T.A.Z. Weblog Party

un nuovo "territorio mentale", che elude le normali strutture di controllo sociale

martedì 23 gennaio 2024

TRIENNALE MILANO - OPEN CALL per Milano Arch Week 2024 – Sesta edizione

 Termine per l’invio delle proposte: 3 marzo 2024

 

Triennale Milano e Politecnico di Milano lanciano una open call per la Milano Arch Week 2024, che si terrà dal 21 al 26 maggio 2024, volta a raccogliere proposte di iniziative e idee per catalizzare e mettere in rete le diverse realtà attive sul territorio e favorire il coinvolgimento di luoghi e persone in modo più capillare.

La call intende allargare i confini di Milano Arch Week, spingendola anche al di fuori delle sue sedi storiche – il patio del Politecnico di Milano, gli spazi e il giardino di Triennale Milano – e attivando altre venue diffuse nella città, fino a toccare i quartieri più esterni o meno battuti, collaborando con le istituzioni e le associazioni locali. La manifestazione intende creare uno spazio di racconto e riflessione aperto alle tante iniziative che queste realtà portano avanti nei propri territori di riferimento. La call si rivolge a tutti coloro che desiderano contribuire a un dialogo attivo sul territorio: cittadini attivi, istituzioni, associazioni e realtà locali, cooperative, ricercatori, artisti, professionisti, gruppi studenteschi, studi di progettazione.

Il programma della sesta edizione di Milano Arch Week non vuole quindi raggiungere solo i cittadini già interessati ai temi dell’architettura e della città, ma vuole ampliarsi significativamente coinvolgendo gli abitanti dei quartieri e diversi tipi di pubblico. In continuità con le riflessioni avviate nel corso della scorsa edizione, dedicata al tema delle periferie e ampiamente diffusa sul territorio, Milano Arch Week 2024 Weak Architecture, curata da Nina Bassoli, curatrice per Architettura, rigenerazione urbana, città di Triennale Milano, e da Matteo Ruta, docente del Politecnico di Milano, si propone come momento di riattivazione sociale e culturale delle energie della città per indagare a fondo il potere abilitante dell’architettura. Raccogliendo le proposte di associazioni, progettisti, cittadini attivi, organizzazioni locali, che perverranno tramite questa open call, la manifestazione allargherà il suo programma fino a toccare diversi quartieri della città: un megafono diffuso in grado di dar voce a realtà, comunità, desideri e aspirazioni apparentemente marginali o per così dire “deboli”, che per una settimana saranno invece gli indiscussi protagonisti.

 

Tra i temi trattati nell’edizione di quest’anno, implicito è l’omaggio a due maestri recentemente scomparsi: Gianni Vattimo, filosofo del Pensiero debole e Andrea Branzi, progettista di una Modernità debole e diffusaWeak Architecture vuole indagare le possibilità presenti in quell’“insieme infinito di “piccole cose’” che è la città. Interrogando con dolcezza le sue fragilità, emergeranno prospettive per guardare la città e le città con occhi nuovi. Verranno ascoltate le voci attive di nuove comunità, seguiti i percorsi inediti tracciati da guide di eccezione, sovvertendo il punto di vista di fronte alle realtà più consolidate, in breve, verranno indagate le ragioni per cui l’architettura può essere il seme del cambiamento.

 

Le proposte dovranno avere attinenza con i temi di Weak Architecture e potranno essere presentate attraverso diverse forme: dibattiti, presentazioni di libri, laboratori e workshop, attività all’aperto, itinerari di visita, passeggiate, concerti, spettacoli.. Il comitato scientifico e i curatori di Milano Arch Week selezioneranno le proposte e i progetti scelti saranno inseriti nel programma ufficiale della prossima edizione della manifestazione.

La scadenza per la presentazione delle proposte è il 3 marzo 2024. Il bando di partecipazione è disponibile sul sito di Triennale Milano.

 

Milano Arch Week

Milano Arch Week è un festival internazionale dedicato all'architettura, alle trasformazioni urbane e al futuro delle città, promosso da Comune di MilanoPolitecnico di MilanoTriennale Milano, con la direzione artistica di Stefano Boeri. L’evento, nato nel 2017 e giunto alla sua sesta edizione, si è contraddistinto da sempre nel proporre una serie di iniziative e incontri, con formati e nature diverse, diffusi in tutta la città. L’idea è sempre stata quella di dar voce a differenti realtà, locali e internazionali, grandi e piccole, presentando soluzioni e progetti già realizzati, insieme a momenti di confronto, dibattito e riflessione.




Laura Montuschi: Corpi d'Angoscia

 LAURA MONTUSCHI - Corpi D'Angoscia 

MyMicroGallery - Via Giovanni Boccaccio 24, Milano

Opening Reception: Giovedì  8 febbraio, 2024
Ore 18.00 – 20.00
8 Febbraio – 25 Febbraio, 2024 

