T.A.Z. Weblog Party
martedì 28 maggio 2024
lunedì 27 maggio 2024
domenica 26 maggio 2024
sabato 25 maggio 2024
venerdì 24 maggio 2024
giovedì 23 maggio 2024
mercoledì 22 maggio 2024
martedì 21 maggio 2024
Anselm Kiefer. Angeli caduti di Arturo Galansino (Marsilio Arte)
Mito, filosofia, misticismo e poesia. Sono solo alcune delle tappe che compongono lo sfaccettato percorso artistico del tedesco Anselm Kiefer, celebrato nel volume Anselm Kiefer. Angeli caduti, edito da Marsilio Arte in occasione dell’omonima mostra ospitata a Palazzo Strozzi dal 22 marzo al 21 luglio 2024. L’esposizione, curata dal direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi Arturo Galansino, è stata realizzata e ideata insieme al grande maestro tedesco. Il percorso permette al visitatore di ammirare sia lavori storici, come il collage di xilografie Hortus Philosophorum (Il giardino dei filosofi, 1997-2011), sia nuove produzioni inedite, come Engelssturz (Caduta dell’angelo, 2022-2023), opera creata appositamente per il cortile del palazzo fiorentino. Angeli caduti indica «l’intera umanità, e i suoi drammi anche (e soprattutto) contemporanei», come suggerisce Giuseppe Morbidelli, presidente della Fondazione Palazzo Strozzi. La mostra mira a restituire la vitale complessità dell’arte di Kiefer, celebrandone l’intreccio tra figura e astrazione, natura e artificialità, creazione e distruzione. L’esordio sulla scena artistica tedesca di Kiefer si colloca alla fine degli anni Sessanta, con opere che hanno segnato tra le prime una riflessione sulla storia della Seconda Guerra Mondiale e sull’eredità emotiva e culturale della Germania. Da qui è iniziato un percorso artistico in cui si uniscono forme, allegorie e figure che riflettono su identità, poesia, vicende storiche e correnti filosofiche. Il catalogo della mostra Anselm Kiefer. Angeli caduti, edito da Marsilio Arte è frutto della stretta collaborazione tra il maestro stesso, il suo Studio, il grafico Peter Willberg, la casa editrice e Palazzo Strozzi. Il volume, curato da Galansino con la storica dell’arte Ludovica Sebregondi, si apre con la Conversazione tra Kiefer e Galansino registrata il 16 ottobre 2023 a Croissy, nello studio dell’artista. Il testo è accompagnato dalle immagini di un servizio fotografico realizzato in quell’occasione e da un raro scatto di Kiefer a Palazzo Strozzi intorno al 1969-1970, durante una gita universitaria. Segue il contributo del teologo, sociologo e filosofo Klaus Dermutz, dedicato a Creazione e caduta, con una riflessione sul tema degli “angeli caduti” nelle opere della mostra, alla luce delle implicazioni filosofiche, letterarie, con particolare attenzione alla cultura tedesca. Arturo Galansino dedica il suo saggio ad Anselm Kiefer a Palazzo Strozzi, percorrendo le sale della mostra, affrontando le tematiche ricorrenti nel suo lavoro e le complesse stratificazioni di significati. L’artista come critico è il contributo del testo di Maurizio Ferraris, professore di Filosofia all’università di Torino, dove Kiefer ha ricevuto la laurea honoris causa nel 2014. Segue un ricco portfolio con la riproduzione in grande formato delle opere in mostra. Chiudono il catalogo la corposa Biografia di Ludovica Sebregondi, arricchita da rare fotografie fornite dallo Studio, e una selezione delle principali mostre personali. Con la sua arte, Kiefer riflette sui temi della memoria, del mito, della guerra e dell’esistenza attraverso l’uso di pittura, scultura, fotografia e installazione. Ogni produzione artistica esprime il rifiuto del limite, nella monumentalità e nella potenza della materialità, ma soprattutto nell’infinita ricchezza di risorse con le quali sonda le profondità della memoria e del passato.
