T.A.Z. Weblog Party

un nuovo "territorio mentale", che elude le normali strutture di controllo sociale

domenica 20 luglio 2025

Il Vittoriale degli Italiani di Gabriele d'Annunzio nelle fotografie di Dante Bravo (1925-1931). Ediz. illustrata (Skira)

 Tra il 1925 e il 1931 il fotografo Dante Bravo conduce, su commissione di Gabriele d'Annunzio, una serie di riprese fotografiche nel complesso monumentale del Vittoriale degli Italiani e nelle stanze della Prioria, allo scopo di documentare e testimoniare sia il procedere dei lavori di realizzazione del grande progetto della "Cittadella della memoria", dedicata alla vittoria italiana nel primo conflitto mondiale e alle imprese belliche del Poeta, sia l'allestimento di alcuni significativi ambienti della dimora dannunziana, tra i quali la Camerata di Gasparo, la stanza di Leda, il Cenacolo o stanza delle Reliquie, la stanza di Cheli. Di quella serie di scatti restano circa 180 stampe che vengono per la prima volta integralmente pubblicate in questo volume, organizzate in una sorta di ideale percorso che racconta la complessità e i significati dell'ultima opera poetica, e autobiografica, di Gabriele d'Annunzio




Optimizing a 69-Square-Meter Paris Apartment For a Family of 5 | Architectural Digest

How to Shop A Flea Market Like A Pro | Brimfield | Architectural Digest

Touring Carrie Bradshaw’s ‘And Just Like That’ Season 3 Home | Set Tour | Architectural Digest

venerdì 18 luglio 2025

Ad Amsterdam con Van Gogh. Un autentico falso Ad Amsterdam con Van Gogh. Un autentico falso di Federica Graziani (Perrone)

Amsterdam: di certo non una terra, ma l’invenzione di una vita strappata al mare da certi ostinati. Qui, dove l’acqua allaga le intenzioni e le finestre senza tende sono un altolà per chi guarda, la città è una figura della discrezione. Un’entità che si rannicchia, si piega. E nelle sue ritirate incassa fatti, episodi, vicissitudini, permettendo che nel silenzio accada quello che tutti sanno accadere. Questo libro è un invito a immergersi, come fa un palombaro, per scandagliare la stratigrafia dell’anima di Mokum Alef. Un viaggio tra i reperti del suo fiume-deposito e le vite di chi, come Van Gogh, cercò di mostrare “cosa c’è nel cuore di uno strano”. Seguendo le tracce che lui non ha lasciato, mentre per strada passano falsari, filosofi, rivoltosi, anatroccole e biciclette rubate. Un giallo rarefatto a due voci che, come un autentico falso, svela la linea che corre tra ciò che si vede e ciò che si nasconde. In una città che si rivela solo a chi sa guardare oltre la superficie. Forse...




Hypermaremma: il museo a cielo aperto che unisce arte contemporanea, natura e comunità nella Maremma

Gianluca Marziani: il critico d'arte, un mestiere tra cura e bellezza | Eden #2

mercoledì 16 luglio 2025

L'arte dell'uomo primordiale di Emilio Villa (Abscondita)

 Il vivo interesse che Emilio Villa nutrì per le testimonianze pervenuteci dalle culture preistoriche, acuito dalla visita che egli fece alla grotta di Lascaux nel 1961, fu all’origine del presente testo, scritto negli anni sessanta e qui pubblicato per la prima volta integralmente. L’autore (che fu poeta e biblista, traduttore e impareggiabile esegeta di molti tra i maggiori talenti artistici del secolo scorso) vi dispiega la propria versatilità e acutezza affrontando questioni cruciali, quali il senso della rigenerazione attraverso il sacrificio e il rapporto proponibile tra l’arte dei nostri più antichi antenati e quella novecentesca. Ricco di geniali intuizioni, «L’arte dell’uomo primordiale» travalica i limiti convenzionali assegnati al suo oggetto e indica una direzione di ricerca all’artista contemporaneo impegnato nel tentativo di restituire energia a un mondo simbolico considerato «decaduto e devitalizzato». Come argomenta Aldo Tagliaferri nel commento annesso al testo, Villa apre un orizzonte teorico quanto mai avvincente che, da un lato, illumina lo sfondo mitico-religioso dal quale per millenni sono nate tutte le arti e, dall’altro, fornisce una importante chiave di lettura per una interpretazione complessiva della poetica villiana




