T.A.Z. Weblog Party
domenica 10 dicembre 2023
El Dorado: la mostra sul fondo oro nell’arte contemporanea al Museo Canonica di Roma | Artribune
sabato 9 dicembre 2023
Man Ray di Katherine Ware (Taschen)
Man Ray, nato Emmanuel Radnitzky nel 1890 a Filadelfia, è stato un artista statunitense esponente del Dadaismo e del Surrealismo. È considerato uno dei più importanti fotografi e artisti del XX secolo, grazie al suo uso innovativo della fotografia e delle tecniche sperimentali.
I primi anni
Man Ray iniziò la sua carriera artistica come pittore e scultore. Nel 1915 si trasferì a Parigi, dove entrò in contatto con il movimento Dada. Il Dadaismo era un movimento artistico e letterario che si opponeva alla guerra e alla società borghese. Gli artisti Dada sperimentavano nuove forme di arte, spesso provocatorie e sovversive.
La fotografia
Man Ray iniziò a interessarsi alla fotografia nel 1916. Fu subito affascinato dalle possibilità creative che la fotografia offriva. Iniziò a sperimentare con diverse tecniche fotografiche, tra cui il solarizzazione, la sfocatura e la sovrapposizione.
Le fotografie di Man Ray sono caratterizzate da un'estetica surrealista. Sono spesso enigmatiche e suggestive, e creano un'atmosfera onirica e surreale.
Man Ray non si limitò alla fotografia, ma si dedicò anche alla pittura, alla scultura, al cinema e al design.
Nella sua pittura, Man Ray esplorava spesso temi surrealisti, come il sogno, l'inconscio e la psiche umana.
Nella sua scultura, Man Ray utilizzava spesso materiali non convenzionali, come il legno, il vetro e il ferro.
Nel cinema, Man Ray realizzò diversi cortometraggi sperimentali, tra cui "Le Retour à la raison" (1923) e "Emak Bakia" (1926).
Nel design, Man Ray collaborò con diversi marchi, tra cui Chanel e Vogue.
L'influenza di Man Ray
Man Ray è stato una figura influente nel mondo dell'arte. Il suo lavoro ha contribuito a definire il Dadaismo e il Surrealismo, e ha avuto un impatto su generazioni di artisti.
Citazioni
- "La fotografia è un'arte di omissione. Non si tratta di ciò che viene catturato, ma di ciò che viene lasciato fuori." - Man Ray
- "La fotografia è un mezzo per catturare la realtà, ma anche per manipolarla e distorcerla." - Man Ray
- "L'arte è un atto di creazione, non di imitazione." - Man Ray
venerdì 8 dicembre 2023
giovedì 7 dicembre 2023
mercoledì 6 dicembre 2023
martedì 5 dicembre 2023
Vivo dal vivo 2010-2023. Foto-racconto di 120 concerti in un'epoca musicale in cui tutto è ancora possibile, e non ci sono più confini. Ediz. illustrata. Con QR code di Carlo Massarini (Rizzoli Lizard)
Un libro di forti emozioni, una fotografia della migliore musica ‘che gira intorno’ in questi anni. Colta dal vivo, nel momento che per un’artista è la prova del fuoco e la sua definitiva affermazione.
