T.A.Z. Weblog Party

un nuovo "territorio mentale", che elude le normali strutture di controllo sociale

martedì 30 settembre 2025

Battiti. Un'autobiografia di Björn Borg (Rizzoli)

 Battiti – come quelli di un cuore, come quelli di una pallina che attende di essere scagliata dall’altra parte della rete – è un racconto intimo e caldo, nel quale Borg non fa sconti a nessuno. Tantomeno a se stesso.


Idolo. Leggenda. Enigma.
In pochi si sono abbattuti sulla storia del tennis con una tale forza concentrata nell'arco di poco più di un decennio, imponendo non solo un nuovo stile di gioco ma uno stile tout court, il fascino angelico e luciferino di una rockstar. Björn Borg è stato un uragano capace di spazzare via avversari, di polverizzare record, di inanellare vittorie - sei al Roland Garros, superato solo da Nadal; cinque consecutive a Wimbledon come Federer - e poi di ritirarsi a soli ventisei anni, preda dei suoi fantasmi e di quelle che sarebbero diventate delle terribili dipendenze.
In questa autobiografia, Björn ("Orso" in svedese, nomen omen, vista la proverbiale riservatezza) Borg condivide tutto. Gli esordi, l'origine della sua inscalfibile freddezza in campo; le vittorie, le donne, le amicizie, le rivalità e le pazzie che possono venire facili quando nelle infinite trasferte da un capo dall'altro del mondo, dagli spogliatoi di una finale Slam allo Studio 54, ci sono compagni di avventure del calibro di John McEnroe, Vitas Gerulaitis, Ilie Nastase




Roma, arte e inclusione a Palazzo Valentini con la mostra "Essere nell'Essere"

“Step by step”, le scuole di danza del litorale danno spettacolo a Ostia - Canale 10

L'Olio - un viaggio tra Storia, Arte e Natura nel Lazio

Quarto e ultimo appuntamento di Scrittoridabere e Musicadassaggiare

lunedì 29 settembre 2025

La vita è un pasticcio scenico. La fortuna di chiamarsi uomini di Edoardo Boncinelli, Gianluca Serafini (Castelvecchi)

 La vita è un continuo intreccio di emozioni, ragione e coscienza, un «pasticcio scenico» in cui ciascuno di noi è insieme spettatore e anche attore. Edoardo Boncinelli e Gianluca Serafini esplorano le dinamiche più recondite della mente e dell’esistenza umana, ovvero il delicato equilibrio tra necessità di un senso dell’esistere e imprevedibilità dell’umano. Con uno sguardo che abbraccia neuroscienze, filosofia, psicologia e letteratura, gli autori mostrano come la nostra esperienza quotidiana sia plasmata da forze apparentemente contrapposte e imprescindibili: la pulsione sfrenata e il calcolo ponderato, il piacere travolgente e il dolore lacerante, il caos senza controllo e l’ordine meticoloso e ricercato. Il palcoscenico della vita psichica diventa così il luogo nel quale queste energie si esplicano, dialogano, si scontrano e si ricompongono, determinano le nostre scelte più profonde e il nostro modo di essere nel mondo: è questa la fortuna – e la sfida – di chiamarsi uomini




Alla CTE di Matera la Summer School AIRFARE unisce cultura e digitale

News Basilicata - "Autunno Letterario" a Potenza

Giornate Europee Patrimonio: a Matera e Potenza “Le Tragicomiche"

News Basilicata - VI° Edizione del MaTIFF a Matera

domenica 28 settembre 2025

Cancellare la storia. Come i fascisti riscrivono il passato per controllare il futuro di Jason Stanley (Solferino)