Egon Schiele- Artist Biography- Expressionist Painting- Modern Art

Wang Mansheng: Conversation and Demonstration

"Genealogies" a Punta della Dogana: intervista a Thomas Schütte

L'estate delle spie di Tess Gerritsen (Longanesi)

Guardando la mar - Il nostro Chi di Anneli a Addolorato (iQdB)

Peter Fuchs, quello che compare nella foto insieme a Luhmann #9 cura di Stefano Magnolo

martedì 15 luglio 2025

Musica da fotocamera di Alberto Gedda (Fusta Editore)

 Dal mistico Alan Sorrenti al generoso Massimo Ranieri mezzo secolo di concerti vissuti, fotografati e raccontati per ritrovarsi nelle atmosfere della musica dal vivo, ma anche nelle interviste realizzate nei luoghi più diversi, nelle feste dopo gli spettacoli, nelle notti piene di pellicole e caffè. Musica da FotoCamera è un diario, certamente personale, di un'epoca musicale ricchissima e persino unica. De André, Conte, Daolio, Guccini, Fossati, Mannoia, Mitchell, Baez, Testa, Castelnuovo, De Gregori, Battiato, Stella, Lauzi, Trenet, Daniele, Bennato, Cocciante, Blues Brothers, Gianco, Berry, Comets, Rea, De Sio, Area, Jovanotti e altri ancora sono i protagonisti di un lungo racconto tra aneddoti, ricordi e fotografie che risuonano come in un vinile sul piatto del giradischi. «Il rapporto giornalista/fotografo e personaggio è complesso – scrive Alessandra Comazzi nella prefazione –. Talvolta sboccia l'amicizia, sboccia come le viole, talvolta resta la simpatia, qualche altra volta non si crea nessuna alchimia. Ma il punto è continuare a fare il proprio lavoro, ascoltare, catturare immagini. E questo libro è una restituzione: di esperienze, di sentimenti, di emozioni, di franchezza, freschezza e comprensione.» Come un concerto a più voci





Ecateion: a Vallo Mostra d’Arte Contemporanea

Termoli candidata a Capitale italiana Arte contemporanea 2027: intervista a Gianfranco De Gregorio

Termoli candidata a Capitale italiana Arte contemporanea 2027: intervista a Costanzo Della Porta

Termoli candidata a Capitale italiana Arte contemporanea 2027: intervista a Francesco Roberti

PROF. GIORGIO GREGORIO GRASSO , PROF. ALFIO BORGHRSE, MOSTRA D'ARTE CONTEMPORANEA DOMUS OCTAVIA

I MANDALA DI LUCE di Annelisa Addolorato (I Quaderni del Bardo Edizioni)

Stregoneria. Il fascino del male di Katia Bernacci (DIARKOS)

Conversazioni scomode #19 a cura dì Leonardo Elia

Ogni martedì | MELPIGNANO | Visite guidate alla mostra Il Mito – Unconventional Archive che racconta i 50 anni di storia del Canzoniere Grecanico Salentino

IL MITO – UNCONVENTIONAL ARCHIVE: SINO AL 17 AGOSTO NELLE SALE DEL PALAZZO MARCHESALE CASTRIOTA A MELPIGNANO UNA MOSTRA RACCONTA I 50 ANNI DI STORIA DEL CANZONIERE GRECANICO SALENTINO. 
OGNI MARTEDÌ LE VISITE GUIDATE INSIEME AI CURATORI DI STUDIOCONCRETO.

VENERDÌ 25 E SABATO 26 LUGLIO, SEMPRE NEL COMUNE GRIKO, UNA DUE GIORNI DI FESTA CON NUMEROSI OSPITI.