«Complimenti per il titolo, è proprio perfetto per me! Io che vivo dal vivo da almeno quarantacinque anni, e se dico palco… penso casa! Al Circo Massimo nel 2022 c’eri anche tu, caro Massarini, sei un testimone vivente, scrivente e fotografante di quelle due indimenticabili e irripetibili notti da gladiatore. Il compito dell’artista è questo in fondo: prenderli per mano, farli volare e fargli credere che niente è impossibile.» - Vasco
lunedì 4 dicembre 2023
Poesia/Eresia: La sovversione non sospetta dei poeti eretici, outsider e underground di Donato Di Poce (Eretica Edizioni)
Poesia/Eresia (la sovversione non sospetta dei poeti eretici, outsider e underground), di Donato Di Poce, appartiene a un genere letterario non frequente: il ritratto di artista. Qui non leggiamo saggi critici compiuti ma incontri improvvisati, disparati, appassionati, con opere e vite di artisti non canonici. Si parli di Artaud, di Villa, di Pasolini, di Daino o di altri contemporanei, il libro è il diagramma dei gusti dell’autore, esposti con una libertà compositiva anarchica e irriverente. Di Poce ama frequentare, ricordare, esaltare le parole dei Grandi Eretici, ma è altrettanto vero che il libro riporta anche testimonianze di poeti e scrittori italiani del tutto rimossi dalla storia della nostra letteratura e che pochi ricordano, come Ulisse Casartelli, Giuseppe Battaglia, Nicola Manicardi, Marco Vetrugno. Un libro come Poesia/Eresia assembla nomi diversi e di diverso peso letterario all’interno di una costellazione poetica che si oppone ai canoni della storia della letteratura e propone un approccio diverso al gesto eretico dell’artista outsider, non seguendo il metro della ricerca storiografica ma inventando improvvisazioni poetiche sul tema. Marco Ercolani
Donato Di Poce, (Sora,1958) vive a Milano dal 1982. Poeta, Critico d’Arte, Scrittore di Poesismi, Fotografo, Studioso del Rinascimento Italiano, Critico Letterario, Artista poliedrico, innovativo ed ironico, dotato di grande umanità, e CreAttività. Ha pubblicato oltre 45 libri (tradotti anche in inglese, arabo, rumeno e spagnolo), 20 ebook e 40 libri d’arte Pulcinoelefante. Dal 1998 è teorico, promotore e collezionista di ©Archivio Internazionale Taccuini d’Artista e Poetry Box.
domenica 3 dicembre 2023
La Sistina svelata. Iconografia di un capolavoro di Heinrich W. Pfeiffer (Jaca Book)
Questo volume mostra una nuova Sistina attraverso uno sguardo del tutto innovativo all’iconografia delle pareti laterali dipinte fra gli altri da Botticelli, Perugino, Signorelli e del lavoro michelangiolesco nella volta, nelle lunette e nella parete del Giudizio Universale. L’aspetto rivoluzionario del lavoro non consiste nel sovvertire giudizi storico artistici attribuzioni oramai del tutto assodati dalla critica, ma nel mostrare immagine per immagine, colore per colore la soggiacente struttura simbolica che ordina coerentemente l’intera opera. Questa struttura simbolica, un vero e proprio programma filosofico-teologico, anticipa e determina l’intera storia degli affreschi della Sistina, dagli artisti quattrocenteschi sino al lavoro di Michelangelo. Si tratta di un programma iconografico unitario formulato dai teologi di Sisto IV, in pieno Quattrocento, e poi seguito dallo stesso Michelangelo molti anni dopo. La pubblicazione è anche l’occasione per mostrare la Sistina con un’eccezionale abbondanza di particolari in modo che questo scrigno d’arte risulti “squadernato” di fronte agli occhi del lettore ma anche “decodificato” nei significati e persino nell’uso dei colori di ciascuna scena.
sabato 2 dicembre 2023
I borghi del regime. Insediamenti nel latifondo in Sicilia (1939-1943) di Francesco Paolo Campione, Valentina Certo, Laura Ieni (Kalós)
Uno dei punti cardine della propaganda del regime fascista fu il ripopolamento delle campagne, nel corpo di un progetto che intendeva ruralizzare tutta la penisola italiana. Specialmente in Sicilia, il tentativo di superare l'istituto del latifondo si concretizzò nella costruzione di decine di borghi rurali, autentiche piccole città che - formalmente - dovevano essere autosufficienti. Oggi molti di questi insediamenti, costruiti tra gli anni Venti e gli anni Quaranta (ma il progetto continuò anche dopo la caduta del fascismo), sono divenuti delle città fantasma, fossilizzate in architetture metafisiche simbolo di un'utopia destinata al fallimento e all'incuria. Queste pagine - corredate dei potenti scatti in bianco e nero del fotografo Francesco Baudo - accompagnano il lettore nella Sicilia più sconosciuta, in strade immerse nel verde e lontane dal clamore dei grandi centri urbani: un viaggio nell'entroterra rurale ammirando paesaggi inaspettati, e spesso abbandonati, contemplando architetture austere, godendo del silenzio e della pace di luoghi che tramandano storie che, se fossero posti in essere adeguati progetti di riqualificazione, potrebbero riprendere a vivere. Fotografie di Francesco Baudo.
