquisita attraverso la lora precedente collaborazione, ha ispirato il progetto di allestimento creando singoli settori all’interno dello spazio espositivo di Triennale. L’allestimento permette ai visitatori di apprezzare la ricchezza e la varietà della pratica di Teller attraverso un’esperienza visiva unica.

Juergen Teller è autore di oltre quaranta libri d’arte, realizzati in collaborazione con Gerhard Steidl della Steidl Verlag di Gottinga nell’arco degli ultimi vent’anni. Un’ampia selezione di questi volumi sarà presente in mostra insieme ad altre pubblicazioni, riviste e materiale stampato, mostrando il contesto culturale in cui il lavoro di Teller viene spesso presentato per la prima volta.

In occasione della mostra al Grand Palais Éphémère di Parigi e a Triennale Milano, è stata realizzata da Juergen Teller e Dovile Drizyte la pubblicazione i need to live, edita da Steidl e con testi di Leïla Slimani, Anthony Vaccarello, Rick Owens, Roni Horn, Thomas Weski, Tom Emerson e Alistair O’Neill. Parallelamente sono stati pubblicati quattro libri d’autore: Juergen Teller, Fashion Photography for America 1999–2016Juergen Teller, Jurgaičiai; Juergen Teller, More HandbagsJuergen Teller, The Myth. Tutte le pubblicazioni sono disponibili online e allo store di Triennale.

Il Main Partner Saint Laurent by Anthony Vaccarello e i Partner Istituzionali Lavazza Group e Salone del Mobile.Milano sostengono Triennale Milano per questa mostra.

Informazioni

Juergen Teller

i need to live
A cura di: Thomas Weski, in collaborazione con Juergen Teller e Dovile Drizyte
Progetto di allestimento: 6a architects, Londra
27 gennaio – 1 aprile

Biglietto intero: 15 euro / ridotto 12 euro / studenti 7.50 euro

Biglietto giornaliero per visitare tutte le mostre di Triennale Milano: 25 euro

Orari Triennale Milano
Martedì – domenica, 11.00 – 20.00 (ultimo ingresso alle 19.00)




Refik Anadol: Living Paintings / Jeffrey Deitch Los Angeles

venerdì 26 gennaio 2024

Vanessa Prager: Portraits / Diane Rosenstein Gallery, Los Angeles

Richard Hambleton: The Godfather of Street Art

Giorgio Armani presents Richard Hambleton - New York Exhibition

Shadowman (Documentary, 2017)

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La collezione d’arte dell’hotel Cavalieri Waldorf Astoria a Roma

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Lutto nell'arte minimalista: è morto Carl Andre

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Il sesso nell'arte è ancora un tabù? | Collater.al

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giovedì 25 gennaio 2024

Amir H. Fallah: A War on Wars / Shulamit Nazarian, Los Angeles

John Fekner City Squad Concrete People 1986 Street Art Graffiti NYC

Last Hope Stencil Charlotte Street South Bronx New York 1980 John Fekner

VENERDÌ 26 GENNAIO A LEVERANO LA STAGIONE PER UN TEATRO UMANO DEL PROGETTO TEATRI DEL NORD SALENTO PROSEGUE CON LO SPETTACOLO COPENHAGEN

Venerdì 26 gennaio (ore 20:45 - ingresso 10/8 euro) al Teatro Comunale di Leverano con Copenhagen di Michael Frayn prosegue Per un teatro umano, stagione di teatro e danza del progetto Teatri del nord Salento. Lo spettacolo dello scrittore e drammaturgo britannico è forse l’archetipo del teatro di argomento scientifico. Con le sue mille e più repliche solo tra National Theatre e West End nella prima produzione a Londra, e le più di trecento a Broadway, è la dimostrazione di come si possa affascinare il pubblico parlando di scienza anche a teatro, con apparente semplicità. A Leverano la celebre piece sarà proposta nella produzione firmata dall'Università del Salento con Ura Teatro con Fabrizio PuglieseSilvia Lodi Riccardo Lanzarone per la regia di Fabrizio Saccomanno. Copenhagen narra dell’incontro tra Niels Bohr e Werner Heisenberg, due dei massimi fisici del secolo scorso e tra i fondatori della meccanica quantistica, avvenuto nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. L’incontro è ritenuto un ‘mistero’ storico: i due, pur essendo stati maestro e allievo e collaboratori strettissimi, appartenevano a nazioni in guerra che cominciavano a rendersi conto che da scoperte apparentemente solo teoriche si sarebbero potute costruire armi decisive. Bohr e Heisenberg non hanno mai chiarito cosa si fossero detti, e Frayn prende l’episodio come spunto di una narrazione a tre che sembra quasi una ricerca scientifica e tratta di fisica, di etica e di amicizia. La BBC ne ha fatto un film con Daniel Craig e Stephen Rea. La stagione teatrale Per un teatro umano è organizzata nell'ambito dei Teatri del Nord Salento, promosso da Factory Compagnia Transadriatica in collaborazione con Blablabla, con il sostegno di Regione Puglia, i Comuni di Trepuzzi, Campi Salentina, Guagnano, Leverano, Novoli. Info e prenotazioni 3208607996 | 3207087223 | 3403129308 - www.facebook.com/legamiteatridelnordsalento.