AD AGOSTO IL GRUPPO DI MUSICA POPOLARE PIÙ LONGEVO E INFLUENTE DELLA SCENA PUGLIESE SARÀ PROTAGONISTA DELLA “NOTTE DELLA TARANTA”: IL 17 A ZOLLINO CON “IL MITO” E IL 23 CON DUE BRANI SUL PALCO DEL CONCERTONE DI MELPIGNANO.


Ogni martedì alle 18:30 

ingresso gratuito | 
prenotazione obbligatoria info.studioconcreto@gmail.com)

nelle sale di Palazzo Marchesale Castriota di Melpignano sono disponibili le visite guidate alla mostra Il Mito – Unconventional Archive, dedicata ai 50 anni del Canzoniere Grecanico Salentino, il gruppo di musica popolare più longevo e influente della scena pugliese, fondato nel 1975 da Rina Durante. Curata da studioconcreto di Laura Perrone e Luca Coclite, con il contributo scientifico di Margherita Macrì, l’esposizione è aperta fino al 17 agosto 
(ingresso gratuito - info e prenotazioni 3292931124), 
il martedìmercoledì e venerdì (10:00|12:00 - 17:30-21:00),
il giovedì (17:30|21:00) e il sabato e la domenica (09:00|13:00 - 18:00|22:00)
e fa parte del più ampio programma CGS 50 – Il Mito
In questo 2025 “straordinario” sono previsti un tour internazionale, la realizzazione di un documentario, l'uscita di un nuovo album (già preceduto da alcuni singoli), residenze artistiche, incontri pubblici e soprattutto una due giorni di Festa, venerdì 25 e sabato 26 luglio sempre a Melpignano, con numerosi ospiti come Erri De LucaDakhaBrakhaJustin Adams e molti altri. 
Nel mese di agosto ci saranno poi due ulteriori occasioni per festeggiare: il Canzoniere Grecanico Salentino sarà infatti protagonista del festival “La Notte della Taranta”: domenica 17 Zollino in scena con lo show “Il Mito” con Inude, Roberto Licci e Rossella Pinto e sabato 23 sul palcoscenico del Concertone di Melpignano con due brani simbolo della storia del gruppo.

LA MOSTRA

Il Mito – Unconventional Archive, che ha privilegiato una metodologia partecipativa e relazionale, fondata sull’ascolto e sull’incontro, si configura come un archivio vivo e in costante trasformazione: materiali inediti, racconti personali, fotografie, installazioni e contributi audiovisivi restituiscono cinquant’anni di evoluzioni musicali, sociali e politiche, offrendo uno sguardo critico e immersivo su un’esperienza collettiva che ha contribuito a definire l’identità culturale del Salento e oltre. Attraverso immagini, suoni e testimonianze, il percorso espositivo accompagna il pubblico alla scoperta di un'esperienza che ha saputo trasformare la tradizione popolare in linguaggio globale. Un viaggio tra scatti esclusiviintervistedocumenti e contenuti multimediali per celebrare la forza innovativa del Canzoniere Grecanico Salentino. Articolata in tre sezioni tematiche, attraversa le principali fasi della storia del gruppo. Le origini, negli anni Settanta, tra il pensiero gramsciano, la visione pasoliniana del plurilinguismo e l’impegno di Rina Durante, intellettuale militante e fondatrice, che ha ridato voce alle culture subalterne e valorizzato la lingua grika. Le trasformazioni degli anni Ottanta e Novanta, con il passaggio di direzione a Daniele Durante, segnate dall’emergere delle Posse e dal rinnovato interesse per il tarantismo, documentato da Georges Lapassade e reinterpretato poeticamente nell’opera video Tarantism di Joachim Koester. Infine, la fase contemporanea, con l’installazione immersiva Beyond Horizons, che racconta l’evoluzione recente della band sotto la guida di Mauro Durante, subentrato nel 2007 al padre Daniele (scomparso nel 2021). 
Il Mito – Unconventional Archive non si limita a ripercorrere un anniversario, ma propone una riflessione profonda sul significato di patrimonio, trasmissione e identità, attraversando un paesaggio umano denso e stratificato, in cui la narrazione individuale si apre a una dimensione plurale. La mostra, realizzata con il sostegno della Regione Puglia nell’ambito delle attività promosse da Puglia Culture, con il patrocinio del Comune di Melpignano, si avvale dei materiali messi a disposizione da numerosi archivi e dalle Teche Rai, include opere di Joachim Koester, il progetto grafico di Walter Santomauro
l’installazione multimediale a cura di MediaSoft, e la collaborazione tecnica di SprechXgraph e Multiservice-Eco.


