T.A.Z. Weblog Party

un nuovo "territorio mentale", che elude le normali strutture di controllo sociale

domenica 15 giugno 2025

Una gioiosa fatica (1964-2022) di Angelo Gaccione a cura di G. Langella (La Scuola di Pitagora)

VOLEVO SCRIVERE UN POST, POI MI SONO DILUNGATA di di Anna Lena Polo (I Quaderni Del Bardo Ed.)

On the beach. Da Ferdinando Scianna a Martin Parr. I fotografi Magnum e le spiagge (Silvana)

Il mare e la spiaggia, da sempre simboli di libertà ed evasione, sono il tema di questo volume che, attraverso gli scatti di otto celebri fotografi dell’agenzia Magnum - Ferdinando Scianna, Bruno Barbey, Bruce Gilden, Harry Gruyaert, Martin Parr, Trent Parke, Olivia Arthur e Newsha Tavakolian - racconta la spiaggia come scenario di momenti intimi e universali, in cui si intrecciano corpi, emozioni e paesaggi. Un luogo di contrasti e riflessioni, dove la gioia spensierata si mescola alla solitudine, all’introspezione e all’umorismo sottile della vita quotidiana. Attraverso lo sguardo di questi grandi fotografi, si osserva come la fotografia “balneare” possa andare ben oltre l’immaginario estetico tradizionale, rivelando le sfumature più profonde dell’esistenza umana. Il volume accoglie un testo introduttivo di Andréa Holzherr




Arte moderna e contemporanea: l'asta Wannenes chiude oltre il milione di euro - Il Giornale dell'Arte

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Arte Povera e oltre: una mostra a Roma esplora nuove forme industriali

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ArtVerona 2025: al via il nuovo corso con Laura Lamonea - Collezione da Tiffany

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Apre Spazio Pirotecnico a Torino

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L’artista Maurizio Bertinetti in mostra da Tommaso Calabro a Venezia

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Romania: Toxic Masculinity and the Tates | ARTE.tv Documentary

sabato 14 giugno 2025

Walter Anderson Museum of Art’s ‘The Traveler’ exhibits contemporary art with coffee shop

Emilio Prini. Ediz. italiana e inglese (Hopefulmonster)

 Figura tra le più singolari dell'arte italiana del Secondo Dopoguerra, "un artista che si muove nel vuoto" come ebbe a definirlo Germano Celant, Prini sembra sfuggire, forse intenzionalmente, a qualsiasi definizione possibile. A partire dalle oltre quaranta opere, dal 1966 al 2016, nucleo centrale della prima retrospettiva dalla morte, tenutasi presso la Fondazione Merz dal 28 ottobre 2019 al 9 febbraio 2020, il volume attiva una riflessione critica e storica intorno all'esperienza di uno dei più interessanti e discussi rappresentanti dell'Arte povera. Una posizione trasgressiva, quella di Prini, o se vogliamo ortodossa nei confronti della pratica artistica e dei codici del sistema dell'arte che insegna la possibilità di cogliere il valore della contraddizione e del dubbio. Un passaggio dell'arte e dell'artista nella vita, o meglio come egli stesso ha definito "non azione ma estensione biologica del sé", nella contemporaneità che contraddistingue un lavoro di estrema attualità e pronto al confronto con le nuove generazioni. Il volume, a cura di Beatrice Merz, include un testo inedito di Luca Lo Pinto, un dialogo storico e mai pubblicato tra l’artista e Hans Ulrich Obrist e una ricca antologia con testi di Adachiara Zevi, Germano Celant e Lorenzo Benedetti. Il libro si giova di un ricco apparato iconografico, con oltre 150 immagini di opere e documenti




"La Memoria delle Piccole Cose": Nadeia De Gasperis Illumina l'umanità nascosta tra le pieghe del quotidiano con I Quaderni del Bardo Edizioni.

Un esordio potente che intreccia poesia e prosa, destinato a diventare un passaparola inevitabile

In un mondo che corre veloce, spesso sopraffatto dal rumore di fondo dello stress sempre in bilico tra il post umano e l’intelligenza artficiale, arriva una voce capace di fermare il tempo e invitarci ad ascoltare davvero. I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno è orgogliosa di annunciare l'uscita, de "La Memoria delle Piccole Cose" di Nadeia De Gasperis. Un libro che non è semplicemente una raccolta di racconti talvolta che lambiscono la prosa poetica, ma un vero e proprio viaggio nell'anima, un invito a riscoprire la bellezza e la profondità nascoste nei gesti minuti, negli incontri fugaci, nelle zone d’ombra dimenticate dell'esistenza.  