A cura di Stefania Carrozzini
 
Mymicrogallery, è lieta di presentare dall’8 febbraio al 25 febbraio, “Corpi d’Angoscia”  la prima personale dell’artista milanese Laura Montuschi che  affronta il tema attraverso una singolare narrazione in cui il corpo è protagonista. Si tratta di diciotto opere digitali eseguite su Ipad e poi stampate su tela, in cui l’artista mette in scena una soggettività in cui si cerca un’interazione tra esterno e interno, tra le parti e il tutto. 
L’utilizzo di una tavolozza digitale consente una rapida annotazione di stati d’animo e permette una serie infinita di ripensamenti formali e cromatici. E nelle opere dell’artista, di forte impatto emotivo e dai contrasti intensi, spesso prevalgono il rosso e nero,  accostamento che enfatizza il tema del conflitto.
Parlare del dolore, del proprio tormento interiore attraverso le immagini: questo è l’intento di Laura Montuschi. I corpi sono frammenti, fantasmi, abitano il vuoto e gridano la propria presenza.  E se le parole non bastano più per esprimere il proprio stato d’animo, ecco che la rappresentazione del vissuto dà l’esatto contorno a ciò che non si vede ma si sente, e permette di tenere insieme un mondo che alle volte sembra andare in pezzi.
Corpi scomposti, corpi che trovano rifugio, corpi che mostrano l’impatto dell’assalto alla vita, di un peso che altera i movimenti, corpi d’angoscia, l’angoscia come momento critico, ma che apre anche al bisogno di senso dello spirito umano.  A metà tra scheletro e carne, le creature di Laura si prestano a molteplici letture. E quindi non solo sgomento di fronte ai propri limiti e ai rischi di un vuoto esistenziale,  ma un desiderio vitale che alterna   Eros a Thanatos, e rivela una grande energia creativa che anela al suo completamento. E poi ci sono ferite, quelle che si vedono e quelle invisibili, che sanguinano dall’interno, che cercano non solo parole per essere comprese,  ma anche immagini per chi ha il coraggio di guardare nelle voragini dell’esistenza. Le figure di Laura dalla carica surreale e onirica, non descrivono, ma si presentano, si  affacciano e poi si nascondono, hanno mille occhi per vedere in più direzioni.
In tutto questo affannarsi, resiste chi trasforma tutto il dolore in creazione, chi sublima l’angoscia in potere creativo, chi risponde a quella sottile violenza che penetra nel quotidiano, anche attraverso i media, mediante il confronto con i propri “fantasmi”, cosi che tutto lo spavento possa trovare riparo, ascolto. E queste opere, hanno il fascino dell’inizio, affermano la volontà di esistere. 
 
 
 
dal 9 Febbraio al 25 Febbraio 2024
su appuntamento. T. 3384305675
MyMicroGallery
Via Giovanni Boccaccio 24, Milano
Per informazioni:



PROSEGUE LA STAGIONE "UNICA FUORIBORDO" DI NASCA - IL TEATRO A LECCE: VENERDÌ 26 GENNAIO IN SCENA "DISCORSO SUL MITO - IL RITORNO DI ULISSE IN PATRIA" CON VITTORIO CONTINELLI.

Prosegue Unica - Fuoribordo, seconda stagione per il pubblico di tutte le età di teatro, musica, danza, mostre, laboratori, incontri di Nasca - Il teatro a Lecce, realizzata con la direzione artistica di Ippolito Chiarello e Barbara Toma, con il sostegno dell'amministrazione comunale e della Fondazione AMI - Alta Mane Italia e in collaborazione con numerose realtà del territorio. Venerdì 26 gennaio (ore 20:30 - ingresso con contributo associativo - info 3474741759 - nasca@ippolitochiarello.it) in scena Discorso sul mito - Il ritorno di  Ulisse in patria dell'associazione culturale Sidera. Il progetto di Vittorio Continelli racconta passioni, sentimenti, avventure, disavventure, amori e metamorfosi di dèi e uomini. Un solo attore mette in scena una serie di racconti incentrati sulle vicende della mitologia classica restituendo uno sguardo talvolta impietoso, talvolta divertito sull’umanità e sul presente. Ognuno può riconoscersi nei sentimenti e nelle azioni dei protagonisti delle storie – dèi ed eroi ma non solo. Discorso sul Mito ci racconta tutti così come siamo: coraggiosi e codardi allo stesso tempo, avventurieri e vittime delle nostre più intime paure. È il racconto dell’umanità attraverso il filtro di storie antichissime. Ognuno può ritrovare se stesso nelle vicende di Orfeo o in quelle di Euridice, ognuno può immaginare di essere Zeus o una delle sue vittime. A Nasca l'autore, attore e regista pugliese racconta la storia di Ulisse. La storia di un uomo che ama raccontare storie e che finge di essere chiunque pur di salvare la pelle: Odisseo, Ulisse, Nessuno. Un uomo che dopo aver perso ogni cosa si destreggia tra infinite contrarietà. Per molti l’Odissea è la storia delle storie, il primo racconto importante imparato e il suo protagonista l’eroe per antonomasia. Ma l’Odissea è anche il poema di Penelope, di Telemaco e di tutte le altre figure che lo abitano. Il ritorno di Ulisse in patria cerca di restituire un frammento di ognuna di loro.


