T.A.Z. Weblog Party
sabato 6 gennaio 2024
Vita maledetta di Benvenuto Cellini di Alessandro Masi (Neri Pozza)
Alessandro Masi, attraverso le parole dell’orafo fiorentino, ripercorre le incredibili gesta di un uomo privo di scrupoli, assassino e ladro all’occorrenza, omosessuale dichiarato e per questo più volte processato, condannato e imprigionato: una vita maledetta, insospettabile e al contempo modernissima.
«Infinite sono le gioie e le pene di questa mia scellerata vita che non se ne possono contare».
venerdì 5 gennaio 2024
Panorama of contemporary italian fashion photography. Ediz. italiana e inglese di Pablo Arroyo (Skira)
Questo volume nasce dal desiderio di celebrare la fotografia di moda italiana attraverso le immagini dei professionisti più interessanti del panorama contemporaneo.
giovedì 4 gennaio 2024
Arte e bruttezza di Mauro Zanchi (Giunti Editore)
È possibile definire cosa è bello e cosa è brutto? Esiste un canone della bruttezza come ne sono esistiti e ne esistono molti della bellezza? È possibile utilizzare la categoria del brutto nella formulazione di un giudizio estetico? È politicamente corretto definire brutto qualcosa? È ancora attivo e funzionante l'accostamento del bello al bene e del brutto al male? Arte contemporanea e moda nel XX secolo hanno davvero ribaltato i canoni liberando il gusto dalla gabbia di qualunque standard? Oppure se ne sono insinuati di nuovi per creare inedite tipologie nei consumi (d'arte, design, abbigliamento, architetture, arredi, decorazione...)? È ancora vero che ciò che è brutto in un contesto culturale può essere bello in un altro oppure la globalizzazione ha livellato tutto? Qual è la portata “morale” della categoria del brutto? Possiamo considerare brutti gli effetti della devastazione del pianeta dal punto di vista ecologico? Tante domande (e neanche tutte), ineludibili per chi si occupa di arte. Ancora una, dal testo del dossier: il modo in cui apprendiamo la storia dell'arte è attraverso delle “brutte copie” degli originali. In che modo questo forma la nostra idea delle opere e dell'arte?
mercoledì 3 gennaio 2024
Frank Lloyd Wright. Ediz. illustrata di Daniel Treiber (Jaca Book)
Frank Lloyd Wright è il padre dell'architettura contemporanea, dalle ville per l'alta borghesia di Chicago agli straordinari spazi pubblici ed ecologici. Questo libro rappresenta una perfetta introduzione al complesso lavoro del grande architetto e al suo fertile pensiero teorico. Molti storici dell’architettura annoverano Frank Lloyd Wright tra gli inventori della modernità. In un epoca come quella attuale, caratterizzata da una curiosità crescente per il paesaggio, da una valorizzazione dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile e da una nuova comprensione della «città diffusa», l’opera di Wright ci appare addirittura profetica. Questo libro propone un approccio tematico all'opera del grande architetto. Oltre alle "prodezze" dello spazio architettonico, questo testo invita anche a considerare l’armonia degli edifici con il paesaggio, il rapporto con le stagioni. Molta è l’attenzione rivolta alla materialità stessa delle costruzioni. Sia che si tratti di decori lussuosi o di materiali più modesti, più rudi, essi appaiono sempre immersi in luminose atmosfere sofisticate che legano mirabilmente trasparenza e penombra.
martedì 2 gennaio 2024
Abitare la terra-Dwelling on earth (2023). Ediz. bilingue. Vol. 61 a cura di Paolo Portoghesi (Gangemi Editore)
Mario Pisani Per continuare il magistero di Paolo To continue Paolo's teaching; Lucia Galli Claude F. Bragdon Geometria della natura / Geometry of nature Corrado Calabrò La notte prima, una pioggia… / The night before, a rain…; Mario Pisani Waleed arafa La nuova moschea di Basuna The new Basuna mosque; Giorgio Blanco Il disegno e la rappresentazione spaziale nella ricerca storica Drawing and spatial representation in historical research; Luigi Alini Vittorio Garatti Abitare poeticamente la terra Inhabiting the earth poetically; Leone Spita Wabi sabi Il male non esiste - Venezia 80 Evil does not exist - Venice 80; Donatella Scatena Marco Petreschi L'ex hotel Dajti a Tirana Un esempio tra preesistenza e innovazione The former hotel Dajti in Tirana An example between preexistence and innovation; Giacinto Cerviere Hays, l'architettura e il terzo incomodo: l'IA Hays, architecture, and the third wheel: the artificial intelligence; Mosè Ricci Una biennale per tre retoriche One biennale for three rhetorics; Paolo Zermani Paolo Borghi Il corpo della terra The body of the earth; Maria Teresa Iannaccone Paolo Portoghesi fotografo.
lunedì 1 gennaio 2024
domenica 31 dicembre 2023
sabato 30 dicembre 2023
venerdì 29 dicembre 2023
Tarin 2024. Pin-up. Significa «da appendere». Ediz. speciale di Tarin a cura di Nicolas Ballario (NFC Edizioni)
Ragazze da appendere. Ora con quel termine pensiamo a ragazze in carne ed ossa. Sexy, magari che strizzano l’occhio. E lo stereotipo è ovviamente alla base di questa espressione, perché un presidente degli Stati Uniti usò manifesti “da appendere” per pubblicizzare le attività dello Zio Sam e convincere i giovani americani ad arruolarsi e combattere durante la Prima Guerra Mondiale. Sesso e guerra. Erotismo e violenza. Che binomi. I calendari sono nati lì. Oggi però arriva Tarin e trasforma il calendario in un oggetto di congedo, più che di arruolamento: le figure nella sua fotografia infatti più che coscrivere licenziano. Sono donne che sfidano senza alcuna voglia di convincere. Tarin capovolge la condizione e mette a nudo un sistema ritraendo il nudo di quei corpi. Disarma il vezzo autoritario e sfruttatore facendo il suo gioco, fa esplodere lo stereotipo interpretandolo, deprezzando la “virilità” fino a farla rimpicciolire e rimpicciolire e rimpicciolire ancora. Perché quelle donne sanno abitare il proprio corpo senza bisogno di istruzioni. Niente “Pin-up”. Questo calendario non si appende. Ti appende. (di Nicolas Ballario)
giovedì 28 dicembre 2023
OnDaRoad. Street art e scrittura. Ediz. illustrata di Ciro Cacciola (Graus Edizioni)
Il Centro Antico di Napoli è oggi un museo a cielo aperto, ricco non soltanto di architetture e suggestioni antiche ma anche di opere, provocazioni, installazioni dei tanti street artist - napoletani e non - che scelgono gli affascinanti decumani per lasciare i loro segni, lanciare i loro messaggi o semplicemente esporre i loro lavori. OnDaRoad è il progetto che ha inteso dedicare uno spazio ufficiale a questi artisti.