LA FESTA

Venerdì 25 e sabato 26 luglio il centro storico di Melpignano ospiterà poi CGS 50 - La Festa, due giorni di musica, pensiero e visione tra concerti, performance, incontri, un'area Kids con ospiti nazionali e  internazionali per raccontare non solo la storia di un gruppo, ma quella di un intero territorio che, attraverso la cultura, il suono e la danza, ha saputo parlare al mondo. Le due serate si apriranno alle 18:00 con le visite guidate alla mostraVenerdì 25 (dalle 19:00 - ingresso gratuito), i protagonisti saranno lo scrittore Erri De Luca, la band ucraina DakhaBrakhaGiulio Bianco in trio con Massimiliano De Marco e Giuseppe Anglano, l'Arneo Tambourine Project di Giancarlo Paglialunga e un incontro su Daniele Durante, rivoluzionario musicista e ricercatore salentino, tra i maggiori esperti di cultura orale pugliese, leader fino al 2007, al quale è dedicato il progetto. 
Sabato 26 (dalle 19:15 - ingresso gratuito), dopo un talk con addetti ai lavori provenienti da tutta Europa e il live di Alessia Tondo, sul palco dell’arena di AMelpignano in Piazza Antonio Avantaggiato (ore 22:00 - ingresso libero), l’attuale formazione guidata 
da Mauro Durante e composta da Alessia TondoGiulio BiancoGiancarlo PaglialungaEmanuele LicciMassimiliano Morabito Silvia Perrone 
sarà affiancata dal duo elettronico Inude e dai membri fondatori Roberto Licci Rossella Pinto, con la partecipazione di Justin AdamsMaria MazzottaAntonio CastrignanòLuca TarantinoRaffaele Casarano, e dei danzatori Laura NascostoMoira Cappilli e Davide Monaco.

IL DISCO

A settembre, con Ponderosa music records, è prevista poi l'uscita dell'album Il Mito, anticipata già dai primi quattro singoli, disponibili su tutte le piattaforme digitali. La title track Il Mito è una canzone che affonda le proprie radici nel cuore della storia del Canzoniere Grecanico Salentino, scritta da Rina Durante e musicata da Daniele Durante. Dopo la presentazione in anteprima a Propaganda Live, arriva anche una versione rimasterizzata di Taranta, uno dei brani più celebri ed amati dell'ensemble, composto dallo stesso Mauro Durante insieme a Ludovico Einaudi, che arricchisce la traccia con il suo pianoforte. Già online anche A mmera a Lecce (Dalle parti di lecce), una sorta di dichiarazione di origine controllata del Canzoniere, che rivisita questo brano tradizionale salentino con un accattivante groove, e la Quistione Meridionale, sicuramente la canzone più celebre nata dal sodalizio tra i testi di Rina Durante e le musiche di Daniele Durante. Il CGS lo ripropone con energia e pathos, ad esaltare con arguzia e sarcasmo una "questione" ancora tristemente attuale.