Con una scrittura che tocca corde emotive profonde, mescolando la delicatezza di un'osservazione quasi microscopica alla forza di una riflessione universale, De Gasperis ci prende per mano e ci accompagna attraverso istantanee di vita vissuta. Dal sorriso scambiato con una coppia di rifugiati sotto la pioggia alla resilienza paragonata al "legno di seconda crescita" dopo una tempesta, ogni pagina è un frammento di verità, un tassello di quel mosaico complesso e meraviglioso che chiamiamo umanità.  

“Stamattina ho incrociato una coppia di ragazzi, miei coetanei, suppongo. Pioveva. Ridevano di complicità. Lui ha inarcato il braccio in quel gesto universale, dal linguaggio ecumenico, che sta a dire «vieni qui» e lei ha trovato riparo sul petto di lui, nel punto dove puoi sentire il respiro dell’universo intero. In quel gesto, non si è schermata dalla pioggia, ma da tutte le sciagure della terra. Mentre le passavo accanto, con un sorriso largo mi ha detto: «ciao bella, buongiorno!» in un italiano squillante e perfetto, come è perfetta la condivisione di un momento di felicità. Io sono stata presa ai lembi delle labbra, un sorriso strappato con la forza, di quelli che non puoi fare a meno di sorridere, «cara, ciao, buona giornata a te!» Sono una delle coppie di rifugiati politici che soggiorna qui a Sora. Mi dico, anche io dimentico che questi uomini, queste donne, non fuggono solo dalla povertà, dalla guerra, ma rifuggono il rischio di doversi schierare da una parte o dall’altra di un conflitto che la loro coscienza, prima ancora del corpo, ripudia. Nella povertà del nostro Paese, quella reale e quella morale ed etica, per assurdo, per fortuna, ritrovano la gioia di vivere un amore con la leggerezza che un amore serio merita”.

 

Perché questo libro toccherà il cuore dei lettori (e secondo noi diventerà virale):

  • Autenticità: De Gasperis non ha paura di guardare la realtà, anche quella più scomoda – l'immigrazione, la precarietà, l'indifferenza, il dolore – ma lo fa sempre con uno sguardo carico di empatia e di una speranza mai doma.  
  • Linguaggio Evocativo: La sua prosa è intrisa di poesia. Sa trovare la metafora perfetta, l'immagine che resta impressa, trasformando il banale in straordinario. Si pensi a come descrive la felicità come "un dono di ubiquità" o il ricordo come qualcosa che risiede nel cuore ("recordari" deriva da "cor").  
  • Universale nel Particolare: Pur partendo da episodi personali o locali (la vita a Sora, i ricordi d'infanzia, le dinamiche familiari), le riflessioni dell'autrice toccano temi che riguardano tutti: l'amore, la memoria, la ricerca di senso, la forza della gentilezza e della fiducia.  
  • Un invito alla Consapevolezza: "La Memoria delle Piccole Cose" è un antidoto alla superficialità. Ci spinge a osservare meglio, a "ricordare" col cuore, a coltivare l'indignazione contro i soprusi e a celebrare ogni "piccolo miracolo" che la vita ci offre.  

Nadeia De Gasperis, laureata in Scienze Ambientali e con esperienze significative nel mondo del reportage e del giornalismo online, dimostra una sensibilità rara nel catturare "il respiro di fondo dell'universo" che pulsa nelle vite ordinarie. La sua opera precedente, "Il Giardino di Gezi e altri racconti" (Aurora edizioni, 2017), aveva già mostrato il suo talento narrativo, che qui raggiunge una nuova, potente maturità.  

"La Memoria delle Piccole Cose" non è solo un libro da leggere, ma da custodire. È uno di quei rari testi capaci di cambiare il nostro modo di guardare il mondo, un invito a raccogliere e conservare, come in un "fagotto" prezioso, tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta, anche e soprattutto nelle sue manifestazioni più minute e apparentemente insignificanti.  

Informazioni sul libro:

  • Titolo: La Memoria delle Piccole Cose  
  • Autrice: Nadeia De Gasperis  
  • Editore: IQdB - I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno  
  • Fotografia di Copertina: Jonathan Livingston, di G. De Gasperis  

I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno è una casa editrice indipendente con sede a Sannicola (LE), attenta a voci originali e progetti editoriali di qualità.  

Contatti Stampa: Per richieste di pdf saggio, interviste con l'autrice o ulteriori informazioni: I Quaderni del Bardo Edizioni Email: iquadernidelbardoed@libero.it

Sito Web: https://www.quadernidelbardoedizionilecce.it/  

(nella sezione blog del sito le uscite della casa editrice)

 


MUSEO ARCOS. INAUGURATA LA PERSONALE DI PAOLO LAUDISA “PEQUOD”

Pantelleria, colori e linee

Modigliani - 10. L'eredità di Modigliani (con Mieli, Augias, Montanari e Scamarcio)

venerdì 13 giugno 2025

Toulouse-Lautrec e l'arte del manifesto. L'opera completa di Fanny Girard Dario Cimorelli (Editore)

