T.A.Z. Weblog Party

un nuovo "territorio mentale", che elude le normali strutture di controllo sociale

giovedì 30 maggio 2024

Ruben Ochoa: Cores and Cutouts

I Plumcake - Pralina N° 95. Capire l'arte contemporanea con Sergio Mandelli

Emilio Isgrò: Protagonista 2024 | Arte | Rai Cultura

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Hammershøi per la prima volta in Svizzera - Il Giornale dell'Arte

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L’arte del 2025 sarà firmata da Tincolini

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Le Grotte di Castellana alla Biennale d'Arte di Venezia con «Archetipi nell'oblio» - La Gazzetta del Mezzogiorno

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Il Buon Samaritano di Romanino torna a Brescia: l’ha acquistato Fondazione Tassara | Giornale di Brescia

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L’arte della solidarietà e inclusione. Ragazzi premiati: Mengaroni sul podio

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L’arte in chiave digitale. Via al ciclo di incontri per gli archivisti del futuro

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San Marzano di S.Giuseppe: Mostra d'arte collettiva Beautiful Colors Puglia - Idea Radio nel Mondo

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mercoledì 29 maggio 2024

Andrea Bianconi - Pralina N° 94. Capire l'arte contemporanea con Sergio Mandelli

Haresh Lalvani at Design Miami 2011

Lecce, Fondazione Biscozzi – Rimbaud | Ciclo di incontri “Le Storie dell’Arte. Il Novecento” | ottavo appuntamento: 31 maggio 2024, “Artisti e ricerche in Terra d’Otranto tra Otto e Novecento”, a cura di Brizia Minerva – PugliaLive – Quotidiano di informazione on line

Lecce, Fondazione Biscozzi – Rimbaud | Ciclo di incontri “Le Storie dell’Arte. Il Novecento” | ottavo appuntamento: 31 maggio 2024, “Artisti e ricerche in Terra d’Otranto tra Otto e Novecento”, a cura di Brizia Minerva – PugliaLive – Quotidiano di informazione on line

Il postfotografico. Dal selfie alla fotogrammetria digitale di Barbara Grespi e Federica Villa (Einaudi)

La fotografia della seconda, o terza, rivoluzione digitale è un magma che si espande in modo incontrollabile. Ancora non abbiamo chiaro cosa significhi usare il cellulare come macchina fotografica, confezionare le immagini per i social, produrre quell’enorme massa di scatti che si riversano ogni giorno in Internet divenendo parte di giganteschi database, che già algoritmi e intelligenza artificiale hanno cambiato il codice genetico dell’atto fotografico. Come affrontare la rivoluzione in atto? Quali strumenti servono per analizzare il fenomeno, e in che misura la teoria della fotografia può ancora soccorrerci? Il postfotografico – come concetto inclusivo che fa da ponte tra tutte le fasi della fotografia digitale – richiede una messa a fuoco a più livelli. Come diversa tecnica della luce, diverso gesto, diversa politica e scienza del visibile. Una differenza che non è novità assoluta ma piuttosto il riaffiorare di un’idea originaria di fotografia, lasciata ai margini per gran parte del Novecento. I quindici saggi qui contenuti ne approfondiscono ciascuno un aspetto, tra passato e futuro: la fotografia come metodo di tracciamento, raccolta di luce non visibile, tecnica di misurazione del Sé e del mondo, nodo di connessioni, oggetto paradossale che non è più obbligatoriamente visto, ma nondimeno presente, e ancora capace di permettere una partecipazione allargata al mondo.



martedì 21 maggio 2024

Anselm Kiefer. Angeli caduti di Arturo Galansino (Marsilio Arte)

