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mercoledì 28 maggio 2025

LA PATAFISICA: ENRICO BAJ di Donato Di Poce

Sono rari i libri che condensano in loro tre qualità:

1  Essere un documento storico

2)Essere sempre attuali

3)Contenere una carica poetica, ironica ed eversiva insieme

 

La Patafisica di E. Baj (Abscondita, Milano, 2009) è una di queste rarità, non solo per la personalità pittorica dell’autore, tra l’altro recentemente celebrato a Milano e Savona il suo centenario della nascita, con importanti mostre Antologiche della sua arte pittorica e l’attività di ceramista), ma anche per le sue qualità di scrittore e critico d’arte, ricordiamo alcuni suoi libri:

·       Enrico Baj, Impariamo la pittura, Tutto ciò che serve per diventare un grande artista, o un allegro falsario, o un pittore che fa sul serio e vuole divertirsi, Milano, Biblioteca Universale Rizzoli, 1987.

·       Enrico Baj, Cose, fatti, persone, Elèuthera, 1988, EAN 9788885861060

·       Enrico Baj, Cose dell'altro mondo, Elèuthera, 1990, EAN 9788885861138

      Baj oltre alla sua immensa attività pittorica, ha sempre avuto rapporti con poeti e letterati italiani e stranieri (Duchamp, Ray, Breton, Queneau, Sanguineti, Eco ed altri ancora) ed ha collaborato con le proprie illustrazioni alle edizioni di testi classici e moderni, ha riscoperto il poeta e artista futurista FARFA (al secolo Vittorio Osvaldo Tommasini).

E. Baj, è stato un Anarchico, antimilitarista, Fondatore del movimento Nucleare insieme a Sergio Dangelo, Visionario e Patafisico, conosciuto dal grande pubblico pe opere come I funerali dell’anarchico Pinelli, Apocalisse, i suoi “Generali” plurimedagliati e ridicolizzati .

Insomma un personaggio che sapeva spaziare da Zenone di Elea, a Leonardo a Berlusconi, e al suo amato Alfred Jarry.

Nel libro “La Patafisica”, tesse le lodi di Jarry e della sua forza ironica eversiva e immaginaria sino a definire la Patafisica come “La scienza delle soluzioni immaginarie”, ma capace anche di descrivere il Phanteon Patafisico esaltando tra gli altri Marcel Duchamp citando una sua massima famosa:” Non ci sono problemi perché non ci sono soluzioni”.

Ma nel libro non mancano polemiche contro l’informale, la spettacolarizzazione dell’arte, la moda delle installazioni, l’effimero.

La sua figura emerge come un Titano tra i grandi artisti Italiani del ‘900 come De Chirico, Fontana, Burri, Vedova, Schifano, Pistoletto.

Un’altra delle sue famose polemiche è quella contro il Futurismo del mito del progresso, della velocità e della guerra, sino a scrivere un contro manifesto dal titolo IL FUTURISMO STATICO:

        “Manifesto Futurista

1. Noi disprezziamo il pericolo, lo spreco, la forza.

2. Coraggio, audacia, esaltazione portano lotta e morte.

3. Disprezziamo il movimento aggressivo, l’insonnia

febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo e

il pugno. Esaltiamo la quiete pensosa, l’estasi, il sonno

e il dolce far niente.

4. Velocità è bruttura: la più bella automobile da corsa, ruggente che sembra correre sul filo della mitraglia,

fa schifo se paragonata a una qualunque immagine naturale o artistica: e si lasci in pace la Vittoria di Samotracia…

9. Vogliamo glorificare la Donna, e disprezzare la

guerra, il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore

e le “belle” idee per cui si muore. Unica morte accettabile è quella nel proprio letto.

10. Musei, biblioteche, accademie non ci riguardano

ma non vi è alcun bisogno di distruggerle. Siamo per

il femminismo, per la donna portatrice di vita e non di

distruzione.

Respingiamo quindi l’immagine aberrante di una parità sessuale che non esiste e la maschilizzazione nel

capitanato d’industria, nella competizione e nella violenza.

