Con questo romanzo Isabelle Pandazopoulos ci fa sperare in un mondo in cui le parole, che spesso marcano le differenze sociali e le cristallizzano, ritrovano il loro potere come strumento di emancipazione.
A volte bisogna lottare per far sentire la propria voce. E soprattutto serve qualcuno che sia disposto ad ascoltare e a rispondere. Lilou, Samantha, Bastien e Farouk non sono stati ammessi al triennio delle superiori. Ognuno di loro ha una storia difficile alle spalle, ma tutti condividono una grande fragilità e un certo pessimismo riguardo al futuro. Quando Agathe Fortin, una giovane e appassionata insegnante, gli propone l'ambiziosa e inedita sfida di partecipare a un concorso di eloquenza, i quattro ragazzi finiscono per accettare nonostante l'iniziale scetticismo, perché per la prima volta qualcuno crede in loro
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