Questo non è un libro di storia dell'arte o dell'architettura in senso stretto, sebbene materiali, tecniche e stili (dalla pietra al ferro, dal mosaico alla vetrata, dall'arte bizantina al gotico) vi figurino a pieno titolo. È, più originalmente, un libro di storia dell'umanità coinvolta in vario modo nella vita delle cattedrali medievali: i committenti e gli architetti, le maestranze e gli artisti, il clero e l'universalità dei fedeli (uomini e donne, nobili e mendicanti, pellegrini e reietti, santi e peccatori), per i quali le immense case di Dio erano il punto di riferimento per tutti gli avvenimenti dell'esistenza dotati di significato personale, sociale, politico, economico, culturale, e naturalmente spirituale. La cattedrale riemerge così in maniera sorprendente come un centro primigenio di vita e di civiltà, lungo la scoperta dei suoi molteplici sensi e simboli, e sino al disvelamento dei fondamenti stessi dell'Occidente. Perché non saremmo ciò che siamo, senza di esse.
T.A.Z. Weblog Party
un nuovo "territorio mentale", che elude le normali strutture di controllo sociale
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George Maciunas (Kaunas (Lituania), 1931- Boston, 1978. Lituano trasferitosi in America dopo la guerra e laureatosi in Architettura non e...
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