T.A.Z. Weblog Party

un nuovo "territorio mentale", che elude le normali strutture di controllo sociale

venerdì 27 giugno 2025

Psicologia del colore. Come i colori influenzano le emozioni e la mente di Eva Heller (Hoepli)

Conosciamo molti più sentimenti che colori. Per questo motivo ogni colore può avere significati diversi, spesso contraddittori, e può suscitare diverse emozioni. Lo stesso rosso può risultare inopportuno o nobile. Lo stesso verde può sembrare velenoso o tranquillizzante. Un giallo, radioso o pungente... Nessun colore è privo di significato. Questo libro esplora la relazione che i colori hanno con i sentimenti e dimostra che non si combinano in modo casuale, poiché le loro associazioni non sono semplici questioni di gusto, ma esperienze universali profondamente radicate nel nostro linguaggio e nel nostro pensiero. Organizzato in tredici capitoli corrispondenti ad altrettanti colori diversi e con le loro sfumature, il volume fornisce una grande quantità e varietà di informazioni sui colori: dai detti e saperi popolari al loro utilizzo nel design dei prodotti, all’impatto psicologico che essi hanno o ancora ai nomi e cognomi legati ai colori. Tutto questo rende l’opera di Eva Heller uno strumento fondamentale per artisti, terapeuti, interior designer, architetti, fashion designer, pubblicitari e per tutti coloro che usano il colore come mezzo espressivo. Un libro che è diventato un classico sull’argomento



Art Basel Awards Summit | Behind the scenes: the invisible infrastructures of art

L'arte sacra in mostra: Paolo VI e Jacques Maritain – Sacred art on display: Paul VI and Maritain

Great Contemporary Art Bubble | Echoes of Excess

Peter Cook's solo exhibition

Institute of Contemporary Art Miami Summer 2025 exhibitions pt.2 ICA Miami _Miami Design District

Marco Antonio Campos, COSÌ IN LÀ, COSÌ LONTANO (Tan allá, tan lejos) edito da i Quaderni del Bardo

L'appuntamento di Cristina Nagliati (Gruppo Albatros - Il Filo) #podcast

giovedì 26 giugno 2025

Disumanizzare l'arte. Joseph Beuys, Hermann Nitsch e l’anomalia nel contemporaneo di Romano Gasparotti (Aesthetica)

 L’indagine, evitando deliberatamente l’approccio storiografico-comparativistico perché respinto dalla natura misterico-sapienziale e sciamanica dell’opera degli autori considerati, cerca di farne interagire la ricerca nel campo dell’elaborazione di alcune delle questioni cruciali, che si agitano nel contemporaneo a livello etico, filosofico-estetico, artistico e politico. Ne risulta emergere un itinerario del contemporaneo, all’insegna di un’anomalia ultramelancolica, la cui eredità è stata raccolta e oggi è percorsa, in differenti modi, da artisti quali Dominique Gonzalez-Foerster, Liam Gillick, Carsten Höller, Rirkrit Tiravanija, Philippe Parreno e Pierre Huyghe




Piccole donne di Louisa May Alcott #podcast

Tre nuvole e montagne: poesie vietnamite di LE THANH BINH (I Quaderni del Bardo Edizioni)

L'Oasi Dynamo a San Marcello Piteglio: dove l’arte contemporanea incontra la natura

Kruso Art - Asta di arte moderna e contemporanea

DARIO MOCCIA: CHIACCHIERE D'ARTE con la CHAT 🎨 Ligabue, Picasso, Van Gogh, Brutalismo, le Anatomie

«Macelleria Gaza»: l’arte contemporanea irrompe al Mercato di Sant’Ambrogio

mercoledì 25 giugno 2025

Immagini che curano. La psicoanalisi visiva di Sigmund Freud di Horst Bredekamp (Raffaello Cortina Editore)