mercoledì 24 gennaio 2024

Tom Friedman: Cocktail Party / Jeffrey Deitch Los Angeles

Edvard Munch, il tormento di un artista

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Da Picasso a Martin Parr: la nuova stagione di mostre a Milano | Sky Arte

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LA RASSEGNA CI VUOLE UN FIORE - FAMIGLIE A TEATRO PROSEGUE A TREPUZZI CON CENTO CENERENTOLE DI INQUANTO TEATRO

 Prosegue la rassegna Ci vuole un fiore - famiglie a teatro promossa da Factory Compagnia Transadriatica nel progetto Teatri del nord Salento. Domenica 28 gennaio (ore 17:45 - ingresso 8/6 euro) l’Auditorium Zona Santi – BlaBlaBla di Trepuzzi ospita il laboratorio|spettacolo Cento cenerentole della fiorentina inQuanto teatro con Ava Hangar (Riccardo Massidda) e Andrea Falcone (autore di testi e progetto) per la regia di Giacomo Bogani (dagli 8 anni). Prima di finire in un libro, le fiabe erano ovunque. Non una, ma cento, mille Cenerentole, quante erano le versioni della storia raccontate da Perrault e da Basile, dai fratelli Grimm e da migliaia di nonne, libri, canzoni, bambini e bambine. Tutte quelle versioni non sono dimenticate, ma tornano protagoniste insieme alle domande che le hanno fatte nascere. Che cos’è che ci imprigiona? E cosa desideriamo di più? In questo appuntamento, a metà strada tra lo spettacolo e il laboratorio di narrazione la narratrice, l’artista Drag e autrice Ava Hangar (Riccardo Massidda), insieme all’autore di testi per bambini Andrea Falcone, condurrà il pubblico in un dialogo divertente e coloratissimo, per dar voce a nuove versioni della storia, nuovi desideri, nuovi lieti fini. Bambine e bambini saranno stimolati a dare risposte, inventare nomi, dare voce ai propri pensieri. Perché tutte, e tutti, abbiamo una fiaba da narrare, e tutte e tutti abbiamo diritto a sentirci protagonisti.


inQuanto teatro è una compagnia fondata a Firenze nel 2011. Realizza spettacoli, laboratori e attività culturali, con l’obiettivo di coltivare e trasmettere una maggiore consapevolezza espressiva, nella convinzione che questa sia uno strumento fondamentale di comprensione del mondo e partecipazione, in particolare per le giovani generazioni. Per i suoi spettacoli teatrali, la compagnia ha vinto il Premio Scenario Infanzia nel 2018 e ha ottenuto negli anni riconoscimenti prestigiosi (finalista al Premio DNA di Romaeuropa Festival 2016, Giovani Artisti per Dante di Ravenna Festival 2015, Giovani in Scena 2013, Menzione della Giuria al Premio Scenario 2011, finalista al Premio Scenario Infanzia nel 2010) e importanti collaborazioni produttive, come quelle con Kinkaleri, La Piccionaia, il Teatro di Rifredi, Associazione Muse e Murate Art District.

La rassegna Ci vuole un fiore - Famiglie a teatro fa parte del progetto Teatri del nord Salento, promosso da Factory Compagnia Transadriatica in collaborazione con BlaBlaBla, con il sostegno di Ministero della CulturaRegione PugliaTeatro Pubblico Pugliese, delle amministrazioni comunali di Campi SalentinaGuagnanoLecceLeveranoNovoliTrepuzzi e della Biblioteca OgniBene di Lecce. Info e prenotazioni 3208607996 / 3207087223 / 3403129308 - www.facebook.com/legamiteatridelnordsalento.