 Mito, filosofia, misticismo e poesia. Sono solo alcune delle tappe che compongono lo sfaccettato percorso artistico del tedesco Anselm Kiefer, celebrato nel volume Anselm Kiefer. Angeli caduti, edito da Marsilio Arte in occasione dell’omonima mostra ospitata a Palazzo Strozzi dal 22 marzo al 21 luglio 2024. L’esposizione, curata dal direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi Arturo Galansino, è stata realizzata e ideata insieme al grande maestro tedesco. Il percorso permette al visitatore di ammirare sia lavori storici, come il collage di xilografie Hortus Philosophorum (Il giardino dei filosofi, 1997-2011), sia nuove produzioni inedite, come Engelssturz (Caduta dell’angelo, 2022-2023), opera creata appositamente per il cortile del palazzo fiorentino. Angeli caduti indica «l’intera umanità, e i suoi drammi anche (e soprattutto) contemporanei», come suggerisce Giuseppe Morbidelli, presidente della Fondazione Palazzo Strozzi. La mostra mira a restituire la vitale complessità dell’arte di Kiefer, celebrandone l’intreccio tra figura e astrazione, natura e artificialità, creazione e distruzione. L’esordio sulla scena artistica tedesca di Kiefer si colloca alla fine degli anni Sessanta, con opere che hanno segnato tra le prime una riflessione sulla storia della Seconda Guerra Mondiale e sull’eredità emotiva e culturale della Germania. Da qui è iniziato un percorso artistico in cui si uniscono forme, allegorie e figure che riflettono su identità, poesia, vicende storiche e correnti filosofiche. Il catalogo della mostra Anselm Kiefer. Angeli caduti, edito da Marsilio Arte è frutto della stretta collaborazione tra il maestro stesso, il suo Studio, il grafico Peter Willberg, la casa editrice e Palazzo Strozzi. Il volume, curato da Galansino con la storica dell’arte Ludovica Sebregondi, si apre con la Conversazione tra Kiefer e Galansino registrata il 16 ottobre 2023 a Croissy, nello studio dell’artista. Il testo è accompagnato dalle immagini di un servizio fotografico realizzato in quell’occasione e da un raro scatto di Kiefer a Palazzo Strozzi intorno al 1969-1970, durante una gita universitaria. Segue il contributo del teologo, sociologo e filosofo Klaus Dermutz, dedicato a Creazione e caduta, con una riflessione sul tema degli “angeli caduti” nelle opere della mostra, alla luce delle implicazioni filosofiche, letterarie, con particolare attenzione alla cultura tedesca. Arturo Galansino dedica il suo saggio ad Anselm Kiefer a Palazzo Strozzi, percorrendo le sale della mostra, affrontando le tematiche ricorrenti nel suo lavoro e le complesse stratificazioni di significati. L’artista come critico è il contributo del testo di Maurizio Ferraris, professore di Filosofia all’università di Torino, dove Kiefer ha ricevuto la laurea honoris causa nel 2014. Segue un ricco portfolio con la riproduzione in grande formato delle opere in mostra. Chiudono il catalogo la corposa Biografia di Ludovica Sebregondi, arricchita da rare fotografie fornite dallo Studio, e una selezione delle principali mostre personali. Con la sua arte, Kiefer riflette sui temi della memoria, del mito, della guerra e dell’esistenza attraverso l’uso di pittura, scultura, fotografia e installazione. Ogni produzione artistica esprime il rifiuto del limite, nella monumentalità e nella potenza della materialità, ma soprattutto nell’infinita ricchezza di risorse con le quali sonda le profondità della memoria e del passato.




Vincenzo Marsiglia - Pralina N° 92. Capire l'arte contemporanea con Sergio Mandelli

Admir Jahic & Comenius Roethlisberger: The Flying Saucers or In God We Trust

sabato 18 maggio 2024

“Fate solo quel che v’incanta”: il libro cd dedicato alla poesia di Verri il 19/05/2024 a Lecce

Ai Weiwei: Art / Architecture. Solo Show at Kunsthaus Bregenz

Plinio Martelli - Pralina N° 89. Capire l'arte contemporanea con Sergio Mandelli

Le donne raccontate con l’arte, evento charity per la Croce Rossa e le vittime di violenza

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Acquerello, che successo. Tra workshop ed esposizioni l’arte ha fatto da padrona

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The Campus: 6 gallerie di New York trasformano ex scuola dell’Hudson Valley in spazio d’arte

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Le stanze degli affetti di Patrizia Rossini fra arte e memoria. “Ci ispirò Andy Warhol, qui c’è ciò che amo” - la Repubblica

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Donato Di Poce con NELLE VENE DEL MONDO: Taccuini d’Artista ed altri Inchiostri Randagi DOMANI AL CASTELLO DI SOLZA . Start ore 16

L’Associazione BARTOLOMEO COLLEONI  Solza con il patrocinio del Comune di SOLZA sono lieti di invirtarvi all’incontro con il poeta e critico d’Arte  Donato Di Poce. Presenterà l’incontro Alma Serena Bencini:

Donato Di Poce

NELLE VENE DEL MONDO:

Taccuini d’Artista ed altri Inchiostri Randagi

c/o Castello di Solza, P.za Bartolomeo Colleoni 2, SOLZA

Domenica 19 Maggio 2024  ore 16,00 – 17,30

Presenta: Alma Serena Bencini


Dalla presentazione del libro: Nelle vene del mondo a cura di Hiram Barrios

“Il mondo non è che un cumulo di macerie / Dentro cui palpita ancora / L'anima del mondo”, scrive Donato Di Poce in una delle immagini più rappresentative di questa antologia, che raccoglie più di vent’anni di scrittura poetica. Potrebbe sembrare lo sguardo di un pessimista, una dichiarazione di delusione verso la vita che ci circonda, ma è piuttosto una dimostrazione di resistenza e rinascita, una lotta contro l’indignazione che ci riguarda tutti. La scrittura di Di Poce non si accontenta di mostrare solo le “macerie”: ci troviamo di fronte a una voce che, allo stesso tempo, diventa ombra e luce, perché denuncia le dannazioni del nostro mondo ma è, prima di tutto, la ricerca di una salvezza. Agio e disagio sono, quindi, i poli opposti di uno stesso percorso.

Ecco perché la poesia di Nelle vene del mondo arriva a noi come una brezza che soffia con leggerezza, come un respiro che ci lascia immagini di liberazione, questo è “Il respiro del mondo”, un alito che abita dentro le cose, nella vita stessa, e che doviamo cercare —respirare!— per capire chi siamo e dove andiamo. La poesia di questa antología è anzitutto una ricerca vitale, perché Di Poce attinge dalla sua vita per raccontare attraverso le parole la salvezza che l’arte portano dentro e la necessità di sognare per concepire un barlume di speranza.

            Nelle vene del mondo è la testimonianza di una mente che si interroga sul posto che la poesia e l’arte occupano nella vita dell’ uomo, e che cerca rispondere sempre attraverso l’onestà. Abbiamo quindi una collezione di testi che rappresentano il fulcro dell’attività letteraria di un artista poliedrico che si interroga anche sulla natura delle cose, sulla sua anima, e cerca di trovare la sua essenza. Possiamo vedere, attraverso questa antologia, come una serie di argomenti si intreccino e si espandono fino a formare una propria poetica che contraddistingue al nostro autore con un timbro molto personale. In questo libro, Di Poce ci dimostra che non ha tradito le sue pregevoli inquietudini artistiche, poetiche e spirituali, e che la sua ricerca è autentica e sincera.

Di Poce è un poeta diverso, anzi, è un poeta necessario perché ha il coraggio di dire la verità e non teme il fastidio o la vergogna di tutti quei poeti che, forse per opportunismo e comodità, cercano di scrivere nascosti nell'ipocrisia. Forse proprio perché diffida di questo tipo di scrittori, si definisce “ex poeta”, e per questo è indispensabile avvicinarsi alla sua concezione della poesia senza pregiudizi. È altresì necessario conoscere la sua scommessa letteraria e leggere i suoi versi come un segno del potere che la parola continua ad avere per trasformare la vita.

Città del Messico, agosto 2023.


Donato Di Poce, ama definirsi autoironicamente, “un ex poeta che gioca a scacchi per spaventare i critici”. Nato a Sora - FR - nel 1958, residente dal 1982 a Milano. Poeta, Critico d’Arte, Scrittore di Poesismi, Fotografo, Studioso del Rinascimento e dell’Architettura Contemporanea. Artista poliedrico, innovativo ed ironico, dotato di grande umanità, e CreAttività. Ha al suo attivo oltre 45 libri pubblicati (tradotti anche in Inglese, Arabo, Rumeno, Esperanto e Spagnolo), 20 ebook e 40 libri d’arte Pulcinoelefante. Dal 1998 è teorico, promotore e collezionista di Taccuini d’Artista. Ha realizzato ©L’Archivio Internazionale di TACCUINI D’ARTISTA e Poetry Box di Donato Di Poce, progetto espositivo itinerante.

 

Riferimenti e contatti

www.donatodipoce.it - www.wikipoesia.it/wiki/Donato_Di_Poce

donatodipoce.blogspot.com - www.taccuinidartista.it

E mail: donato.dipoce@libero.it





Interview with conceptual artist Luis Camnitzer

VI ASPETTIAMO lunedì 7 ottobre 2024 a Milano - Start h.18,00 BIBLIOTECA OSTINATA

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