In Immagini che curano, Horst Bredekamp indaga il legame inedito tra arte e psicoanalisi che ha caratterizzato la vita e la pratica terapeutica di Sigmund Freud. Contrariamente all’idea diffusa di psicoanalisi come mero scambio verbale e alla sua presunta inclinazione aniconica, se non apertamente iconoclasta, Bredekamp dimostra come le immagini abbiano avuto un ruolo cruciale nel pensiero e nel metodo del suo fondatore. L’autore si concentra su due aspetti emblematici: da un lato, l’ossessione per il Mosè di Michelangelo, un’opera con cui Freud stabilì un profondo legame identificatorio e che lo spinse più volte a tornare a Roma; dall’altro, la sua vasta collezione di statuette e idoli in gran parte antichi, raccolti in anni di viaggi e disposti con cura nel suo studio, prima a Vienna e poi a Londra. Questi manufatti, lungi dall’essere semplici oggetti da ammirare nelle vetrine, svolgevano un ruolo attivo nell’indagine dell’inconscio, contribuendo a neutralizzare i fantasmi e i traumi sepolti nel profondo dei pazienti. Un libro che rivela la potenza terapeutica delle immagini e offre una nuova chiave di lettura per comprendere le origini del pensiero freudiano




Intervista ad Arnaldo Pomodoro

Arnaldo Pomodoro @TornabuoniArt, London (TG1)

Arnaldo Pomodoro - Pralina N° 107. Capire l'arte contemporanea con Sergio Mandelli

Arnaldo Pomodoro. Grandi Opere 1972-2008

Itinerario dell'anima di Dio di San Bonaventura da Bagnoreggio (Bompiani)

Der Tanz der Paradoxien a cura di Stefano Magnolo #6

martedì 24 giugno 2025

Il design come attitudine di Alice Rawsthorn (Johan & Levi)

«Non è una professione ma un’attitudine», diceva László Moholy-Nagy, che nel primo Novecento lottò per liberare il design dalla morsa del commercio in cui era stretto dai tempi della Rivoluzione industriale, restituendogli il compito di costruire un mondo migliore. In tutte le sue molteplici forme, il design svolge da sempre un ruolo importante come agente di cambiamento, facendosi interprete di istanze sociali, politiche, economiche, scientifiche, culturali ed ecologiche per garantire un impatto positivo sulle nostre vite. Alice Rawsthorn, una delle più influenti voci in questo campo, racconta come nuove generazioni di designer rispondono a sfide globali quali l’emergenza climatica, l’aumento delle disuguaglianze, le crisi umanitarie e le discriminazioni di genere, mostrando la stessa attitudine “all’intraprendenza e alla creatività” di cui scriveva Moholy-Nagy e portando avanti ambiziosi progetti sociali, servendosi di tecnologie all’avanguardia per realizzare prodotti nuovi o recuperare e rimettere in circolo i vecchi, secondo una tendenza in costante crescita. Con un occhio rivolto alle figure storiche, ai pionieri di un design attento ai bisogni dell’individuo e della società, l’autrice traccia l’evoluzione e i più recenti sviluppi di questa disciplina anche in rapporto all’arte e all’artigianato, da cui la separano confini sempre più porosi, e a settori come la medicina o la sociologia, a cui ora offre un prezioso contributo. Una priorità per i designer attitudinali consiste, infatti, nell’essere più aperti alla collaborazione con una varietà di specialisti, nell’ottica di costruire una comunità diversificata e inclusiva per fare fronte comune contro le tante difficoltà del nostro tempo



“Caporetto, perché?” di Luigi Capello #podcast

SCHEGGE di Angelo Gaccione (collana Dissensi a cura di Donato Di Poce per i Quaderni del Bardo)

Guardare l'arte con Lydia | Ithell Colquhoun alla Tate Britain

BRAFA 2026 - Save the Date: 25 January – 1 February📍 Brussels Expo

Visit CAA Graduation Exhibition Zone of the School of Intermedia Art (SIMA)

lunedì 23 giugno 2025

Mario Mafai e Antonietta Raphaël. Un’altra forma di amore. Ediz. illustrata a cura di Valerio Rivosecchi e Serena De Dominicis (De Luca Editori d'Arte)