 È un fatto innegabile che i movimenti fascisti siano in ascesa a livello globale: se vogliamo contrastarli, dobbiamo comprenderne i meccanismi. Uno, centrale, è la cancellazione della storia, ridotta a una narrazione unica e uniforme, emanazione del gruppo dominante e strumentale al mantenimento delle gerarchie. Ma perché la storia è percepita come una minaccia dai vecchi e nuovi autoritarismi? Perché il suo studio conduce a una visione plurale e dialettica del passato e tiene conto dei momenti in cui, invece, la gerarchia è stata messa in discussione e sovvertita. Grazie alla storia, i cittadini imparano che può esserlo di nuovo: ecco perché fa paura. Uno dei campi di battaglia su cui i due orientamenti si scontrano è l’istruzione: le democrazie affidano a scuole e università la conservazione di una memoria comune di cambiamento positivo, generato da proteste, movimenti sociali e ribellioni, mentre la destra autoritaria le prende a bersaglio perché vuole eliminare questa versione dei fatti e, con essi, la pratica stessa dell’indagine critica che è stata così spesso il motore del progresso. Jason Stanley ci rende consapevoli dell’offensiva fascista all’istituzione più egualitaria di tutte, la scuola: non uno spettro da temere, ma una drammatica realtà, negli Stati Uniti e altrove. Documentatissimo e profondamente necessario, "Cancellare la storia" rappresenta una chiamata alle armi che non potrà lasciare indifferente chi ha a cuore il destino dei principi di libertà e uguaglianza. Prima che sia troppo tardi




Parte il progetto "Pani di Puglia"

22 SETTEMBRE 2025 MANDURIA DA CANTASTORIE AD ARTIGIANO VALORIZZIAMO LE BOTTEGHE

Corecom Puglia 27 settembre 2025

sabato 27 settembre 2025

Ricominciare. Classici della letteratura italiana 1939-1962 di Riccardo Gasperina Geroni (Einaudi)

Tra l’inizio della Seconda guerra mondiale e il boom economico, l’Italia vive il passaggio dalle derive storiche del Ventennio alle forme di una democrazia rinnovata. In quegli anni cruciali, si rese necessario fare innanzitutto i conti con il fascismo e la sua infatuazione per il passato romano, con le leggi razziali e gli orrori della guerra, l’occupazione nazista e i bombardamenti alleati, la Resistenza, la Liberazione e, infine, l’urgenza di una ricostruzione. Fu il tramonto di un’epoca e, al tempo stesso, la nascita di un’altra. Nelle intenzioni di chi si era strenuamente opposto al regime, un nuovo inizio avrebbe dovuto scaturire dalle ceneri di quel passato. Ma perché ciò accadesse, occorreva ripensare a fondo ciò che era stato, rielaborarlo criticamente, superando l’illusione che l’epopea tragica della Resistenza bastasse a spazzare via le aberrazioni di vent’anni di regime, offrendo a tutti gli italiani una comoda redenzione. Strutturato in un ampio saggio di storia della cultura italiana, a cui segue l’analisi di trenta opere scritte fra il 1939 e il 1962 (dal “Deserto dei Tartari” di Buzzati al “Sentiero dei nidi di ragno” di Calvino, dall’“Isola di Arturo” di Morante a “Memoriale” di Volponi), questo libro ripercorre i diversi modi in cui la letteratura italiana ripensò se stessa a confronto con un sistema di valori, di credenze e di miti collettivi travolto dalla guerra




Naotaka Hiro: Of Two / Bortolami Gallery, New York

María Berrío. Soliloquy of the Wounded Earth / Hauser & Wirth New York

Ken Price: Primal, Physical, Sensual / Matthew Marks Gallery, New York

venerdì 26 settembre 2025

Pink Floyd. Pigs might fly: la vera storia di Mark Blake (Il Castello)

 Basandosi su interviste a tutti i membri ed ex membri della band, oltre a quasi un centinaio di contributi con amici del gruppo, roadies, produttori, designer, ex coinquilini e colleghi universitari - alcuni dei quali non avevano mai parlato prima - “Pigs Might Fly” segue i Pink Floyd dalle prime notti psichedeliche all’UFO della metà degli anni Sessanta fino allo zenit del rock da stadio e del concept-album degli anni Settanta, e poi all’aspro scisma che divise la band negli anni Ottanta e Novanta. Lungo il percorso ci sono nuove affascinanti rivelazioni sul caotico menage di Syd Barrett ai tempi di Piper at the Gates of Dawn, sulle minuziose sessioni di registrazione della band ad Abbey Road e sulle litigiose trattative per realizzare la loro reunion ad Hyde Park. Meticoloso, esigente e ambizioso come ogni album dei Pink Floyd, “Pigs Might Fly” è il resoconto definitivo di uno dei gruppi più iconici della storia della musica