febbraio spazio a 3D - Dance development days, rassegna di danza e musica dedicata all’ improvvisazione  con la direzione artistica Barbara Toma (da venerdì 9 a domenica 11) e allo spettacolo Evelina vien dal mare (domenica 25 - ore 18) di e con Elisabetta Aloia. A marzo appuntamento con Orlando furiosamente solo rotolando di Armamaxa teatro con Enrico Messina (venerdì 8 - ore 20:30), l'Ecologico film fest con la direzione artistica di Roberto Quarta con la mostra Questo non è un poster a cura della Casa per la vita Artemide (da giovedì 14 a domenica 17) e Oliver Twist di e con Angela De Gaetano, liberamente ispirato al romanzo di Charles Dickens (venerdì 22 - ore 20:30). Ad aprile la proiezione del documentario Il cerchio, scritto e diretto da Sophie Chiarello,  vincitore del David di Donatello 2023 (domenica 7 - ore 18) e lo spettacolo Manzoni senza filtro di e con Manuela De Meo, scritto con la collaborazione di Francesco Niccolini e Roberto Aldorasi (venerdì 26 - ore 20:30). A maggio il cantautore Massimo Donno racconterà e interpreterà l'opera di Pierangelo Bertoli (venerdì 10 - ore 20:30) durante la prima serata di Solitaria, concorso per progetti teatrali in fieri (venerdì 10/domenica 12). Saranno presentati al pubblico anche i risultati dei percorsi laboratoriali per grandi e piccoli (sabato 18 e domenica 19). Durante i mesi proseguiranno gli incontri e le conversazioni e non mancheranno i live jazz in collaborazione con l'associazione Good Vibes, con la direzione artistica di Marco Bardoscia, e i concerti a cura del Conservatorio di Musica "Tito Schipa". Domenica 26 maggio la festa di Fine stagione con lo spettacolo per famiglie "Storia della liberbici" con Michele Volpi, musica e regali per tutte le socie e i soci.

Dal 2022 il viaggio nomade in giro per il mondo dell'attore, autore e regista Ippolito Chiarello (ideatore del Barbonaggio teatrale) e della sua compagnia Nasca Teatri di Terra, ha trovato una vera casa in via Siracusa 28 nella Zona 167/B del Quartiere Stadio. Nasca è una delle associazioni alle quali, grazie alla collaborazione con il Comune di Lecce, è stato assegnato un immobile al piano terra dei condomini di edilizia residenziale pubblica Arca Sud nella Zona 167/B del capoluogo salentino.

Info

Le attività sono riservate ai soci.
Tesseramento a questo link



sabato 20 gennaio 2024

Coded: Art Enters the Computer Age, 1952-1982 / LACMA, Los Angeles

Breviario di architettura Breviario di architettura di Siegfried Giedion (Ghibli)

Considerato ormai un classico della storia dell'architettura, "Breviario di architettura" ha la forma di un diario in cui Siegfried Giedion, uno dei massimi teorici nel campo, esamina gli effetti dello sviluppo tecnologico e sociale sulle tendenze architettoniche e urbanistiche del proprio tempo. Nel volume, l'autore affronta il tema dell'imprescindibilità dello studio del contesto storico-sociale in cui vengono progettate e realizzate le opere architettoniche, suggerisce una nuova forma di "regionalismo" e sottolinea la necessità di recuperare uno spirito monumentale. Giedion volge lo sguardo alla città del futuro, immaginando utopisticamente una realtà capace di ricostituire i rapporti tra l'Io e il Tu: unità abitative a grandezza d'uomo in grado di soddisfare i bisogni estetici e sentimentali della comunità.




MARTEDÌ 23 GENNAIO A CASTRIGNANO DE’ GRECI IL PROGETTO TITOLO COLLETTIVO OSPITA UN INCONTRO PER PARLARE DEI MODELLI DI GOVERNANCE DELLE RETI DI BIBLIOTECHE

Martedì 23 gennaio (dalle 16 alle 20 - ingresso gratuito su prenotazione bit.ly/47Fwbui) nella Biblioteca di KORA - Contemporary Art Center a Castrignano de’ Greci, con “Perché no? - Modelli di governance per una rete di biblioteche” proseguono gli incontri di formazione e confronto di Titolo Collettivo - Una rete per le biblioteche di comunità. Il progetto promosso da Ramdom, Kora, 34° Fuso e Magma in collaborazione con Unione dei comuni della Grecìa salentina, Polo Biblio-Museale di Lecce e LegaCoop Puglia, finanziato dalla Regione Puglia con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, propone azioni di formazione, co-progettazione e partecipazione rivolte ad amministratori pubblici, operatori culturali, bibliotecari, sottoscrittori del Patto della Lettura, per trasformare sempre più le biblioteche (in particolare quelle dei comuni di Corigliano d'Otranto, Cutrofiano e Castrignano de' Greci) in servizi pubblici, accessibili, gratuiti, riconoscibili e soprattutto partecipati dalla comunità di riferimento.

Dopo aver discusso negli scorsi mesi, tra esperienze e buone pratiche, di strategie di comunicazione, fundraising, cooperazione, bilancio sociale, benessere e salute, durante questo sesto appuntamento si parlerà della costruzione o del consolidamento di reti di biblioteche. Dopo gli interventi di Vincenzo Santoro (responsabile Dipartimento Cultura, Turismo e Agricoltura di ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Luigi De Luca (coordinatore dei Poli Biblio museali della Regione Puglia), saranno illustrati i processi partecipativi che hanno portato alla costituzione e alla definizione della governance di due interessanti sistemi bibliotecari. Alessandro Agustoni e Luciano Barrilà parleranno dell'esperienza di CUBI – Culture biblioteche in rete, esperienza che dal 2015 raccorda l'attività di settanta biblioteche dell’area est della Città Metropolitana di Milano e della provincia di Monza e della Brianza e che da poco si è trasformato in Azienda speciale consortile; Andrea Cacciatore racconterà invece il neonato Sistema Bibliotecario del Capo di Leuca, beneficiario del Fondo regionale pugliese di sostegno ai sistemi bibliotecari intercomunali, che coinvolge Alessano, Castrignano del Capo, Corsano, Montesano Salentino, Patù, Presicce-Acquarica e Salve. Partendo da queste esperienze, l'incontro sarà l’occasione per un confronto sulle opportunità di progettazione, governance e finanziamento in Italia e, in particolare, nella regione Puglia.