lunedì 20 maggio 2024
domenica 19 maggio 2024
sabato 18 maggio 2024
Donato Di Poce con NELLE VENE DEL MONDO: Taccuini d’Artista ed altri Inchiostri Randagi DOMANI AL CASTELLO DI SOLZA . Start ore 16
L’Associazione BARTOLOMEO COLLEONI
Solza con il patrocinio del Comune di SOLZA sono lieti di invirtarvi
all’incontro con il poeta e critico d’Arte
Donato Di Poce. Presenterà l’incontro Alma Serena Bencini:
Donato Di Poce
NELLE VENE DEL
MONDO:
Taccuini d’Artista ed altri Inchiostri Randagi
c/o Castello di Solza, P.za Bartolomeo Colleoni 2,
SOLZA
Domenica 19 Maggio 2024 ore 16,00 – 17,30
Presenta: Alma Serena Bencini
Dalla
presentazione del libro: Nelle vene del mondo a cura di Hiram Barrios
“Il mondo non è
che un cumulo di macerie / Dentro cui palpita ancora / L'anima del mondo”, scrive Donato Di
Poce in una delle immagini più rappresentative di questa antologia, che
raccoglie più di vent’anni di scrittura poetica. Potrebbe sembrare lo sguardo
di un pessimista, una dichiarazione di delusione verso la vita che ci circonda,
ma è piuttosto una dimostrazione di resistenza e rinascita, una lotta contro
l’indignazione che ci riguarda tutti. La scrittura di Di Poce non si accontenta
di mostrare solo le “macerie”: ci troviamo di fronte a una voce che, allo
stesso tempo, diventa ombra e luce, perché denuncia le dannazioni del nostro
mondo ma è, prima di tutto, la ricerca di una salvezza. Agio e disagio sono,
quindi, i poli opposti di uno stesso percorso.
Ecco perché la poesia di Nelle vene
del mondo arriva a noi come una brezza che soffia con leggerezza, come un
respiro che ci lascia immagini di liberazione, questo è “Il respiro del mondo”,
un alito che abita dentro le cose, nella vita stessa, e che doviamo cercare
—respirare!— per capire chi siamo e dove andiamo. La poesia di questa antología
è anzitutto una ricerca vitale, perché Di Poce attinge dalla sua vita per
raccontare attraverso le parole la salvezza che l’arte portano dentro e la
necessità di sognare per concepire un barlume di speranza.
Nelle vene del mondo è la testimonianza di una
mente che si interroga sul posto che la poesia e l’arte occupano nella vita
dell’ uomo, e che cerca rispondere sempre attraverso l’onestà. Abbiamo quindi
una collezione di testi che rappresentano il fulcro dell’attività letteraria di
un artista poliedrico che si interroga anche sulla natura delle cose, sulla sua
anima, e cerca di trovare la sua essenza. Possiamo vedere, attraverso questa
antologia, come una serie di argomenti si intreccino e si espandono fino a
formare una propria poetica che contraddistingue al nostro autore con un timbro
molto personale. In questo libro, Di Poce ci dimostra che non ha tradito le sue
pregevoli inquietudini artistiche, poetiche e spirituali, e che la sua ricerca
è autentica e sincera.
Di Poce è un poeta
diverso, anzi, è un poeta necessario perché ha il coraggio di dire la verità e
non teme il fastidio o la vergogna di tutti quei poeti che, forse per
opportunismo e comodità, cercano di scrivere nascosti nell'ipocrisia. Forse
proprio perché diffida di questo tipo di scrittori, si definisce “ex poeta”, e
per questo è indispensabile avvicinarsi alla sua concezione della poesia senza
pregiudizi. È altresì necessario conoscere la sua scommessa letteraria e
leggere i suoi versi come un segno del potere che la parola continua ad avere
per trasformare la vita.
Città del Messico, agosto 2023.
Donato Di Poce, ama definirsi
autoironicamente, “un ex poeta che gioca a scacchi per spaventare i critici”.
Nato a Sora - FR - nel 1958, residente dal 1982 a Milano. Poeta, Critico
d’Arte, Scrittore di Poesismi, Fotografo, Studioso del Rinascimento e dell’Architettura
Contemporanea. Artista poliedrico, innovativo ed ironico, dotato di grande
umanità, e CreAttività. Ha al suo attivo oltre 45 libri pubblicati (tradotti
anche in Inglese, Arabo, Rumeno, Esperanto e Spagnolo), 20 ebook e 40 libri
d’arte Pulcinoelefante. Dal 1998 è teorico, promotore e collezionista di
Taccuini d’Artista. Ha realizzato ©L’Archivio Internazionale di TACCUINI
D’ARTISTA e Poetry Box di Donato Di Poce, progetto espositivo itinerante.