Jean-Michel Basquiat': Great Art Explained

The chaotic brilliance of artist Jean-Michel Basquiat - Jordana Moore Saggese

Basquiat: vita e opere in 10 punti

Jean-Michel Basquiat: la vita e l'arte al limite //StoriediArtisti

JEAN MICHEL BASQUIAT raccontato in 3 minuti

martedì 23 gennaio 2024

Naama Tsabar: Breaks and Suspensions / Shulamit Nazarian, Los Angeles

Keith Haring: vita e opere in 10 punti

KEITH HARING raccontato in 3 minuti

TRIENNALE MILANO - OPEN CALL per Milano Arch Week 2024 – Sesta edizione

 Termine per l’invio delle proposte: 3 marzo 2024

 

Triennale Milano e Politecnico di Milano lanciano una open call per la Milano Arch Week 2024, che si terrà dal 21 al 26 maggio 2024, volta a raccogliere proposte di iniziative e idee per catalizzare e mettere in rete le diverse realtà attive sul territorio e favorire il coinvolgimento di luoghi e persone in modo più capillare.

La call intende allargare i confini di Milano Arch Week, spingendola anche al di fuori delle sue sedi storiche – il patio del Politecnico di Milano, gli spazi e il giardino di Triennale Milano – e attivando altre venue diffuse nella città, fino a toccare i quartieri più esterni o meno battuti, collaborando con le istituzioni e le associazioni locali. La manifestazione intende creare uno spazio di racconto e riflessione aperto alle tante iniziative che queste realtà portano avanti nei propri territori di riferimento. La call si rivolge a tutti coloro che desiderano contribuire a un dialogo attivo sul territorio: cittadini attivi, istituzioni, associazioni e realtà locali, cooperative, ricercatori, artisti, professionisti, gruppi studenteschi, studi di progettazione.

Il programma della sesta edizione di Milano Arch Week non vuole quindi raggiungere solo i cittadini già interessati ai temi dell’architettura e della città, ma vuole ampliarsi significativamente coinvolgendo gli abitanti dei quartieri e diversi tipi di pubblico. In continuità con le riflessioni avviate nel corso della scorsa edizione, dedicata al tema delle periferie e ampiamente diffusa sul territorio, Milano Arch Week 2024 Weak Architecture, curata da Nina Bassoli, curatrice per Architettura, rigenerazione urbana, città di Triennale Milano, e da Matteo Ruta, docente del Politecnico di Milano, si propone come momento di riattivazione sociale e culturale delle energie della città per indagare a fondo il potere abilitante dell’architettura. Raccogliendo le proposte di associazioni, progettisti, cittadini attivi, organizzazioni locali, che perverranno tramite questa open call, la manifestazione allargherà il suo programma fino a toccare diversi quartieri della città: un megafono diffuso in grado di dar voce a realtà, comunità, desideri e aspirazioni apparentemente marginali o per così dire “deboli”, che per una settimana saranno invece gli indiscussi protagonisti.

 

Tra i temi trattati nell’edizione di quest’anno, implicito è l’omaggio a due maestri recentemente scomparsi: Gianni Vattimo, filosofo del Pensiero debole e Andrea Branzi, progettista di una Modernità debole e diffusaWeak Architecture vuole indagare le possibilità presenti in quell’“insieme infinito di “piccole cose’” che è la città. Interrogando con dolcezza le sue fragilità, emergeranno prospettive per guardare la città e le città con occhi nuovi. Verranno ascoltate le voci attive di nuove comunità, seguiti i percorsi inediti tracciati da guide di eccezione, sovvertendo il punto di vista di fronte alle realtà più consolidate, in breve, verranno indagate le ragioni per cui l’architettura può essere il seme del cambiamento.

 

Le proposte dovranno avere attinenza con i temi di Weak Architecture e potranno essere presentate attraverso diverse forme: dibattiti, presentazioni di libri, laboratori e workshop, attività all’aperto, itinerari di visita, passeggiate, concerti, spettacoli.. Il comitato scientifico e i curatori di Milano Arch Week selezioneranno le proposte e i progetti scelti saranno inseriti nel programma ufficiale della prossima edizione della manifestazione.

La scadenza per la presentazione delle proposte è il 3 marzo 2024. Il bando di partecipazione è disponibile sul sito di Triennale Milano.