Titolo Collettivo è un progetto promosso da una rete di enti del terzo settore che gestiscono luoghi culturali e relativi servizi bibliotecari di Castrignano de' Greci (Ramdom APS, Kora - Centro del Contemporaneo), Cutrofiano (34° Fuso APS, Museo della Ceramica e Biblioteca comunale) e Corigliano d’Otranto (Magma APS, Trame libere all’interno del Castello De' Monti). In linea con altre esperienze già avviate nella Grecìa Salentina, il progetto punta sui temi della creatività e dei linguaggi del contemporaneo da sviluppare in luoghi di alto interesse storico e artistico, per divulgare l'idea che tramite le buone pratiche culturali si possa avere una crescita del tessuto sociale ed economico.


Info e contatti



GLI APPUNTAMENTI DI TRIENNALE MILANO 23 – 28 gennaio

 23 gennaio

  • 18.00 Anteprima | The game - Trickster-p
    Evento riservato ai possessori di una membership Explorer, Insider o Supporter
    Per maggiori informazioni sulla membership: triennale.org
    Presso Casa degli Artisti
    Il pluripremiato duo svizzero Trickster-p ha scelto di coinvolgere il pubblico nel processo di creazione e ricerca legato al progetto The game, che viene presentato in occasione del nostro festival FOG, dal 3 al 7 Aprile 2024. In linea coi temi centrali del loro lavoro, propongono un ciclo di incontri in cui approfondire la dimensione del gioco come possibile dispositivo artistico. In ogni sessione di questa residenza-laboratorio, i partecipanti vengono divisi in squadre e si troveranno a decidere su quali basi organizzare un appezzamento di terra, puntando a incrementare le proprie risorse attraverso mirate strategie e sviluppando possibili strumenti collettivi di cambiamento.
    Cinque appuntamenti per i possessori della membership: dal 23 al 26 gennaio, dalle ore 18.00 alle 21.00, e il 27 dalle ore 10.00 alle 13.00


24 gennaio

  • 10.00 Triennale Radio Show
    Evento online
    Proseguono gli appuntamenti radiofonici in collaborazione con Radio Raheem. Host della trasmissione Damiano Gullì, curatore per Arte contemporanea e Public program di Triennale Milano.

  • 19.00 Presentazione volume | Cartography No. 11 Lancio
    Evento sold out
    Come si alimenta l’etica della differenza, quando tutto sembra andare verso divisioni e schieramenti? Come si realizza una cultura cosmopolita e della fraternità che includa tutti i viventi e gli enti di natura? "Cartography" è una rivista indipendente dedicata alla cultura del viaggio, fondata nel 2016 da Paola Corini e Luca De Santis. In ogni numero documenta tre destinazioni del mondo culturalmente diverse, per instaurare un dialogo tra esse. Nella sua undicesima edizione "Cartography" ha viaggiato in Uzbekistan, Messico e da Milano a Bezau, Austria. L’incontro si apre con un intervento di Umberto Galimberti per esplorare i temi trattati nel suo ultimo libro L’etica del viandante (Feltrinelli, 2023). Partecipano il filosofo Umberto Galimberti e gli autori Davide Coppo e Luca Trevisani. Modera Cristiana Campanini, giornalista e storica dell’arte.

  • 19.00 Incontro | Palestinian Sound Archive
    Ingresso libero previa iscrizione: triennale.org
    Majazz Project – fondato da Mo’min Swaitat, attore formatosi presso il Freedom Theatre di Jenin e musicista – è un'etichetta discografica e un progetto di ricerca e archivio sonoro digitale di musica tradizionale che ha l'obbiettivo di far conoscere in tutto il mondo il patrimonio musicale palestinese. L'obiettivo è quello di mettere in contatto le band palestinesi degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta con un nuovo pubblico e rendere la loro musica disponibile attraverso piattaforme streaming sia in forma originale che reinterpretata e remixata da DJ, artisti e musicisti contemporanei.
    L'incontro, moderato da Layla Sit Aboha, attivista e curatrice indipendente, prevede un talk e una listening session.


25 gennaio

  • 10.00 Laboratorio | Dance Well - Ricerca e movimento per il Parkinson
    Ingresso libero previa iscrizione: triennale.org
    Triennale Milano presenta Dance Well: un’iniziativa per promuovere la pratica della danza contemporanea in spazi museali e contesti artistici, che si rivolge principalmente, ma non esclusivamente, a persone che vivono con il Parkinson. Le classi si tengono tutti i giovedì mattina fino alla fine dell'anno. La partecipazione è aperta a tutti.