11. Fanno schifo le grandi folle manipolate dai media,

il fervore degli arsenali e dei cantieri, i fumi puzzolenti

e venefici delle officine, i moti rivoluzionari e fasulli

delle violente e criminali città moderne... Vogliamo una

società solare.

Noi fondiamo oggi il Futurismo Statico, in nome

dell’immobilismo plastico, per liberare gli uomini dalla

cancrena del moto, del motore, del turismo dopolavoristico o intellettuale che sia.

Voi ci credete pazzi mentre proponiamo una nuova

sensibilità. …L’immaginario dei cieli è il nostro habitat

che il tempo scandisce nel divenire della memoria.

Stesi sul letto del mondo, accarezziamo la volta stellare. Ubu è con noi.”      

Seguiranno altre “encicliche” ironiche e sovversive contro il cattolicesimo e gli ecclesiastici dictat:

“De Phatafisica foeminarum”, “Dererum Gayorum”, la “Populorum progressio” e la “Rerum novarum”.

Il leitmotiv del suo pensiero è sempre teso a ribadire l’importanza di non prendersi troppo sul serio.

   Nel 1963 fonda “L’Istituto Milanese di Alti Studi Patafisici” con i Satrapi Leiris, Clair, Mirò, Dubuffet, Farfa ed Escher. 

L’Apocalisse:

L’Ironia, l’irriverenza, il grottesco, il gusto del paradosso ha guidato il suo fare riuscendo a fare della Patafisica una delle Avanguardie Artistiche del ‘900 di maggior impatto etico e mediatico oltre che artistico, di cui il ciclo dell’Apocalisse (con prefazione di U. Eco) resta una pietra miliare. Ecco cose scrive U. Eco in proposito: “ Baj ha concepito per uno spazio tridimensionale una grande Apocalisse a tre piani, grottesca e tragica, ironica e preoccupata. E che la sua mostra si presenti come meditazione e sul libro dell'Apocalisse e su altri libri che han parlato di apocalissi è reso evidente dal fatto che, all'inizio della serie delle immagini, sta un libro di Konrad Lorenz sui peccati della nostra civiltà. Da questo fatto, dal fatto che Baj ha voluto illustrare in una sorta di grande affresco o di anti cappella Sistina alcune preoccupazioni che serpeggiano nella cultura contemporanea (...) è nata l'idea di questo libro in cui le riproduzioni dei particolari della Apocalisse di Baj sono una parte del testo, fanno corpo col resto del discorso. Umberto Eco, nel suo saggio introduttivo, commenta le ragioni per cui Baj doveva arrivare alla rappresentazione apocalittica, e il senso che le rimeditazioni apocalittiche hanno assunto nei vari secoli passati e nel nostro. Infine, le immagini di Baj si saldano con brani letterari di varia estrazione, giocati sempre sulla contrapposizione tra un testo antico e uno moderno. Un libro su un pittore? Un libro fatto anche da un pittore? Un fumetto patafisico le cui nuvolette provengono da biblioteche al di sopra di ogni sospetto? Un incontro fra uno scrittore, un pittore e una serie di citazioni illustri? Probabilmente tutto questo, non certo un catalogo, anche se all'origine vi è qualcosa di apparentemente simile a una mostra. Ovvero, un catalogo: ma di diffusi terrori, di molte minacce, di alcuni vaticini, di varie denunce. Tra il grottesco e l'erudito, un modo di impegnarsi a parlare, per apologhi, sulla situazione attuale" (dal retro di copertina).”    