 

Milano Arch Week

Milano Arch Week è un festival internazionale dedicato all'architettura, alle trasformazioni urbane e al futuro delle città, promosso da Comune di MilanoPolitecnico di MilanoTriennale Milano, con la direzione artistica di Stefano Boeri. L’evento, nato nel 2017 e giunto alla sua sesta edizione, si è contraddistinto da sempre nel proporre una serie di iniziative e incontri, con formati e nature diverse, diffusi in tutta la città. L’idea è sempre stata quella di dar voce a differenti realtà, locali e internazionali, grandi e piccole, presentando soluzioni e progetti già realizzati, insieme a momenti di confronto, dibattito e riflessione.




Laura Montuschi: Corpi d'Angoscia

 LAURA MONTUSCHI - Corpi D'Angoscia 

MyMicroGallery - Via Giovanni Boccaccio 24, Milano

Opening Reception: Giovedì  8 febbraio, 2024
Ore 18.00 – 20.00
8 Febbraio – 25 Febbraio, 2024 

A cura di Stefania Carrozzini
 
Mymicrogallery, è lieta di presentare dall’8 febbraio al 25 febbraio, “Corpi d’Angoscia”  la prima personale dell’artista milanese Laura Montuschi che  affronta il tema attraverso una singolare narrazione in cui il corpo è protagonista. Si tratta di diciotto opere digitali eseguite su Ipad e poi stampate su tela, in cui l’artista mette in scena una soggettività in cui si cerca un’interazione tra esterno e interno, tra le parti e il tutto. 
L’utilizzo di una tavolozza digitale consente una rapida annotazione di stati d’animo e permette una serie infinita di ripensamenti formali e cromatici. E nelle opere dell’artista, di forte impatto emotivo e dai contrasti intensi, spesso prevalgono il rosso e nero,  accostamento che enfatizza il tema del conflitto.
Parlare del dolore, del proprio tormento interiore attraverso le immagini: questo è l’intento di Laura Montuschi. I corpi sono frammenti, fantasmi, abitano il vuoto e gridano la propria presenza.  E se le parole non bastano più per esprimere il proprio stato d’animo, ecco che la rappresentazione del vissuto dà l’esatto contorno a ciò che non si vede ma si sente, e permette di tenere insieme un mondo che alle volte sembra andare in pezzi.
Corpi scomposti, corpi che trovano rifugio, corpi che mostrano l’impatto dell’assalto alla vita, di un peso che altera i movimenti, corpi d’angoscia, l’angoscia come momento critico, ma che apre anche al bisogno di senso dello spirito umano.  A metà tra scheletro e carne, le creature di Laura si prestano a molteplici letture. E quindi non solo sgomento di fronte ai propri limiti e ai rischi di un vuoto esistenziale,  ma un desiderio vitale che alterna   Eros a Thanatos, e rivela una grande energia creativa che anela al suo completamento. E poi ci sono ferite, quelle che si vedono e quelle invisibili, che sanguinano dall’interno, che cercano non solo parole per essere comprese,  ma anche immagini per chi ha il coraggio di guardare nelle voragini dell’esistenza. Le figure di Laura dalla carica surreale e onirica, non descrivono, ma si presentano, si  affacciano e poi si nascondono, hanno mille occhi per vedere in più direzioni.
In tutto questo affannarsi, resiste chi trasforma tutto il dolore in creazione, chi sublima l’angoscia in potere creativo, chi risponde a quella sottile violenza che penetra nel quotidiano, anche attraverso i media, mediante il confronto con i propri “fantasmi”, cosi che tutto lo spavento possa trovare riparo, ascolto. E queste opere, hanno il fascino dell’inizio, affermano la volontà di esistere. 
 
 
 
dal 9 Febbraio al 25 Febbraio 2024
su appuntamento. T. 3384305675
MyMicroGallery
Via Giovanni Boccaccio 24, Milano
Per informazioni:



PROSEGUE LA STAGIONE "UNICA FUORIBORDO" DI NASCA - IL TEATRO A LECCE: VENERDÌ 26 GENNAIO IN SCENA "DISCORSO SUL MITO - IL RITORNO DI ULISSE IN PATRIA" CON VITTORIO CONTINELLI.