venerdì 1 dicembre 2023
Inaugura sabato 2 dicembre ore 18.00 la mostra di Paolo Maggis "TREMORE" | Pescherie della Rocca Estense, Lugo
Paolo Maggis presenta la mostra personale TREMORE a cura di Massimiliano Fabbri presso lo spazio espositivo delle Pescherie della Rocca Estense dal 2 dicembre 2023 al 14 gennaio 2024.
In occasione della mostra verrà presentato il nuovo libro dal titolo Paolo Maggis / TREMORE pubblicato da ZEL edizioni che raccoglie le opere degli ultimi anni dell’artista, dedicate alla ricerca sull’essere umano. Il libro conterrà i testi di Massimiliano Fabbri, curatore della mostra, e del poeta Davide Rondoni.
TREMORE tratta della forza vitale dell’essere che anima l’essere corpo. La pelle e la carne dei soggetti rappresentati sembra tremare scossa da una pittura gestuale e nervosa. E se la pelle è, in primo luogo, l’incarnato attraverso il quale vedere e sentire le vibrazioni del corpo animato da sentimenti, emozioni e pensieri, in secondo luogo indica la superficie della pittura che diventa pelle a sua volta, introducendo lo spettatore ad una visione più complessa ed articolata.
“A noi il compito di ricomporre la visione, decifrare l'immagine e ridefinire costantemente la mappa di questo panorama. Come ha fatto il pittore prima di noi – afferma il curatore Massimiliano Fabbri. Entriamo e torniamo indietro con lui, grazie a lui, ripercorrendo il processo attraverso cui l'immagine è affiorata, si è costruita e definita, emergendo dalla notte interna della volta del cranio, o dalla nebbia con bagliori e ombre della memoria, o dal bianco senza fine della tela, che sono poi quasi la stessa cosa. Segno dopo segno, pennellata dopo pennellata, superficie accanto a superficie, pelle su pelle. Sovrapposizioni e geologie. Costellazioni. Flusso inarrestabile di immagini che ci travolge. Cosa salvare?”.
La pittura vive in armonia con il soggetto pur mantenendo la sua indipendenza, arrivando a volte a annullare i limiti che separano lo spazio dallo stesso soggetto, un soggetto che si apre a molteplici interpretazioni senza mai trovarne una definitiva. Le opere di Paolo Maggis scuotono perché, pur mantenendo una forte estetica, introducono elementi di rottura, frammenti, interferenze e distorsioni, preferendo il sublime al bello, cioè quella bellezza ferita, che porta con sé un dolore profondo o una tragedia.
