Bonnie Eisen, Lizzie Crawford, Sabine Hemming, Gro Folkan
Kerstin Grobler, Josefin Hill, Gerda Falke, Paul Zawadzki
Opening Reception:
Thursday December 7th, 2023
6-8 PM
12.01.2023 – 12.14.2023
Che cos’è
il presente ? E soprattutto come si rapporta l’arte al presente? Intanto
possiamo dire che il tempo è forse mistero più grande. Lo si può
misurare soltanto in maniera indiretta, e il suo susseguirsi in una
sequenza di movimenti su corpi, oggetti, paesaggi, lascia la sensazione
dello scorrere incessante di questa forza invisibile. E’ significativa
la ricerca di molti artisti contemporanei che nel loro lavoro hanno provato non a rappresentare ma a presentare il tempo:
come percezione quotidiana, osservandolo, condensando, o allungando il
suo flusso. L’arte della performance è stata la disciplina che per
eccellenza ha dato valore al momento del qui ed ora. Si pensi ad esempio
a Marina Abramovic con l’iconica performance “The artist is present”.
Diversi sono gli spunti e riflessioni che questa mostra propone, a
partire dal titolo che lega l’arte al tempo in quanto presente, ma
anche come presente che genera futuro, e come la creatività, intesa in
tutti i suoi aspetti, modelli e plasmi nel divenire i processi
evolutivi dell’essere umano. L'arte della presenza, nel contesto di dare forma al futuro attraverso la creatività,
significa essere pienamente coinvolti nel momento attuale e usare le
proprie capacità creative per influenzare ciò che ci aspetta. Si tratta
di usare la propria immaginazione, innovazione e visione, per creare un
futuro migliore attraverso l’arte, o qualsiasi altra strada in cui la
creatività può avere un forte impatto. Questo concetto sottolinea
l'importanza della consapevolezza di percepirsi come creatori del
proprio destino, in cui la nostra vita è la forma più alta di
creatività. L’arte della presenza nel time loop analogico digitale è
intesa come attività creativa che si pone come il nostro stare al
mondo nell’era digitale è un continuo siamo distratti spesso da
dispositivi che ci collocano in un tempo altro, camminiamo ma non
osserviamo perché abbiamo sempre lo sguardo fisso sullo schermo
dello Smartphone, in un perenne dislocamento temporale.
Abitare il qui e ora è dunque un’arte, contempla un esercizio, una disciplina. E nel time loop del
nostro presente espanso si pone come tratto dominante, con ciò che
identifica il nostro spirito del tempo. Tutto ruota intorno alla
presenza dialettica tra effimero e durevole e noi, consapevoli della
transitorietà del nostro essere, ci opponiamo con un pensare e un fare
che diano forma a contenuti durevoli. Alla base c’è sempre la volontà di andare oltre l’effimero, di
ricongiungersi anche per un istante all’eternità e al senza tempo. E’
incredibile come nel mondo dell’intelligenza artificiale resistano i
mezzi tradizionali di espressione, tra cui la pittura. E resistono
alla smaterializzazione sempre più spinta del reale perché fanno parte
di un tipo di esperienza che non può essere sostituita con il virtuale,
in quanto ci riporta al corpo, alla materia. E’ un processo che si sviluppa nella consapevolezza dello shock antropologico a cui stiamo assistendo, uno shock non ancora identificato come reale pericolo. Il buco nero dell’online o meglio dell’onlife, divorerà sempre di più l’intera realtà offline, la
vita come tale. In una realtà sempre più iperconnessa non ci resta,
allora che salvare la presenza, la nostra presenza creativa che ci
contraddistingue come umani.
Montserrat Contemporary Art, in collaboration with MyMicroGallery, is delighted to announce, “Art of Presence: shaping the Future through Creativity” curated
by Stefania Carrozzini. The group exhibition features work of eight
artists particularly sensitive to the topic. If we had to identify some
common denominators among the works presented here, it would be
undoubtedly be their intention to integrate notion of time of
materiality into a visual and semantic language.
What is the present ? And above all, how does art relate
to the present ? Meanwhile, we can say that time is perhaps the greatest
mystery. It can be measured only indirectly, and its succession in a
sequence of movements on bodies, objects, landscapes, leaves the feeling
of the unceasing flow of this invisible force. Significantly, many
contemporary artists have tried in their work not to represent but to
present time: as an everyday perception, observing it, condensing it, or
stretching its flow. Performance art has been the discipline par
excellence that has given value to the moment of the here and now.
Consider, for example, Marina Abramovic with her iconic performance "The
artist is present."
Several insights and reflections are offered by this
exhibition, starting with the title that links art to time as the
present, but also as the present that generates the future, and how
creativity, understood in all its aspects, models and shapes in becoming
the evolutionary processes of human beings. The art of presence, in
the context of shaping the future through creativity, is about being
fully engaged in the present moment and using one's creative abilities
to influence what lies ahead. It is about using one's imagination,
innovation and vision, to create a better future through art, or any
other avenue where creativity can have a strong impact. This concept emphasizes the importance of the awareness of perceiving oneself as the creator of one's own destiny, in which our life is the highest form of creativity.
The Art of Presence in the analog digital time loop is
understood as a creative activity that arises as our being in the world
in the digital age is a continuous, we are often distracted by devices
that place us in another time, we walk but do not observe because we
always have our gaze fixed on the screen of the Smartphone, in a
perpetual temporal displacement.
Inhabiting the here and now is thus an art, contemplates
an exercise, a discipline. And in the time loop of our expanded present,
it stands as a dominant trait, with what identifies our spirit of time.
Everything revolves around the dialectical presence between the
ephemeral and the lasting, and we, aware of the transience of our being,
counter it with thinking and doing that shape lasting content.
Underlying this is always the will to go beyond the ephemeral, to
reconnect even for an instant with eternity and timelessness. It is
amazing how in the world of artificial intelligence traditional means of
expression, including painting, endure. And they resist the
ever-increasing dematerialization of the real because they are part of a
kind of experience that cannot be replaced with the virtual, as it
brings us back to the body, to matter.
It is a process that develops in awareness of the
anthropological shock we are witnessing, a shock not yet identified as a
real danger. The black hole of online, or rather onlife, will
increasingly devour the entire offline reality, life as such. In an
increasingly hyperconnected reality we have no choice, then, but to save
presence, our creative presence that distinguishes us as humans.(S.C.)
The exhibition will be visible at Montserrat Gallery
until December 14, 2023
Info for selling inquiries:
T. 212 268-0026
The catalogue will available in the gallery
Gallery hours: Wednesday to Saturday 12 am to 6 pm
montserratcontemporaryart@
www.montserrat.us
www.stefaniacarrozzini.com
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