  • 18.30 Visita guidata Ron Mueck
    Visita guidata a pagamento, per maggiori informazioni: triennale.org
    Triennale propone una visita guidata per scoprire il lavoro dello scultore australiano Ron Mueck, le cui opere, realiste eppure misteriose, creano immediata empatia con il visitatore. Il percorso espositivo si compone di sei sculture e comprende l'installazione monumentale Mass del 2017, proveniente dalla collezione della National Gallery of Victoria, Melbourne, ed esposta in Europa per la prima volta. L'installazione si presenta al pubblico come un’esperienza fisica, oltre che visiva, composta da cento enormi sculture a forma di teschio umano, simbolo iconografico inesauribile. La mostra presenta anche nuovi lavori che illustrano l’evoluzione nella pratica scultorea di Mueck e opere simbolo della sua carriera appartenenti alla collezione di Fondation Cartier.


26 gennaio

  • 11.30 Conferenza stampa | Juergen Teller i need to live
    Presentazione alla stampa della mostra del fotografo tedesco Juergen Teller, una delle figure più importanti della fotografia internazionale, attivo dalla prima metà degli anni Novanta. La mostra aprirà al pubblico dal 27 gennaio al 1 aprile 2024.

  • 18.30 Visita guidata Pittura italiana oggi
    Visita guidata a pagamento, per maggiori informazioni: triennale.org
    Triennale Milano propone una visita guidata della mostra Pittura italiana oggi, che riunisce il lavoro di 120 tra i più interessanti artisti e artiste italiani, nati tra il 1960 e il 2000. In mostra sono stati individuati singoli exempla rappresentativi, attraverso un’opera per artista, realizzata tra il 2020 e il 2023, in grado di offrire sguardi trasversali, letture e interpretazioni originali della nostra contemporaneità.


27 gennaio

  • 12.00 Visita guidata | Museo del Design Italiano
    Visita guidata a pagamento, per maggiori informazioni: triennale.org
    Triennale propone una serie di visite guidate alla scoperta delle sue mostre e della sua collezione permanente. Il Museo del Design Italiano presenta la sua nuova selezione di oggetti e il suo nuovo allestimento attraversando i cento anni della storia di Triennale, con oltre 300 pezzi scelti tra i 1.600 che compongono le collezioni dell’istituzione e altri in prestito da importanti collezioni private.

  • 15.30 Laboratorio | Quando soffia il tempo
    Laboratorio a pagamento, per maggiori informazioni: triennale.org
    Un'attività che indaga le trasformazioni di Triennale Milano attraverso incontri fisici e simbolici. Bambini e famiglie sono guidati in un percorso inusuale all’interno del Palazzo dell'Arte, alla riscoperta dei cambiamenti che ha subito nel tempo. A conclusione della visita, ha luogo un laboratorio di trasformazione di uno degli elementi architettonici più caratterizzanti di Triennale Milano attraverso materiali plastici e leggeri. I bambini stessi diventano i protagonisti di un processo di creazione.

  • 18.30 Visita guidata Ron Mueck
    Visita guidata a pagamento, per maggiori informazioni: triennale.org


28 gennaio

  • 12.00 Visita guidata | Museo del Design Italiano
    Visita guidata a pagamento, per maggiori informazioni: triennale.org

  • 15.30 Laboratorio | Quando soffia il tempo
    Laboratorio a pagamento, per maggiori informazioni: triennale.org

  • 15.30 Incontro | WikiGiornata della Memoria 2024 - La resilienza dei Testimoni di Geova
    Ingresso libero previa registrazione: triennale.org
    La taskforce Wikipedia con un’équipe di storici specializzati indaga fatti e fonti che raccontano le storie delle minoranze perseguitate nel periodo nazi-fascista, studiando in questa edizione la coraggiosa resilienza dei Testimoni di Geova durante le persecuzioni. Tra le attività della taskforce, è da anni in corso l’opera di sensibilizzazione alla conservazione della Memoria e al controllo della veridicità di fonti e fatti, con numerosi eventi tra cui l’appuntamento della Giornata della Memoria. Intervengono: Adriana Lotto, storica, docente e ricercatrice, Presidente Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell’età Contemporanea; Francesco Lotoro, compositore e Direttore d'orchestra, ricercatore esperto di musica concentrazionaria; Marcello Pezzetti, storico della Shoah memorialistica (streaming online da Colonia); Michele Sarfatti, già Direttore della Fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea, docente del Laboratorio "Storia della Shoah", Università degli Studi di Milano.

  • 18.30 Visita guidata Pittura italiana oggi
    Visita guidata a pagamento, per maggiori informazioni: triennale.org


giovedì 18 gennaio 2024

Dal 5 marzo al 7 aprile: all'Accademia Albertina di Torino la mostra "Reborn - Through India to my Soul" di Ivana Sunjic - L’artista è stata assistente del fotoreporter e ritrattista Steve McCurry, è docente Nikon School e autrice di libri bestseller

Martedì 5 febbraio 2024 alla Rotonda di Talucchi, della Pinacoteca Albertina di Torino, si inaugura la mostra personale “Reborn – Through India To My Soul” della fotografa Ivana Sunjic, docente Nikon School, autrice di libri bestseller, con oltre 20K followers.