Riferimenti e contatti
www.donatodipoce.it - www.wikipoesia.it/wiki/Donato_Di_Poce
donatodipoce.blogspot.com - www.taccuinidartista.it
E mail: donato.dipoce@libero.it
venerdì 17 maggio 2024
giovedì 16 maggio 2024
mercoledì 15 maggio 2024
ROMA | "INTUS 24" mostra collettiva | 23 maggio 2024 - 22 gennaio 2025 | REGIONE LOMBARDIA, sede di Roma
Regione Lombardia, Delegazione di Roma, promuove dal 23 maggio 2024 al 22 gennaio 2025 la mostra INTUS 2024, in collaborazione con l’associazione culturale Isorropia Homegallery. Il primo progetto espositivo, all’interno della sede istituzionale di Regione Lombardia a Roma riunisce opere di Thomas Berra, Andrea Mariconti, Monica Mazzone e Silvia Negrini.
INTUS 2024, (dal latino: dentro, all’interno), non è solo il nome di una mostra di arte contemporanea, è anche un progetto nato dalla collaborazione tra Regione Lombardia, sede di Roma con Isorropia Homegallery finalizzato apromuovere e supportare giovani artisti italiani, da sempre mission dell’associazione culturale no profit. L’iniziativa fa inoltre parte di un approccio culturale che si sviluppa all’interno di spazi di lavoro, sedi istituzionali come valore aggiunto al vivere quotidiano. Porte aperte all’arte e alla cultura per creare un dialogo multidisciplinare a sostegno della crescita di persone e imprese e con l’obiettivo di rendere fruibili a un vasto pubblico di visitatori, spazi solitamente chiusi o privati.
Con questa iniziativa, la Giunta lombarda intende promuovere la propria identità e la propria vision con un approccio inclusivo e partecipativo. “L’attenzione per le giovani generazioni, che rappresentano il futuro del nostro territorio e dell’intero Paese, si esprime nella scelta di puntare sulla genialità creativa di quattro emergenti artisti lombardi con la convinzione che una delle sfide principali di ogni tempo sia l’educazione alla bellezza – afferma il Presidente di Regione Lombardia - E, in questo senso, è suggestivo pensare che c’è anche un filo che - attraverso i secoli - lega la sede romana di Regione Lombardia a uno dei luoghi in cui Sant’Ignazio di Loyola insegnava ai ragazzi, facendo loro scoprire quell’intelligenza emotiva, che è alla base anche di ogni esperienza artistica”.
In mostra una ventina di opere dei quattro artisti disseminate all’interno della sede istituzionale di Regione Lombardia a Roma, in un dialogo intenso e suggestivo.
Thomas Berra lavora con la pittura a partire dalla tecnica tradizionale del dipinto su carta o su tela di grande e piccolo formato, per poi espandersi su supporti diversi come tende o pareti, realizzando opere dal carattere onirico e immersivo. Il punto di partenza della sua attuale pratica artistica è una ricerca sul mondo vegetale sviluppata nel ciclo Elogio delle Vagabonde (2015-ongoing): traendo ispirazione dall'omonimo saggio del paesaggista e filosofo francese Gilles Clement, il suo lavoro si traduce in una sorta di apologia delle “erbacce” che punta a ridare dignità a queste piante perennemente escluse dalla botanica e dalle arti più nobili. Il mondo vegetale diventa lo scenario di paesaggi mistici, animati da soggetti che sembrano provenire da un mondo fiabesco e incantato in cui l'uomo è tutt'uno con la natura, in un senso di perfetta comunione: insieme a personaggi appena accennati, figure sottili ed enigmatiche, che sembrano appartenere ad un mondo incantato e atemporale, le piante infestanti conquistano le superfici, contribuendo a creare un immaginario personale e intimo che rimane sospeso. Il sogno - di felliniana memoria - è un elemento fondamentale del lavoro dell’artista, e forte è il richiamo a Il Libro dei Sogni del grande regista da cui ha attinto, rendendo labile il confine fra realtà e immaginazione.
La ricerca di Andrea Mariconti si basa prevalentemente su un approccio inclusivo di tutta la Storia dell'Arte e dell'esplorazione di interferenze percettive. Lavora con materiali naturali di origine minerale (grafite – rame - bronzo) vegetale (fitolacca – carbone – cenere – carta ganpi - petrolio), da cui ricava colori e tinte intense e velate. L’artista ha studiato e approfondito negli anni, oltre ad una ricerca pittorica che lo inserisce saldamente nel panorama dell'arte contemporanea, una ricerca espressiva in ambito scultoreo che si fonda sull'esplorazione delle potenzialità del bronzo a cera persa, tecnica antichissima che svolge un ruolo primario nell'evoluzione della civiltà umana.