ESSERE NELL'ESSERE, MOSTRA A ROMA

Francesco Gennari… Avevo anche 7 stelle in tasca…, 2025

Mostra Fragile Castel Belasi - Conoscere per Vivere- Puntata del 25/09/2025

Muta-Menti : la mostra d’arte che ha inizializzato l’idea della materia di recupero

Willem de Kooning: il genio caotico dell'arte americana moderna

Muta-Menti : la mostra d’arte che ha inizializzato l’idea della materia

giovedì 25 settembre 2025

Giorni mesi anni di una vita intensa di Iginio Massari (Baldini + Castoldi)

 "Non sono stato solo un pasticcere ma anche un atleta, un pugile di buon livello, sono stato prima un povero pirata e poi un emigrato, ho conosciuto principi, re e regine e presidenti della Repubblica. Ho lavorato con artisti incredibili, attori, registi, poeti, pittori di fama internazionale. Ho pubblicato più di 200 libri e scritto la prima enciclopedia mondiale della pasticceria. Ho fatto questo e molto altro e mi piacerebbe raccontarlo perché ho sempre pensato che le nostre esperienze sono un patrimonio utile solo se condiviso." (Iginio Massari)




Gallery Tour: Modern & Contemporary Art at Phillips Hong Kong

Spotlighting Lakota voices through contemporary art exhibit

Alla scoperta dell'arte contemporanea a Chelsea, New York | Da Shara Hughes ad Austin Martin White

ART TRENDS CHELSEA NEW YORK SEP 2025 @artnyc

mercoledì 24 settembre 2025

Irradiazioni. Diario 1941-1945 di Ernst Jünger (Guanda)

 Nel 1939, allo scoppio della guerra, Ernst Jünger viene richiamato alle armi come comandante di compagnia, col grado di capitano. Successivamente, alla fine della campagna di Francia, è inviato presso lo stato maggiore del comando militare di Parigi. Ha cominciato intanto a prendere forma quel diario, in cui lo scrittore registrerà riflessioni ed eventi fino ai giorni della sconfitta e dell'occupazione: l'invio al fronte orientale, nel Caucaso; il secondo soggiorno parigino fra il 1943 e il 1944, mentre le sorti del conflitto volgono al peggio per la Germania; il trasferimento a Kirchhorst, dove trascorrerà il resto della guerra, tra sventure private (l'annuncio della morte del figlio sul fronte italiano) e un distacco sempre più marcato dal regime e dai suoi capi militari. In quale posizione si è messo per osservare tutto questo? Egli stesso afferma di aver inseguito immagini di «completa aderenza». Lo sguardo esatto, impavido, coglie con esemplare precisione luci e ombre: le zone di terrore (il fronte caucasico dove non vi è più regola di guerra e si giunge fatalmente a «colpire gli inermi») e quei luoghi in cui, per qualche istante, l'antica civiltà d'Europa ha saputo ancora esprimersi in una discussione intellettuale, in un paragone colto, nel piacere di una battuta. Si riconosce nella scrittura una ferma volontà di chiarezza e un doloroso esercizio alla verità. La lucidità della visione, il «distacco», sono il risultato di uno sforzo supremo, e hanno per effetto una straordinaria incisività. Per questo Irradiazioni rappresenta una ineguagliabile testimonianza del disastro, oltre che uno dei libri più belli di Jünger.




Mostra di Paolo Piccinni

Arte o solo… 💩? Spiego Piero Manzoni ad Alessio”. + SCACCHI.