 

Milano, 28/4/2025                     




                                      

martedì 27 maggio 2025

Dare forme al mondo. Per un design multinaturalista di Andrea Staid (UTET)

 L’attuale congiuntura globale impone una riconsiderazione radicale delle nostre pratiche quotidiane, orientandole verso una sostenibilità che superi la logica economica per abbracciare l’intricata interdipendenza degli ecosistemi ambientali. In un simile contesto, la responsabilità di coloro che intervengono attivamente nella configurazione del mondo materiale si estende oltre la funzionalità e l’efficienza immediata: implica una prospettiva ecocentrica, che riconosca il valore intrinseco del pianeta e della complessa trama di vita che lo abita, includendo non solo le società umane, ma anche le comunità animali e vegetali. Da dove possono trarre ispirazione architetti e designer per andare in questa direzione? Come si può inserire la natura stessa nel processo creati - vo che porta a nuovi progetti e nuove possibilità? Con questo libro, Andrea Staid offre alcune risposte e indica molteplici direzioni di ricerca. L’innovativo concetto di “design multinaturalista” di Staid ci invita a riconsiderare le ontologie del design, superando una visione antropocentrica che confina la capacità di progettazione alla sola sfera umana. Attraverso una prospettiva etnografica sul design, Staid evidenzia come diverse specie non umane esercitino una forma di agency materiale che incide sull’organizzazione dell’ecosistema. È degno di nota come molte società contemporanee incarnino un sapere ecologico pratico: imitano le soluzioni progettuali offerte dalla natura e sviluppano sistemi produttivi intrinsecamente connessi al loro ambiente, rivelando un’epistemologia del design radicata in relazioni interspecie. Raccontando con attenzione poetica e rigore antropologico le esperienze di viaggio e studio che ha effettuato negli ultimi anni, Staid fornisce in questo libro una serie di vivide illustrazioni della possibilità, oltre che della necessità, di cambiare paradigma nelle professioni creative che hanno la responsabilità di dare continuamente nuove forme a questo antico mondo




Il Nuovo Umanesimo parte da Matera l'Arte che Unisce 2.0 - Il Giornale dell'Arte

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Mostra d’arte collettiva “Riflessi Cromatici” - Città di Este - Culla dei Veneti Antichi

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La nuova Villa Arconati si presenta ai visitatori con fontane e arte diffusa - la Repubblica

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Lavorare nell’arte e nella cultura: le opportunità di fine maggio | Artribune

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I misteri dell'arte? Li svela Sabrine El Mayel | Corriere.it

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Enrico Accatino, mostra itinerante | Centro Internazionale Antinoo per l'Arte

lunedì 26 maggio 2025

Abbagnara Gennaro - Dizionario pittori italiani 1800 -1900 - Massimiliano Fiorio

La Cattiva Moglie: The Bad Wife di Micheline Maylor (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

 La cattiva moglie di Micheline Maylor è un resoconto intimo e poetico su come rovinare un matrimonio. È una storia di divorzio, di amore e di ciò che avrebbe dovuto essere e non è stato, raccontata con voce coraggiosa e senza reticenze. Le poesie di Micheline irretiscono il lettore in un vortice sensuale di colpevolezza, risentimento e piacere


In copertina: Anna Weyant, Dinner, 2019. Olio su tavola. Special and expansive thanks to Anna Weyant for the use of her image "Dinner" on the cover of this collection. What a special human you are. I’m lucky to know you.
Un ringraziamento speciale ed entusiasta ad Anna Weyant per aver concesso l'uso della sua immagine “Dinner” sulla copertina di questa raccolta. Che persona speciale che sei. Sono fortunata a conoscerti. (Micheline Maylor)

Traduzione di Valeria Sestieri Lee
Revisione di Andrea Sirotti


Bjarke Ingels: architettura come narrazione visiva - Villegiardini

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Oltre il moderno, l’attualità della lezione di Paolo Portoghesi – OAR – Ordine degli Architetti di Roma

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L’intelligenza delle piante alla Biennale Architettura 2025

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Aperte le iscrizioni gratuite per il Workshop rietIArte - L’intelligenza artificiale a servizio dell’arte - del 6 e 13 giugno di LINEA architettura-paesaggio - Rieti Life

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domenica 25 maggio 2025

Leonardo. Il ritmo del mondo. Ediz. illustrata di Daniel Arasse (Jaca Book)