"Mario Mafai e Antonietta Raphaël. Un’altra forma di amore" arriva a cinquant’anni dalla scomparsa di Antonietta e a sessanta da quella di Mario, proponendo una nuova riflessione sui due artisti, grandi protagonisti delle vicende artistiche del Novecento. Mafai e Raphaël seguono percorsi paralleli ma spesso divergenti, fortemente condizionati dalla realtà storica. La loro è una vicenda insieme artistica e sentimentale basata sulle differenze ma anche su una trama sottile di scambi e di passioni comuni in grado di trasformare in poesia ogni evento della realtà vissuta. Scandito in sette sezioni tematiche, il percorso si compone di oltre cento opere (inclusi alcuni inediti e pezzi raramente esposti) tra dipinti, sculture e disegni provenienti da importanti istituzioni italiane e collezioni private; e ancora, documenti originali, disegni, fotografie e lettere – oggetto di un paziente lavoro di analisi – custoditi presso gli archivi di famiglia, il Centro Studi Mafai Raphaël, il Gabinetto Vieusseux di Firenze e l’Archivio della Scuola Romana. In mostra dal 23 maggio al 2 novembre 2025 presso i musei di Villa Torlonia, Casino dei Principi.



Gurdjieff e la Quarta Via di David Pecotic

Fra le corde d'un contrabasso di Salvatore Farina (1882) #podcast

Inside Rhett & Jessie McLaughlin’s Whimsical North Carolina Cabin | Open Door | Architectural Digest

Inside Alejandro Fernández and Karla Laveaga’s Mexico Home | Open Door | Architectural Digest

Inside Michael Shannon's Cozy Brooklyn Home | Open Door | Architectural Digest

sabato 21 giugno 2025

Sulla fotografia dell’epoca fascista di Pino Bertelli (Edizioni Interno4)

Un viaggio nell’immaginario dei totalitarismi attraverso l’opera di: Giuseppe “Gegè” Primoli, Giorgio Sommer, Wilhelm von Gloeden, Anton Giulio Bragaglia, Eva Barrett, Ghitta Carell, Arturo Ghergo, Elio Luxardo. Questo pamphlet sulla fotografia dell’epoca fascista è un percorso ereticale sul linguaggio fotografico che attraversa la dittatura dell’immaginario, l’iconografia dell’isteria femminile nel XIX secolo, la fotografia delinquenziale del brigantaggio meridionale, la fotografia dandy della “Belle Époque”, la fotografia colonialista dell’Impero italiano, la fotografia “artistica” del Ventennio Nero. È un lavoro che va ad aggiungersi ad una Controstoria della fotografia, affabulata in piccoli trattati di resistenza e insubordinazione anche tra le pagine di altri libri come La Fotografia ribelle. Storie, passioni e conflitti delle donne che hanno rivoluzionato la fotografia e La fotografia in rivolta, Controstoria della fotografia attraverso le opera di 32 grandi artisti, entrambi scritti da Pino Bertelli per le nostre edizioni



Julian Charrière: Midnight Zone / Museum Tinguely, Basel

For Art Basel 2025, artist Katharina Grosse immerses the Messeplatz in color

Meret Oppenheim / Hauser & Wirth Basel

Emily Dickinson: a microcosm of large intuitions by Nicolina Calabrese, Michela Papavassiliou (iQdB)

venerdì 20 giugno 2025

Tra occhio e obiettivo. Appunti di fotografia sperimentale di Ugo Muglia (Sicania)

 Frutto di un lungo percorso di studio e di pratica della fotografia, "Tra occhio e obiettivo" affronta l’annosa questione: cosa significa fotografare? Strutturato come un manuale, ma con l’ispirazione e l’andatura di un saggio che attraversa l’esperienza autobiografica, ogni capitolo tratta di uno specifico aspetto del linguaggio visivo e, oltre a fornire al lettore utili nozioni scientifiche di base, apre a una visione multidisciplinare della fotografia, indaga i segni di una possibile sintassi che collochi al giusto posto un’arte troppo spesso considerata «media». Cercare e trovare questa sintassi implica la conoscenza delle regole della percezione visiva e della registrazione fotografica, ma impone soprattutto di essere ed «essere lì»: per fare una bella foto non basta la composizione equilibrata dell’immagine, bisogna riuscire a trovare il giusto equilibrio tra la tecnica e l’essenza di sé. Utile come un manuale, rigoroso come un saggio, intenso come un’autobiografia, "Tra occhio e obiettivo" è un libro di divulgazione scientifica e, al contempo, di riflessione umanistica, che si rivolge a un pubblico ampio di appassionati di fotografia, ma anche agli specialisti della materia