La mostra è un percorso che comprende una selezione di 80 scatti fotografici realizzati nell’autunno del 2023 dall’artista fotografa, in un unico piccolo ghetto di Varanasi nel Nord dell'India, considerata la capitale spirituale del paese e lì dove il fiume sacro Gange costituisce l'unico posto della terra in cui gli Dei, secondo l’induismo, permettono agli uomini di sfuggire al Samsara e al Mokcha, un perpetuo ciclo di vita, morte e rinascita, da cui ogni anima è imprigionata.

L’artista, che è stata anche assistente del fotoreporter e ritrattista Steve McCurry, oggi considerato tra i massimi esponenti della fotografia contemporanea, ha finanziato il suo progetto con una campagna di crowdfunding di oltre 100 donatori che dal 2019 hanno mantenuto attiva la loro partecipazione nonostante il suo viaggio fosse stato rimandato a ottobre 2023 a causa della pandemia.

Ivana, con il tema della rinascita, ha incontrato storie, paesaggi, tradizioni e sguardi di un Paese dalla storia millenaria e, con lo stile essenziale e mai ovvio che la caratterizza, ha restituito le suggestioni del suo obiettivo in immagini intitolate «Reborn». In esse vita e morte, inizio e fine, acquistano un sapore unico e inscindibile: una stagione tra le infinite stagioni si consuma tra le strade più affollate del globo, in un Paese dai mille contrasti e in cui l’accentuata componente spirituale è proverbiale. 

Sunjic, di origine croata ma italiana d’adozione dal 2001, è specializzata in ritratto d’autore, fotografia di moda e fotografia di viaggio oltre ad insegnare fotografia attraverso un esclusivo metodo personale. Con il maestro statunitense l’artista ha condiviso quella ricerca dell’anima più genuina della gente che, in un momento imprecisabile dell’osservazione, si può manifestare cambiando il corso delle cose. Catturare l’esperienza umana significa infatti attraversare diverse barriere per riuscire a cogliere il vero punto di contatto tra soggetto e autore. 

Il mio viaggio in India è consistito nel trovare una nuova fotografia, la mia” – ha dichiarato Ivana Sunjic - “quella che non somiglia a nessun altro, quella che scava dentro e non ha scuse. Si esprime con un linguaggio riconoscibile e riconducibile a una cosa sola: a me stessa. Per me c’è una sola via d’uscita, buttarmi dentro a una ricerca fotografica travolgente. Affrontare i miei demoni, fotografarli, perdonandoli, uno a uno, chiedendo agli angeli di essermi di supporto e gioiosamente, rinascere”.

Nell’anno in cui Torino si afferma sempre più a livello internazionale come una delle capitali della fotografia, in attesa di “Exposed”, il nuovo Festival Internazionale di Fotografia che si svolgerà nel mese di maggio, la mostra Reborn rappresenta un ulteriore celebrazione del mezzo fotografico che ha indubbiamente trasformato la vita di ognuno di noi. 


L a fotografia di Ivana è la ricerca dell’essenza, della verità e dell’eleganza
Fa della luce il suo alleato più fedele, compone per totale sottrazione di elementi superflui e guarda oltre l’ovvio.
È specializzata in ritratto d’autore, fotografia di moda e fotografia di viaggio, temi che tratta volentieri anche come docente. 

Ivana della sua fotografia dice: 

Ho cominciato a fotografare nel 2002 e quasi per errore, con un corso base pieno di tecnicismi e di giudizi negativi e non avevo capito quasi nulla. 
Ho passato degli anni a sbagliare e a cercare la risposta alla domanda: 
che cosa fa diventare una fotografia bella una fotografia straordinaria? 
Sono arrivata a questa risposta grazie al duro lavoro e all’insegnamento del mio maestro Steve McCurry, di cui successivamente sono diventata assistente. 

È stato un percorso emozionante, faticoso e meraviglioso nello stesso tempo. 
Negli anni pubblicato su riviste in Italia e all’estero, fatto numerose mostre e, seguito clienti di prestigio mondiale, ma la cosa che mi ha reso felice di più non sono i miei successi bensì quelli dei miei allievi; mi si apre il cuore quando superano addirittura le mie conoscenze e riescono ad andare oltre i confini fino a quel momento esplorati insieme. 
Qui si chiude il cerchio e tutto diventa magia.”

Oggi nel curriculum con gioia aggiunge: 

  • Autore bestseller dei libri “La Fotografia Perfetta: Creala con Occhi, Mente e Cuore” e “Lo Scatto Perfetto: Come vederlo prima di scattarlo secondo il Metodo Ivana Porta”; 

  • Ambassador “Manfrotto”

  • Master Nikon School”; 

    Influencer e mentore on-line, con decine di migliaia di followers e contenuti gratuiti più significativi che superano 1.500.000 di visualizzazioni.

  • Fondatore del marchio IO FOTOGRAFO®, il più completo corso di fotografia in Italia, la cui Community conta un migliaio di allievi ed è una delle più forti e attive community fotografiche oggi presenti sul territorio; 

  • Fondatore del Metodo Ivana, il quale si basa sugli insegnamenti trasmessi da Steve McCurry, perfezionati negli anni da lei. Scardina totalmente le vecchie modalità di insegnamento e produce risultati formidabili, e in breve tempo, in migliaia di allievi, anche se partono da zero; 

  • Vincitrice di molti premi e qualifiche tra cui spiccano l’“Oscar” per la moda: Nikon Award 2013 e qualifica “QEP – Qualified European Photographer” per la categoria ritratto; 

  • Pubblica su riviste in Italia e all’estero; nel 2021 ottiene immagine di copertina e articolo sul prestigioso Master In Fotografia – Corriere della Sera 

  • Autrice di numerose mostre e fotografo di fiducia di clienti di prestigio mondiale 

  • Come docente in fotografia opera in tutto il mondo, in eventi da 15 a 1700 persone, utilizzando il suo esclusivo metodo di insegnamento. 