 Una lettura rivoluzionaria di Leonardo, geniale anche nel pensiero che guidava la sua mano di artista. La riflessione di Daniel Arasse, uno dei più noti e innovativi teorici dell'arte e della cultura e influente divulgatore, si divide in due grandi parti, una consacrata alle ispirazioni, alle ricerche scientifiche ed estetiche di Leonardo, l'altra dedicata esclusivamente al suo lavoro di pittore. Arasse cerca così di capire il processo intellettuale di Leonardo da Vinci, le profonde motivazioni che lo guidano nella trascrizione di ciò che lui stesso vedeva come "ritmo del mondo", analizzando le opere pittoriche, i disegni architettonici, botanici, anatomici, geografici e militari. In Leonardo schizzi, disegni e dipinti riflettono un medesimo approccio, combinato con il desiderio di sperimentazione e innovazione. Il ritmo interiore della creazione e la necessità di seguirlo costituiscono un elemento essenziale della sua produzione e incarnano una pratica estrema, tutta «moderna» di modulazione incessante della forma, una dinamica trasformativa che combina ordine e disturbo, laboratorio e officina, introspezione ed estroversione. Per Leonardo l'intelletto è pittorico!




How Frank Lloyd Wright Let Nature Shape His Homes | Architectural Digest

George Clooney Tours the ‘Good Night, and Good Luck’ Set With Ilana Glazer | Architectural Digest

Barattolo Live #5 - Proposte d'Arte Contemporanea

sabato 24 maggio 2025

COMICS MANIA COMICS POWER

COMICS MANIA COMICS POWER

Cantico degli amanti - Dalla parte del marito di Sabatina Napolitano ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

 Il ‘‘sentimento totalizzante verso l’amato finisce per assumere un significato metafisico, non possiede un nome proprio, o li possiede tutti, diventa figura, amante-marito-padre, col quale persino scambiarsi identità e ruolo; diventa topos, gesto, azione. Il catalizzatore di questo processo è un’indomabile devo- zione alla poesia. L’io poetico diventa un dio poetico generoso e accogliente. [...] Disancorato da ogni archetipo – nello stesso istante in cui lo sperimenta – il corpo-poetico della Napolitano aderisce ad un tutto che gioca con tutto/ nella universale danza (Luzi). Allo stesso modo la sua poesia – fuori da ogni canone post-ermetico o neo-sperimentale – è in un perenne e antistorico transito’’.

(Pasquale Vitagliano)

 

‘‘Questa raccolta, coraggiosa e intenzionalmente a tratti scentrata dal proprio tempo, nonostante l'utilizzo talvolta di lemmi 'social', è in realtà un viaggio nella divergenza del sentire dove tutti i numi tutelari personali della poesia d'amore, orientali e occidentali, vengono convocati benché sfiorati, vengono invocati per salvare il nostro tempo dall'assenza d'Amore. In virtù e in correlazione con il Cantico delle origini, il marito e la moglie potrebbero sia essere maschio e femmina reali, sia coppia idealizzata o adamitica, nonchè estrema metafora, ossia rimanderebbero a Dio che ha in sposa la Terra/Umanità. Sabatina Napolitano, che può vantare una rara e sedimentata conoscenza letteraria contemporanea in rapporto alla giovane età, sia per il suo percorso personale che per la sua evoluzione e trasversalità in scrittura, è da ritenersi senza alcun dubbio, e questa raccolta lo conferma, tra le più autentiche poetesse italiane della sua generazione’’.

(Gianpalo G. Mastropasqua)

 

Sabatina Napolitano, classe ‘89, è una poetessa, scrittrice, insegnante. Suoi testi sono apparsi nella rivista Gradiva, su La poesia e lo Spirito, Nazione Indiana, Neobar, Poesia del nostro tempo e diverse altre testate. La sua prima raccolta poetica è del 2010. Ha pubblicato un romanzo e otto libri di poesia.

In copertina: Jules Joseph Lefebvre (1836 - 1911)

Servant, particolare


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MILANO (ITALIA)