Prosegue Unica - Fuoribordo, seconda stagione per il pubblico di tutte le età di teatro, musica, danza, mostre, laboratori, incontri di Nasca - Il teatro a Lecce, realizzata con la direzione artistica di Ippolito Chiarello e Barbara Toma, con il sostegno dell'amministrazione comunale e della Fondazione AMI - Alta Mane Italia e in collaborazione con numerose realtà del territorio. Venerdì 26 gennaio (ore 20:30 - ingresso con contributo associativo - info 3474741759 - nasca@ippolitochiarello.it) in scena Discorso sul mito - Il ritorno di  Ulisse in patria dell'associazione culturale Sidera. Il progetto di Vittorio Continelli racconta passioni, sentimenti, avventure, disavventure, amori e metamorfosi di dèi e uomini. Un solo attore mette in scena una serie di racconti incentrati sulle vicende della mitologia classica restituendo uno sguardo talvolta impietoso, talvolta divertito sull’umanità e sul presente. Ognuno può riconoscersi nei sentimenti e nelle azioni dei protagonisti delle storie – dèi ed eroi ma non solo. Discorso sul Mito ci racconta tutti così come siamo: coraggiosi e codardi allo stesso tempo, avventurieri e vittime delle nostre più intime paure. È il racconto dell’umanità attraverso il filtro di storie antichissime. Ognuno può ritrovare se stesso nelle vicende di Orfeo o in quelle di Euridice, ognuno può immaginare di essere Zeus o una delle sue vittime. A Nasca l'autore, attore e regista pugliese racconta la storia di Ulisse. La storia di un uomo che ama raccontare storie e che finge di essere chiunque pur di salvare la pelle: Odisseo, Ulisse, Nessuno. Un uomo che dopo aver perso ogni cosa si destreggia tra infinite contrarietà. Per molti l’Odissea è la storia delle storie, il primo racconto importante imparato e il suo protagonista l’eroe per antonomasia. Ma l’Odissea è anche il poema di Penelope, di Telemaco e di tutte le altre figure che lo abitano. Il ritorno di Ulisse in patria cerca di restituire un frammento di ognuna di loro.


febbraio spazio a 3D - Dance development days, rassegna di danza e musica dedicata all’ improvvisazione  con la direzione artistica Barbara Toma (da venerdì 9 a domenica 11) e allo spettacolo Evelina vien dal mare (domenica 25 - ore 18) di e con Elisabetta Aloia. A marzo appuntamento con Orlando furiosamente solo rotolando di Armamaxa teatro con Enrico Messina (venerdì 8 - ore 20:30), l'Ecologico film fest con la direzione artistica di Roberto Quarta con la mostra Questo non è un poster a cura della Casa per la vita Artemide (da giovedì 14 a domenica 17) e Oliver Twist di e con Angela De Gaetano, liberamente ispirato al romanzo di Charles Dickens (venerdì 22 - ore 20:30). Ad aprile la proiezione del documentario Il cerchio, scritto e diretto da Sophie Chiarello,  vincitore del David di Donatello 2023 (domenica 7 - ore 18) e lo spettacolo Manzoni senza filtro di e con Manuela De Meo, scritto con la collaborazione di Francesco Niccolini e Roberto Aldorasi (venerdì 26 - ore 20:30). A maggio il cantautore Massimo Donno racconterà e interpreterà l'opera di Pierangelo Bertoli (venerdì 10 - ore 20:30) durante la prima serata di Solitaria, concorso per progetti teatrali in fieri (venerdì 10/domenica 12). Saranno presentati al pubblico anche i risultati dei percorsi laboratoriali per grandi e piccoli (sabato 18 e domenica 19). Durante i mesi proseguiranno gli incontri e le conversazioni e non mancheranno i live jazz in collaborazione con l'associazione Good Vibes, con la direzione artistica di Marco Bardoscia, e i concerti a cura del Conservatorio di Musica "Tito Schipa". Domenica 26 maggio la festa di Fine stagione con lo spettacolo per famiglie "Storia della liberbici" con Michele Volpi, musica e regali per tutte le socie e i soci.

Dal 2022 il viaggio nomade in giro per il mondo dell'attore, autore e regista Ippolito Chiarello (ideatore del Barbonaggio teatrale) e della sua compagnia Nasca Teatri di Terra, ha trovato una vera casa in via Siracusa 28 nella Zona 167/B del Quartiere Stadio. Nasca è una delle associazioni alle quali, grazie alla collaborazione con il Comune di Lecce, è stato assegnato un immobile al piano terra dei condomini di edilizia residenziale pubblica Arca Sud nella Zona 167/B del capoluogo salentino.

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Le attività sono riservate ai soci.
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