Nel 2017 crea due Master in fotografia ANGELS POWER TRAINING® e “TOP PHOTO ACADEMYTM”. Il primo forma insegnanti di fotografia consentendo di approcciare l’attività professionale, il secondo permette di innalzare il livello fotografico ad alti livelli ed è aperto anche a fotoamatori pur essendo altamente specialistico. 

Ivana si presenta al mercato nazionale anche come primo fotografo italiano specializzato in Marketing per Fotografi Professionisti (nel lontano 2008), nonché Business Coach pluricertificato. 

Grazie alla precedente esperienza lavorativa come direttore marketing, abbinata alla costante ricerca e formazione di livello mondiale nel campo di Social Marketing, Web Automation, tecniche innovative di Comunicazione, Branding e Programmazione neuro-linguistica ottiene risultati importanti sia come influencer che come Mentore. 

Probabilmente avete conosciuto Ivana come Ivana Porta, un brand che non è più in uso ma è sempre lei. 

PRIMA DELLA FOTOGRAFIA 
Ivana nasce in Croazia nel 1972 e si trasferisce in Italia nel 2001, dopo un regime, una guerra, due lauree (Storia dell’Arte e Lettere) e un dottorato in Architettura; trasferendosi perde completamente la sua identità e la riconquista grazie alla fotografia. 
Nella sua vita” precedente” è stata direttore marketing del Teatro nazionale di Croazia nonché direttore del prestigioso Jazz Festival Split di cui era fondatore (Diana Krall, Ray Charles, Michael Brecker, McCoy Tyner...). 

Diventa fotografa professionista a 35 anni, ex manager e già mamma, apparentemente senza uno spiccato talento ma con grande impegno e passione. 

Varanasi

Varanasi (hindi वाराणसीVārāṇasīnota anche come Benares, o Banaras, Benaras, Kashi e Kasi) 
è una città nello stato dell'Uttar Pradesh, nel Nord dell'India, la cui storia risale all'XI secolo a.c.
Considerata la capitale spirituale dell'India, questa città attira ogni anno milioni pellegrini indù che si immergono nelle sacre acque del fiume Gange e vi partecipano a riti funerari. 

Il Gange, il più venerato dei sette fiumi sacri dell'India, assume a un ruolo particolare a Varanasi: secondo l'induismo, chi viene cremato lungo lungo il fiume sacro oppure finisce i propri giorni nei pressi (n.b. presso i Death Hostel), viene liberato dal ciclo delle reincarnazioni e raggiunge uno stato di unificazione con il divino.
È l’unico luogo al mondo dove gli dei permettono agli uomini sfuggire al 
Samsara, ovvero il ciclo eterno di vita, mostre e rinascita (reincarnazione), per raggiungere finalmente il Moksha, la liberazione. 

Per questo motivo da secoli milioni di induisti vengono a morire a Varanasi o a far spargere le proprie ceneri. 

Per gli indù c'è anche la convinzione che, effettuando il bagno nel fiume (in particolare in talune occasioni), si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza. 
Ogni induista infatti deve obbligatoriamente recarsi nella città di Varanasi almeno una volta nella vita, ed immergersi nelle acque del fiume Gange da almeno 5 Ghat differenti, per lavare i peccati e purificare l’anima. 
I Ghats sono le tipiche scalinate che scendono dalla strada fino al fiume, e dove avvengono molti riti e cerimonie. Ogni giorno all’alba, gli induisti dai diversi ghats compiono le abluzioni, le pire per la cremazione ardono tutti i giorni e a tutte le ore, ed ogni sera al tramonto, i brahmini danzano tenendo in mano delle sculture di luce, mentre le centinaia di persone che assistono, da terra e dal fiume, affidano alla “madre Ganga” delle fiammelle che rappresentano i propri sogni. Più lontano la corrente porterà la propria fiammella, tanta più prosperità si avrà. 

Ci sono circa una novantina di Ghats lungo un percorso di quasi 7km, e tra i più importanti ci sono: 

Dashashwamedha Ghat 

è l’asse principale del quartiere del Chowk, il quartiere commerciale antico, ed il posto ove bisogna recarsi almeno mezz’ora prima dell’alba per noleggiare una barca. È uno dei Ghat più sacri. Si trova vicino al Tempio Vishwanath, ed è probabilmente il ghat più spettacolare di Varanasi. Un gruppo di sacerdoti in questo ghat celebra tutti i giorni il culto del fuoco Aarti, in cui si fa una dedica a Shiva, al Gange, al Sole, al fuoco e all’intero universo. 

Manikarnika Ghat 

Il Ghat principale delle cremazioni conserva ancora la fiamma accesa da oltre 3500 anni. 
La leggenda associata al Manikarnika Ghat indica questo come il luogo in cui Shiva osservava Vishnu nell’intento di scavare una fossa con il suo Chakra e riempendola con il sudore durante l’esecuzione di varie penitenze. Mentre Shiva osservava Vishnu perse l’orecchino, il “Manikarnika”, che cadde nella fossa. Secondo la leggenda, ogni volta che un corpo viene cremato al Manikarnika Ghat, Shiva chiede all’anima del defunto se abbia visto i suoi orecchini. 