Paolo Maggis è un artista italiano che lavora prevalentemente nell’ambito della pittura. Nasce a Milano il 29 dicembre 1978. Tra il 1996 e il 2000 studia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera frequentando il corso di pittura con il professore ed artista Beppe De Valle. Terminati gli studi inizia la sua carriera espositiva e nel 2005 si trasferisce a Berlino (Germania) sino agli inizi del 2008 anno in cui si sposta a Barcellona (Spagna) dove tutt’ora vive e lavora. Su Paolo Maggis sono stati pubblicati diversi cataloghi: Paolo Maggis- Monito(r) pubblicazione Skira; Paolo Maggis, Cacho a Cacho e In Nodum Coacti pubblicazione Silvana Editoriale. Nel settembre 2011 viene presentato presso le sale del Pan di Napoli il libro Paolo Maggis pubblicazione Carlo Cambi Editore sui primi dieci anni di lavoro dell’artista in occasione della mostra omonima. Nel 2012 viene presentato sempre il nuovo libro BIONERS – Paolo Maggis, Bigas Luna a cura di Roberta Bosco. Nel 2013 lo stesso editore pubblica il libro Earth/Stars che racchiude al suo interno le immagini del ciclo omonimo. Del 2019 Zel Editore pubblica Close-Up che racchiude le opere dipinte a partire dal 2015 che trasformano l’immagine in un circuito astratto di elementi che si allontanano dalla forma a volte per perdersi ed altre per ricostruirla. Fondamentale per lo sviluppo del suo lavoro l’amicizia con l’artista e cineasta Bigas Luna. Paolo Maggis inoltre ha scritto di arte e cultura per vari blog e giornali, nel gennaio 2018 viene pubblicato da Samuele Editore il suo libro di poesie Il nome di Dio ed attualmente scrive a quattro mani con Davide Rondoni la rubrica Arte e libertà per il magazine di letteratura Satisfiction. Nel 2020, Paolo Maggis inizia a registrare in casa i suoi brani dando origine così a tHE cRAVING rOOTS, un progetto musicale ed artistico che ha come finalità la partecipazione di chiunque voglia entrarne a far parte. Il primo album Indigo è stato pubblicato il 31 settembre 2022. Nel 2023 presenta in occasione della rassegna Milano é Viva presso il Castello Sforzesco di Milano il suo primo progetto scenografico dedicato allo spettacolo “Non potevamo che incontrarci qui, mia danzatrice…” tratto dai testi di davide Rondoni, coreografia di Ornella Sberna e Compagnia di Danza OrmarsLab di cui attualmente é responsabile tecnico e scenografo.
Sponsor
Mare Combinato SL
Fabbrica Eos
Con il supporto tecnico di
Mare Combinato SL
Quadrifoglio -Agenzia UnipolSai
OrmarsLab
INFORMAZIONI MOSTRA
Paolo Maggis / TREMORE
A cura di Massimiliano Fabbri
Con la partecipazione di Davide Rondoni
Dal 3 dicembre 2023 al 14 gennaio 2024
Inaugurazione: sabato 2 dicembre, dalle ore 18.00
Pescherie della Rocca Estense | P.za Giuseppe Garibaldi, 2, 48022 Lugo RA
Orari di apertura: giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30
sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30
Mostra aperta: l’8 dicembre e il 6 gennaio
Mostra chiusa: il 25, il 26 dicembre e l’1°gennaio
Ingresso gratuito
museobaracca@comune.lugo.ra.it | tel. 0545 299105 - 0545 299111
Mosaici di Ravenna di Jutta Dresken-Weiland (Jaca Book)
I mosaici di Ravenna sono considerati patrimonio artistico tra i più importanti del mondo. La loro qualità e gli splendidi colori hanno incantato appassionati e visitatori fin dai tempi della loro realizzazione, tra il V e il VII secolo. Il presente volume si propone di analizzare il valore profondo di questa arte figurativa, le sue peculiarità e i messaggi veicolati agli spettatori attraverso i secoli, esplorandone il significato nel contesto liturgico dell’epoca tardoantica. Scritto in un linguaggio semplice e chiaro, sulla base dello stato attuale delle conoscenze, il volume offre una nuova e preziosa analisi di uno dei più suggestivi cicli di immagini del cristianesimo delle origini, e la campagna fotografica, appositamente realizzata per questo libro, ci immerge nello splendore e nella varietà di questi mosaici, consentendoci di ammirarli nel dettaglio, in un’esperienza visiva altrimenti impossibile in situ. Il risultato è una sintesi estremamente curata e al tempo stesso scorrevole delle conoscenze su uno dei patrimoni figurativi più straordinari della tarda antichità: quel momento in cui l’eredità antica si travasa nelle forme medievali, in cui la nuova temperie culturale cristiana elabora una nuova estetica a partire dall’esperienza artistica romana.