Orlando Art Live - 22 09 2025 - Canale 124 DTT

Ep. 3 Arte a casa | L'arte è universale?

martedì 23 settembre 2025

I grandi classici dell'economia di Sergio Ricossa a cura di Carlo Stagnaro (Liberilibri)

Sergio Ricossa è stato uno dei massimi esponenti del liberalismo italiano. In anni in cui termini come “proprietà”, “mercato”, “individualismo”, e persino “borghese” erano da mettere all’indice e dimenticare nella pattumiera della storia, con la sua attività accademica e con quella di pubblicista ha tenuto alti questi concetti che costituiscono la pietra angolare di una società libera. Ma Ricossa ha dato grande importanza anche alla formazione e alla diffusione delle idee, nella convinzione che le persone comuni dovessero avere accesso ai principi base dell’economia. In tale prospettiva, questo libro costituisce una sorta di introduzione all’economia che chiunque si interessi della materia, o ne voglia comprendere i nodi cruciali, dovrebbe avere sulla propria scrivania. I testi capitali della disciplina, a partire dalle radici che affondano nella Grecia classica, vengono analizzati, riassunti, criticati, offerti al popolo (degli studiosi, degli studenti, dei curiosi) da colui che è stato definito “il liberista selvaggio”. Ciò che emerge è uno straordinario affresco delle dottrine e delle idee che, nel corso dei secoli, si sono scontrate dando forma al mondo in cui viviamo. Carlo Stagnaro ha curato il libro integrando il lavoro di Ricossa




Rassegna piccolo formato: Marinella Albora, Sonia Rapallino, Michela Francia

Angelo Tenchio tra arte e grafica, mostra allo Spazio Officina Chiasso dedicata all'artista comasco

Pescara - Le opere d’arte rivivono con biscotti e ghiaccia reale

lunedì 22 settembre 2025

Arash Geroeian explains Genesis through Siamese and Persian Eyes Art exhibition at Chulalongkorn Uni

Affordable art fair New York Fall 2025, U Haul Gallery @ARTNYC

10(+) YouTube Channels for Contemporary Art Lovers

Storia africana dell'Africa. Dall'alba dell'umanità all'indipendenza di Zeinab Badawi (Rizzoli)

 L'Africa è la culla dell'umanità: ha visto fiorire antiche civiltà, imperi medievali guidati da re mitici e regine leggendarie, vivaci luoghi di cultura e di commercio. Eppure, per troppo tempo la sua storia è stata raccontata solo attraverso le narrazioni occidentali di schiavitù, colonialismo e imperialismo. In questo libro appassionante, la pluripremiata giornalista sudanese Zeinab Badawi racconta la storia della più antica terra abitata del mondo dalle origini della nostra specie fino all'euforia delle indipendenze, e lo fa da una prospettiva spesso poco esplorata, se non ignorata: quella degli africani. Attraverso un viaggio in più di trenta Paesi del continente, ascoltando le voci di studiosi, storici, antropologi, archeologi e testimoni diretti e indiretti degli eventi, e senza nascondere le proprie più intime emozioni, Badawi porta alla luce storie sepolte da tutto il continente e restituisce all'Africa il posto che le spetta nella nostra storia globale. Perché, come ricorda l'autrice, "ognuno di noi ha le proprie radici in Africa e questo libro, quindi, è destinato a tutti".




venerdì 19 settembre 2025

La conquista dell'infelicità. Come siamo diventati classe disagiata di Raffaele Alberto Ventura (Einaudi)

 Diventa quello che sei: ecco la promessa iscritta alle porte della modernità. Ma cosa succede quando nessuno riesce più a diventare se stesso?


Il mondo per il quale siamo stati preparati non esiste più: ora è il tempo della delusione, delle promesse non mantenute. Della classe disagiata come destino dell’Occidente e della rivoluzione che la scuote. Questo libro è la guida per attraversare i nostri tempi difficili. E uscirne migliori? Adesso non esageriamo. Un decimo della popolazione mondiale consuma nove decimi delle risorse del pianeta: il problema è che quel decimo siamo noi. E allora come mai la conquista della felicità pare sempre più lontana? L’idea di un ascensore sociale, che doveva elevare ognuno sopra tutti gli altri, si è rivelata per ciò che è: un errore logico e un inganno ideologico. In una società in cui tutto è permesso ma nulla è possibile, dobbiamo imparare a convivere con la certezza che nessuno diventerà mai se stesso. Un decennio dopo aver sconvolto la sua generazione con un libro di culto, Raffaele Alberto Ventura torna a raccontare la «classe disagiata». Lo fa mostrandone le origini – nella letteratura, nella filosofia, nel cinema, da Amleto a Fantozzi – e indicandone l’orizzonte tutt’altro che roseo. Perché nel frattempo la situazione non è affatto migliorata, anzi, e classe disagiata lo siamo tutti (o quasi). La storia umana alterna fasi d’illusione e fasi di disillusione, che inevitabilmente sfociano in qualche rivoluzione, dalla quale le civiltà escono radicalmente trasformate, talvolta distrutte. Accantonate le aspirazioni, falliti i buoni propositi di resilienza e troppo irrigiditi dall’angoscia per farsi bastare una seduta di yoga, segmenti sempre più ampi della classe media occidentale vengono sedotti dal demone della rivolta. Ve li immaginate i disagiati che fanno la rivoluzione? Dovreste, perché è già iniziata