Il volume raccoglie l’intera produzione di manifesti realizzata da Henri de Toulouse-Lautrec, per la prima volta presentata nella sua totalità, grazie al fondo custodito presso il Musée Toulouse-Lautrec di Albi, qui interamente restaurato e riprodotto. In un percorso riccamente illustrato, le celebri affiche dell’artista dialogano con quelle di altri protagonisti della stagione del manifesto fin de siècle, come Jules Chéret e Alfons Mucha, insieme a schizzi e studi preparatori che ne svelano il processo creativo. I saggi di Fanny Girard, Phillip Dennis Cate e Jennifer Heim approfondiscono la tecnica litografica e il contesto culturale in cui esplose la fortuna del manifesto illustrato: mezzo di comunicazione, oggetto estetico, specchio di un’epoca



Comunicazione artificiale: come gli algoritmi producono intelligenza sociale di Elena Esposito

PROVA A MENTIRMI - OBSCURA n.04 a cura del Dott. Mirco Turco

Inside Michael Shannon's Cozy Brooklyn Home | Open Door | Architectural Digest

Landscape Designer Answers Garden Questions From Instagram | Q&AD | Architectural Digest

Inside Frank Lloyd Wright’s Hidden Woodland Utopia | Unique Spaces | Architectural Digest

giovedì 12 giugno 2025

Chiese abbandonate. Viaggio tra chiese, cimiteri e conventi dimenticati di Ascosi Lasciti (Magenes)

Immagini straordinarie di luoghi dimenticati nel tempo. C’è qualcosa di profondo nel silenzio che avvolge un luogo sacro abbandonato. Chiese che una volta risuonavano di canti e preghiere ora sono deserte, panche su cui interi paesi si sono inginocchiati ora sono ricoperte da una polvere che nessuno toglierà più. Cimiteri in cui riposano cari che nessuno visiterà, monasteri in cui in tanti hanno trovato pace ora sono sigillati per sempre. In Italia, il patrimonio di edifici di culto abbandonati e in disuso è significativo: sono ovunque nelle città, nei quartieri, nelle campagne ora urbanizzate, nei paesi abbandonati. Perché l’intera zona si è spopolata, per il calo delle vocazioni, perché la città è cresciuta e la chiesa doveva essere più grande, perché quel cimitero non doveva sorgere lì e allora se ne fa un altro. Spesso sono stati vandalizzati, depredati, a volte chiusi e dimenticati. Ma che ne sarà di quello che c’era? Un immenso patrimonio di arte, storia, architettura, vita. Questo libro nasce dal desiderio di raccontare quel silenzio. È l’URBEX: la Urban Exploration, un nuovo modo di indagare il paesaggio e di raccontarlo. L’URBEX, la Urban Exploration, è una forma d’arte che attraverso la fotografia racconta le storie e le sensazioni dietro ai più suggestivi luoghi nascosti in Italia e nel mondo. Tra i primi in Italia a praticare la Urban Exploration, Ascosi Lasciti oggi è il riferimento a livello nazionale nel mondo della fotografia, riscoperta e salvaguardia dei luoghi abbandonati




STRANI GIORNI: OLTRE L’ALGORITMO. L’UMANITÀ AL CENTRO - Antologia 2025 del Festival Europa in Versi

Rebecca Warren Melds Flesh, Form, and Folklore in a Mythic Cityscape at Matthew Marks Gallery, NYC

The incognito art show: where anyone can buy a masterpiece | 7NEWS

The Abstract Future • Jeffrey Deitch Gallery

ART MUSEUM MOMA NEW YORK June 2025 @ARTNYC

Beijing Contemporary Art Exhibition -Tang Contemporary Art 30th Anniversary, pt.1 -Beijing Galleries

mercoledì 11 giugno 2025

Un ritratto mondano. Fotografie di Ghitta Carell. Nuova ediz. di Roberto Dulio (Johan & Levi)

"La vicenda umana e artistica di Ghitta Carell (1899-1972) si pone in maniera del tutto trasversale rispetto alle canoniche narrazioni della modernità. Il suo lavoro attende il risarcimento critico che l'alto livello della sua arte merita."




Laura Garavaglia oggi a Madrid

La poetessa italiana Laura Garavaglia presenta la sua nuova raccolta "Poemas (2012–2024)", edizione bilingue italiano-spagnolo (traduzioni di Emilio Coco e Giovanni Darconza), un'opera che attraversa dodici anni di produzione poetica tra inediti e testi già editi.


Con uno stile originale e profondo, Garavaglia intreccia il linguaggio della scienza con la lirica poetica, creando un ponte tra razionalità e sentimento. La raccolta riflette su temi universali come il tempo, l’amore, la perdita e l’universo, con omaggi poetici a figure storiche della matematica come Pitagora, Gauss, Riemann, Cantor e Turing.