Cantico degli amanti di Sabatina Napolitano (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Undisclosed art show Preview at Toledo School for the Arts

Masterpieces of Modern Art Collection / Sweden, Malmö Art Museum

BASEL Sammlung der Kunstmuseum Contemporary Arts special exhibition, Fine Arts Museum of Basel, CH

Come together. Il giorno che cambiò la musica in Italia. Ediz. illustrata di Maria Vittoria Backhaus, Marino Bartoletti (Rizzoli)

Un libro sontuoso che non racconta solo un concerto, ma un'epoca intera. Un'istantanea dell'Italia che urlava il suo amore al rock e che, in quel giorno d'estate, si è sentita al centro del mondo. Per chi c'era, per chi avrebbe voluto esserci, e per chi vuole capire cos'è stato davvero il '65.


Milano, 24 giugno 1965. Il cielo sopra il Vigorelli trema per le urla, i cuori battono all'unisono, e sul palco salgono loro: John, Paul, George e Ringo - i Beatles. È la prima, importantissima tappa italiana del tour che ha cambiato la musica. "Come Together" è la ricostruzione storica e culturale di una giornata leggendaria (e di un decennio), un viaggio fotografico nella Milano degli anni Sessanta. Le parole di Marino Bartoletti ci fanno ripercorrere, con passione e grande competenza, un periodo di enormi mutamenti e ci descrivono una generazione fortunata «a tratti inquieta, ma certamente sfiorata dal vento felice di un mondo che tornava ad aprirsi, a sorridere e - non per ultimo - a cantare». Attraverso gli scatti inediti e pieni di vita di Maria Vittoria Backhaus, unica donna tra i pochi selezionati fotografi professionisti dell'evento, riviviamo l'arrivo dei Fab Four, l'energia del live, l'emozione, l'eccitazione, le lacrime, gli svenimenti e gli sguardi adoranti di migliaia di ragazze e ragazzi venuti da ogni angolo d'Italia per vederli, anche solo per un attimo




giovedì 19 giugno 2025

5 motivi per cui le gallerie ti ignorano (e come risolvere il problema)

Diari di bordo. I libri d'artista di Renata Boero. Ediz. illustrata di Elena Di Raddo (Electa)

Renata Boero è conosciuta soprattutto per i suoi Cromogrammi: grandi teli, recuperati al porto di Genova, liberi dal telaio, ricoperti di materiali naturali, che rinnovano negli anni Settanta la pittura. Non molti sanno però che tali lavori hanno origine dai suoi libri d'artista, o meglio, dai Brogliacci, che presentano la tela piegata in forma di libro. Da questi primi lavori fino ai Cromolibri, il volume affronta i principali temi dell'arte di Boero attraverso una lettura critica e insieme biografica dei suoi principali libri d'artista. Libri realizzati seguendo un preciso "rituale" stilistico, immergendo in modo programmato le varie "pagine" secondo tempi controllati di immersione nella materia e tempi di assenza, di vuoto, nella piega, altrettanto importante nella partitura idealmente creata. Una tecnica che l'artista studia e analizza anche dal punto di vista simbolico per esplorare la materia del colore, nelle proprietà chimiche dei materiali naturali. Renata Boero nasce a Genova, dove è allieva di Emilio Scanavino. Nel 1959 espone un'opera alla Quadriennale di Roma, manifestazione a cui partecipa anche nel 1986 e nel 1999. Negli anni Sessanta collabora come restauratrice con Caterina Marcenaro. Da quest'esperienza prende avvio l'idea che la tela, per dialogare con lo spazio, deve essere libera dal telaio; inoltre inizia un appassionante lavoro di documentazione sulle sostanze naturali che darà origine ai Cromogrammi. Nel 1974 inaugura la serie degli Specchi , con queste opere, una delle quali esposta per la prima volta nel 1978 all'International Cultureel Centrum di Anversa, è invitata alla Biennale di Venezia nel 1982. Dagli anni Ottanta continua la sua ricerca artistica che la vede impegnata in diverse serie: Blu di legno, Architetture, Enigmi, Crani, Acquerelli di San Diego, fino a quella attuale con le Germinazioni. Vive e lavora a Milano



MILANO (ITALIA)