Lo Scindia Ghat 

È noto per il tempio di Shiva costruito 150 anni fa e che giace parzialmente immerso nel fiume a causa del suo peso eccessivo. Secondo la tradizione, Agni, il dio indù del fuoco è nato qui. 





BIBLIOTECA, SALA STUDIO, ATTIVITÀ CULTURALI, LABORATORI ESPERIENZIALI, INFORMAZIONI TURISTICHE, PROMOZIONE DEL TERRITORIO E UNO SPAZIO A MISURA DI BAMBINE E BAMBINI: DA SABATO 20 GENNAIO NUOVA VITA PER PALAZZO RAHO NEL CENTRO STORICO DI ZOLLINO GRAZIE AL PROGETTO CANTIERI ZOÌ, VINCITORE DEL BANDO LUOGHI COMUNI DELLA REGIONE PUGLIA

 Sabato 20 gennaio le sale di Palazzo Raho nel centro storico di Zollino riapriranno le porte in una veste rinnovata grazie a "Cantieri Zoì", progetto vincitore, dopo la candidatura del Comune di Zollino, del bando Luoghi Comuni, promosso dalle Politiche Giovanili della Regione Puglia e dall’ARTI - Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione, finanziato dal “Patto per la Puglia” (Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020) e dal “Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili”. Proposto dalla giovane associazione "In Punta di Tacco APS", coordinata dalla danzatrice, operatrice culturale e guida turistica Cristina Frassanito, dal musicista e docente Alessandro Chiga e dall'insegnante, guida escursionistica e travel designer Marcella Bordi, il nuovo progetto propone la creazione di un punto di informazioni turistiche e di promozione territoriale, la riattivazione del servizio di prestito bibliotecario, della sala studio e del doposcuola, la creazione di uno spazio a misura di bambine e bambini dove svolgere attività ludico ricreative attraverso la promozione della lettura per la fascia 0|6 anni, l'organizzazione di attività culturali (workshop di danza e musica, presentazioni di libri, concerti) e laboratori esperienziali. Il programma della giornata partirà alle 9:30 con la benedizione degli spazi da parte del parroco don Francesco Greco e le Letture animate per bambini dai 3-6 anni a cura del gruppo di lettrici volontarie della Grecìa Salentina. Si continuerà poi nel pomeriggio con la presentazione delle attività che animeranno Palazzo Raho nei prossimi mesi e la prima lezione prova del Corso di tamburello di Alessandro Chiga. Alle 18 l’inaugurazione ufficiale con gli interventi del sindaco Edoardo Calò, dell'assessore regionale Alessandro Delli Noci e di Cristina Frassanito, presidente dell’associazione "In Punta di Tacco APS". La giornata si concluderà con un aperitivo e con la musica popolare della cantante, tamburellista, danzatrice e ricercatrice Anna Cinzia Villani e della cantante e polistrumentista Michela Sicuro. Dopo l'inaugurazione Cantieri Zoì sarà aperto da lunedì a venerdì dalle 9:30 alle 12:30 e il martedì e giovedì anche dalle 15:30 alle 18. Info 3780677478 - inpuntaditaccoaps@gmail.com.




Katharina Grosse: Studio Paintings, 1988-2022 / Kunstmuseum Bern

mercoledì 17 gennaio 2024

TRIENNALE MILANO - ven 19 gen h 18.30 - Alberto Meda e Arcangelo Sassolino: una conversazione

 Venerdì 19 gennaio alle ore 18.30, Triennale Milano presenta Alberto Meda e Arcangelo Sassolino: una conversazione.


La passione per la coazione, per il potenziamento del materiale combinato artificialmente con altri, la predilezione per il movimento che genera nuove condizioni d'equilibrio fanno di Alberto Meda un ingegnere positivista che ha portato nuove esperienze nel campo del design. Le incursioni nel mondo dell'ingegneria, la conoscenza dei materiali, un passato nel campo del design fanno della ricerca artistica di Arcangelo Sassolino un percorso sorprendente.

Le loro pratiche a confronto in una conversazione tra i due autori animata dalla storica dell'ingegneria Tullia Iori e dal Direttore del Museo del Design Italiano, Marco Sammicheli.
Saluti istituzionali di Damiano Gullì, curatore per Arte contemporanea e Public program, e Irene Sassetti, Consiglio Nazionale degli Ingegneri.

Crediti Immagine:

Arcangelo Sassolino

The way we were

2018

pressa, acciaio, sistema idraulico, basalto nero |

press, steel, hydraulic system, black basalt

240 x 62 x 78 cm

Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA

Exhibition view "Tensione Continua" group show curated by Carlo Falciani at Galleria Continua, San Gimignano

Photographer: Ela Bialkowska, OKNO Studio

Motus - TUTTO OK (prod.Weird) (Official Video)

Shirley Jaffe: Form as Experiment / Retrospective at Kunstmuseum Basel

Michael Craig Martin: "Common History: Vanitas" 1999 - #1MOCA: One Minute of Contemporary Art

GIUSEPPE PENONE, "Spazio di Luce" 2008 - #1MOCA: One Minute of Contemporary Art