Ogni componimento si fa tassello di un mosaico che invita il lettore a esplorare la complessità della realtà con meraviglia e consapevolezza, in un continuo dialogo tra poesia e conoscenza.


📍 Appuntamento a Madrid: Laura Garavaglia sarà ospite mercoledì 11 maggio alle ore 12:15 presso la Biblioteca Histórica Marqués de Valdecilla della Universidad Complutense di Madrid in occasione delle IX Jornadas de Literatura Hispanoafroamericana, con ulteriori partecipazioni alla Fiera del Libro di Madrid.

INFO LINK

Laura Garavaglia - Poemas (2012-2024). Edición bilingüe italiano-español

https://www.youtube.com/watch?v=3wP5SUJfftY&t=2s

Sial Pigmalion

https://sialpigmalion.es/libro/poemas-2012-2024-edicion-bilingue-italiano-espanol/


New contemporary art exhibit in Salt Lake

OBSCURA CYBERCRIME: Oltre la rete a cura del Dott. Mirco Turco (AA.VV.)

Direi quasi la stessa cosa ... a cura di Stefano Magnolo

Exploring the Bangkok Art Biennale 2022 | Art Explorer #16

martedì 10 giugno 2025

DIVAGAZIONI SULL' ARTE CONTEMPORANEA - SETTIMA PUNTATA 26 MAGGIO 2025

LA MADRE DI EVA di Emilia Montevecchi (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Intelligens. Natural. Artificial. Collective. È la 19. Mostra Internazionale di Architettura - Juliet Art Magazine

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L'architettura contemporanea ridisegna Bressanone | Elle Decor

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Biennale Architettura 2025 | The Living Orders of Venice

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Le opere dell’architetto Harry Seidler, in mostra a Venezia | Foto | Living

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per open! 2025_lfa – osservatorio dell'architettura italiana: 100 strategie (evento digitale, online)

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lunedì 9 giugno 2025

Gerhard Richter: 100 Works for Berlin / Neue Nationalgalerie Berlin

1934-1937. Un album banfiano di Antonia Pozzi e a cura di Fabio Minazzi (Mimesis)

Come è noto, Antonia Pozzi (Milano 1912 – 1938) è una eminente poetessa del Primo Novecento italiano, nonché una grande fotografa. Con la riproduzione anastatica di questo suo secondo Album banfiano, dedicato agli anni cruciali del 1934-37, viene nuovamente offerta l’opportunità di ripercorrere un frammento decisivo della biografia intellettuale e sentimentale di questa poetessa della Scuola di Milano, una scuola cresciuta attorno alla parola e al magistero del filosofo Antonio Banfi. Per Antonia l’incontro con Banfi, e con l’ambiente degli allievi banfiani, è stato fondamentale, perché ha contribuito, in modo decisivo, alla sua stessa maturazione critica che l’ha infine proiettata, consapevolmente, all’interno della complessa e tragica realtà storico-sociale in cui è vissuta. In quest’album fotografico, predisposto dalla poetessa, emergono i suoi “luoghi dell’anima” (non solo l’amatissima Pasturo, ma anche il lago di Monate, meta di escursioni compiute con gli amici banfiani per incontrare la condiscepola Alba Binda), nonché il suo intenso amore per la montagna (per alpinisti come Emilio Comici, ma anche per località come Misurina, le Cime di Lavaredo, Monte Piana, la Val Formazza e l’Ossola), per la natura, per il mare, per i giovani, per gli anziani, per i bambini, per gli animali (cavalli, cani, capre, mucche, etc.), per il padre e la madre, così come per i discepoli banfiani, tra i quali emerge la specchiata e nobile figura di Remo Cantoni. Dunque, siamo di fronte a un Album banfiano. Ma questo Album è banfiano soprattutto perché Antonia, tramite il suo uso critico, artistico e creativo della macchina fotografica, riesce a cogliere la ricchezza della Lebenswelt in cui è stata catapultata dalla vita. In queste foto ben emerge il lievito dell’imprinting banfiano, nonché la capacità fenomenologica distopica con cui Antonia riesce a entrare in sintonia critica con l’infinita ricchezza del vissuto, cercando sempre di individuare l’anima dell’anima di ciò che fotografa poeticamente.




Tutta colpa della patata storia di un tubero rivoluzionario di Antonio Ventura Coburgo De Gnon

Benevento: Paolo Laudisa. Pequod - Mostra d'arte contemporanea in Campania

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L’Italia nell’arte globale: nasce l’Osservatorio Arte Contemporanea

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“Poemi di Terra Nera” è la mostra che parla al cuore e alla materia | Roma.Com

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Hypnos di Pier Paolo Calzolari: l'opera nell’atto del suo compiersi

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Secret Florence: performance site-specific svelano luoghi nascosti della città

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MILANO (ITALIA)