Monica Mazzone porta in mostra le sue “configurazioni architettoniche emozionali”, proponendo la geometria come principio guida dell’atto creativo. La geometria emotiva, così Mazzone chiama tutta la sua ricerca, è un percorso di misurazione empirica degli stati emotivi, un discorso aperto e appassionato di conoscenza del mondo. Un percorso artistico fondato sull'idea di poter percepire ed esprimere visivamente l'ossessione per la perfezione, indagando temi esistenziali come la questione dell'identità, la capacità di espressione individuale e il rapporto tra sé e la realtà. Il corpus di opere indaga il significato delle entità che siamo soliti chiamare dimensioni che mappano lo spazio che circonda l’essere umano e lo contiene con l'intento di razionalizzare le sue emozioni e renderle comunicabili.
Silvia Negrini utilizza un linguaggio minimalista che descrive paesaggi, interni o luoghi isolati e desolati, attraverso tavole o tele spesso di grandi dimensioni. Sono fondali immobili che attendono il passaggio di qualcuno o che restituiscono un evento appena accaduto. Le campiture sono volutamente piatte, la resa costruttiva è formale, sintetica, rigorosa e schematica, nessun elemento decorativo è ammesso, scenari antiretorici la cui sfida è riuscire a descrivere un'atmosfera precisa con il minor numero di elementi possibile e con un quantitativo limitato di toni. Gli oggetti raffigurati si presentano come un gioco ambiguo di rappresentazione astratta, costruita attraverso forme stereotipate, cambi improvvisi di tinta, effetti di ombre e luci, leggi fisiche proprie: unici dati dai quali è possibile intuire il contesto.
REGIONE LOMBARDIA, sede di Roma La Delegazione di Roma di Regione Lombardia apre, per la prima volta, le sue porte a cittadini e turisti in occasione dell’allestimento temporaneo promosso in collaborazione con Isorropia Homegallery. In mostra sono esposte opere realizzate da artisti lombardi emergenti raccolte con l’obiettivo di portare il loro talento in uno spazio alternativo, che è il cuore della Regione in una capitale già ricca di storia e cultura. Il titolo della mostra “INTUS 2024” ha dunque la finalità di raccontare al visitatore la scelta insolita ma fortemente sostenuta da questa Amministrazione di aprire la sua sede alle più svariate ed attuali forme di eccellenza lombarda. Tale scelta crea una connessione virtuosa tra Regione Lombardia e i cittadini di Italia e d’Europa, valorizzando l’immagine e il brand Regione Lombardia a livello nazionale e internazionale.
ISORROPIA HOMEGALLERY è una associazione culturale no profit, con sede a Milano. L’associazione si occupa della promozione e della diffusione dell’arte, in tutte le sue forme, consentendo la conoscenza dei fenomeni più contemporanei, che si manifestano attraverso modalità multidisciplinari (dall’arte visiva a quella multimediale). Gli scopi associativi vengono perseguiti tramite l'ideazione e l’organizzazione di eventi, mostre e iniziative volte alla sensibilizzazione del pubblico verso il mondo dell’arte. La promozione degli artisti, prevalentemente emergenti e giovani, ma anche affermati, si effettua mediante la sovvenzione e il sostegno dei loro progetti ricorrendo anche alla collaborazione con le gallerie che li rappresentano, favorendone l'incontro e il reciproco scambio di esperienze. Ad oggi, sono state organizzate oltre 60 mostre. |
INFORMAZIONI MOSTRA INTUS 2024 23 maggio 2024 -22 gennaio 2025 Inaugurazione: mercoledì 22 maggio 2024, ore 18-21, solo su invito Sede: Regione Lombardia, Roma, Via del Gesù, 57 Contatti: delegazione_roma@regione. Orari: dal lunedì al venerdì ore 10-18 Ingresso gratuito, previa registrazione Instagram @regionelombardia.official @isorropiahomegallery #regionelombardia #isorropiahomegallery #hubartexhibition |
martedì 14 maggio 2024
lunedì 13 maggio 2024
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Con il termine “pietà ” si intende solitamente, nella storia dell’arte, un motivo figurativo rappresentante la Vergine e altri vari personag...