Tra gli anni Cinquanta e Settanta del secolo scorso, gli storici dell’arte ebbero un ruolo importante nel dibattito pubblico e nella politica culturale delle case editrici. Questo volume intende analizzare con nuove ricerche il dialogo intellettuale che ha influito notevolmente su un trentennio di cultura italiana. Attraverso l’approfondimento di singole personalità (Argan, Longhi, Castelnuovo, Magagnato, Menna, Previtali) e le scelte degli editori (Einaudi, Feltrinelli, Neri Pozza, Il Saggiatore) si vuole comprendere quella che è stata la politica che ha caratterizzato gli orientamenti dell’editoria e del mondo accademico a partire dalla metà del Novecento, tra impegno scientifico e sociale, metodologia, divulgazione e progetti.
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un nuovo "territorio mentale", che elude le normali strutture di controllo sociale
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