giovedì 30 novembre 2023
Prologo celeste. Nell'atelier di Anselm Kiefer. Ediz. illustrata di Vincenzo Trione (Einaudi)
Vincenzo Trione ci consegna un originale racconto critico in cui accompagna il lettore dentro gli atelier in un vero viaggio alchemico. Animato da una vocazione epica, Kiefer, di volta in volta, si fa Prometeo, Efesto e Sisifo. Sono, queste, le tre grandi figure del mito che, come in una costellazione, orientano un’indimenticabile traversata dei cieli di Anselm Kiefer.
Atelier come fucina creativa, laboratorio
scientifico, antro alchemico, biblioteca, archivio personale,
wunderkammer, dispositivo, poligono, piccola città in cui
l’immaginazione diventa pensiero e gesto. Tra i massimi artisti
contemporanei, Anselm Kiefer è riuscito a fare qualcosa che, per
grandiosità e ambizione, ha pochi paragoni: dando voce a una profonda
vocazione epica, ha trasformato i suoi studi, gli spazi in cui
materialmente crea quadri e sculture, in opere d’arte interminabili. In
un libro unico, arricchito da più di settanta fotografie (molte delle
quali dello stesso Kiefer), Vincenzo Trione visita questi luoghi
misteriosi e inaccessibili come un pellegrino incantato, accompagnando
il lettore in un privilegiato itinerario nella mente-atelier
dell’artista. A Barjac e Croissy, in Francia, Kiefer ha costruito da
solo musei-laboratori-archivi-città dove, come un moderno Prospero,
plasma e rende reali le sue visioni. Tra torri simili ai celebri "Sette
Palazzi Celesti" e catacombe scavate nella roccia, tra teatri che
ricordano quelli della Grecia antica e hangar adibiti per mostre
ipotetiche, Kiefer ha allestito autentiche cosmogonie che sembrano
mimare i meccanismi della mente. In esse, gli incubi del ventesimo
secolo si affiancano a illuminazioni di futuri alternativi. È difficile
descrivere a chi non li ha visitati cosa siano questi luoghi, la potenza
che ingabbiano, la debordante varietà di materiali che custodiscono. E
sono pochi quelli che li hanno abitati: tra loro, Vincenzo Trione che,
con "Prologo celeste", scrive un libro unico, arricchito da più di
settanta immagini (molte delle quali dello stesso Kiefer). Come un
viaggiatore curioso e sebaldianamente divagante, capace di porre in
risonanza la storia dell’arte con la filosofia, la mistica, la
letteratura e la scienza, Trione fa emergere le infinite suggestioni
sottese alle opere.
mercoledì 29 novembre 2023
Chine. Ediz. illustrata di Altan (Nives Edizioni)
Questo catalogo raccoglie e ordina, per la prima volta, la serie di 64 disegni realizzati da Francesco Tullio Altan nei primi anni ‘70 – la maggior parte durante il suo soggiorno in Brasile – tutti provenienti dall’archivio personale dell’autore. Quaranta di questi furono esposti nell’ottobre del 2005 in una mostra presso il Centro di Cultura “La Medusa” di Este (PD), allora diretto da Salvatore “Turi” Fedele: quella rimase l’unica occasione per far conoscere al pubblico un particolare e significativo aspetto della produzione artistica di Altan. I titoli e le didascalie che accompagnano le tavole sono stati aggiunti dallo stesso Altan appositamente per questa edizione. Testi introduttivi di Marco Belpoliti, Marco Fragonara e Paolo Castelnovi; postfazione di Giorgio Poppi.
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George Maciunas (Kaunas (Lituania), 1931- Boston, 1978. Lituano trasferitosi in America dopo la guerra e laureatosi in Architettura non e...