CANZONIERE GRECANICO SALENTINO

Fondato nel febbraio 1975 per volontà della scrittrice Rina Durante, il Canzoniere Grecanico Salentino ha avuto un ruolo determinante nel preservare e valorizzare la cultura popolare del Salento, contribuendo a trasformare la pizzica in un fenomeno di rilevanza internazionale. Fin dai primi album (Canti di Terra d'Otranto e della Grecìa Salentina, Concerto 1, Come farò a diventare un mito, Concerto 2), il CGS ha lasciato un’impronta profonda nella scena musicale dagli anni ’80 fino ai giorni nostri. Dal 2007, sotto la direzione di Mauro Durante, che ha raccolto l’eredità del padre Daniele Durante (scomparso nel 2021), il gruppo ha conquistato il panorama internazionale, ricevendo recensioni entusiastiche da testate come The Guardian, The New York Times, The New Yorker e Libération, e ottenendo importanti riconoscimenti in Europa, Nord America, Asia e Oceania. Nel 2018 è stato insignito del premio come Miglior Gruppo di World Music al mondo ai Songlines Music Awards. Composto da alcuni dei più rappresentativi protagonisti della scena musicale pugliese, il Canzoniere Grecanico Salentino reinterpreta in chiave contemporanea le tradizioni della pizzica tarantata, antico rito musicale che, attraverso musica, trance e danza, aveva il potere di guarire dal morso della leggendaria Taranta. Grazie alla capacità di innovare pur restando fedele alle radici, il CGS è oggi la realtà italiana di world music più acclamata a livello globale, come sottolineato anche dal critico musicale giapponese Shinya Matsuyama. Recentemente, David Byrne – artista statunitense di origini scozzesi, fondatore e frontman dei Talking Heads, creatore dell’etichetta Luaka Bop, nonché produttore, fotografo, regista e autore – ha inserito tre brani del Canzoniere Grecanico Salentino nella sua playlist di musica italiana preferita.

CGS 50 - Il Mito è ideato e organizzato dal Canzoniere Grecanico Salentino, con la direzione artistica di Mauro Durante, con il sostegno di Regione Puglia, nell'ambito delle azioni in collaborazione con Puglia Culture, in collaborazione con Polo Biblio-Museale di Lecce, Fondazione La Notte della Taranta, Comune di Melpignano, Ponderosa Music & Art, MediaSoft, AMelpignano, Razmataz Live, Coolclub, Xgraph, Multiservice-Eco, Caroli Hotels, La Stalla di Pegaso, Sprech, Agorà Design, Lumino, Masseria Sant’Angelo, Le Nuove Fibre Salento, Amnesty International Italia, Fondazione Erri De Luca, Blogfoolk.


lunedì 14 luglio 2025

Papa Clemente XIII Rezzonico. Il ritratto di Anton Raphael Mengs. Ediz. italiana e inglese di Steffi Roettgen (Artemide)

 In questo volume, la grande studiosa tedesca Steffi Roettgen prende in esame – critico e storico artistico – il ritratto di papa Clemente XIII Rezzonico di Anton Raphael Mengs, (Il «più bel quadro forse mai dipinto da Mengs»), oggi in collezione Fondazione Marignoli di Montecorona, a Spoleto. Sin dal Cinquecento il ritratto del papa ricopre un ruolo essenziale ed eccellente nella percezione dell’autorità e dell’onnipresenza del successore di S. Pietro. Tuttora ne danno testimonianza i ritratti della quasi ininterrotta serie della basilica romana di San Paolo fuori le mura, basati su una tradizione iconografica risalente al Medioevo. Il ritratto ufficiale era un atto programmatico sia artistico che politico. Per merito di Raffaello e di Tiziano si affermò nel ’500 una tipologia per il ritratto ufficiale del pontefice che rimase valida per tutto il ’600 e il ’700 in modo tale da renderlo distinguibile da qualsiasi altro ritratto di un dignitario ecclesiastico o profano. Un ruolo decisivo nell’aggiornamento barocco del ritratto pontificio spetta a Diego Velázquez che nel 1650 ha immortalato Innocenzo X Pamphilj in un dipinto di straordinaria bellezza e bravura pittorica. Il famoso Anton Raphael Mengs, il nuovo Raffaello, fu chiamato dopo la metà del Settecento, a fare il ritratto ufficiale di papa Rezzonico, Clemente XIII




Kunst am Bach – Art Festival in Betzigau 2025

Raphael Bottazzini: READ

Maude Léonard-Contant: Mordre la poussière / Swiss Art Awards 2025

MILANO (ITALIA)