MODERN ART / Smithsonian Art Museum, Washington, DC

The Pompidou Centre closes: Modernising modern art's Parisian HQ • FRANCE 24 English

Chef Daniel Humm on Collecting & Curating Contemporary Art | Keith Haring, Joan Mitchell | Sotheby's

London Contemporary Art Exhibitions - Sotheby's summer Auctions Contemporary Art Collection pt.2

giovedì 18 settembre 2025

A esequie avvenute. Una storia dell'Alligatore di Massimo Carlotto (Einaudi)

 A trent'anni dal primo romanzo che lo ha visto protagonista, torna l'Alligatore. Una leggenda del crime italiano.

È un inverno gelido nelle paludi del Nordest. Una donna è stata rapita, ma il sospetto che l’abbiano uccisa cresce di ora in ora. E Marco Buratti, l’Alligatore, è determinato a ristabilire la verità a ogni costo, anche quando non interessa più a nessuno.

Loris Pozza è il classico criminale esperto in «magheggi»: truffe, fatture false, capitali che finiscono nella banca cinese clandestina. Quando la sua amante moldava viene rapita, l’incarico di consegnare il riscatto è affidato a Marco Buratti, investigatore senza licenza, e ai suoi soci Max la Memoria e Beniamino Rossini. Ma qualcosa va storto e la donna, nonostante il pagamento di un milione di euro, non viene liberata. L’Alligatore inizia così un’indagine non autorizzata per impedire che una vittima rimanga senza giustizia, a dispetto di chi vorrebbe mettere tutto a tacere. Nel frattempo Rossini, che ogni tanto abbandona il suo vecchio mestiere di bandito per dedicarsi a salvare donne, libera una giovane ucraina sfruttata dalla mafia del suo Paese. Questa volta, però, la rappresaglia che si scatena è terribile. Una resa dei conti da cui nessuno uscirà indenne e che porterà l’Alligatore dove mai si era spinto.

Per il ritorno dell’Alligatore, Massimo Carlotto scrive il suo noir più doloroso. Suona il suo blues più malinconico e sorprendente.

«Avevamo scelto un’esistenza molto diversa dalle altre, da quelle dei regolari. E quando hai il cuore fuorilegge non puoi pretendere che batta a un altro ritmo»





Lucy Raven: Pressure & Release | Art21 "Extended Play"

Veridieci presenta Jacopo Berlendis | Dentro il nuovo studio d’artista

Canosa. Al via “In-Ruins”: in dialogo l'arte contemporanea e l'archeologia

Varese - Capitale Arte Contemporanea, occasione sfumata

mercoledì 17 settembre 2025

Londra di Louis-Ferdinand Céline (Adelphi)

Un’elegia furente, visionaria, alla diserzione e alla Grande Prostituta di Londra, nel secondo, straordinario volume degli inediti di Céline.

«È dalla parte dell’Inghilterra che uno se li ritrova quando ci arriva, ma la nebbia da quella parte è sempre così densa, così compatta che sono come delle vere vele che salgono le une davanti alle altre, dalla Terra fino al più alto dei cieli e per sempre. Con l’abitudine e l’attenzione si può comunque riuscire a ritrovarli, ma mai troppo a lungo a causa del vento che avvicina sempre nuove raffiche e vapori dal largo.»


All’inizio di Londra Ferdinand, alter ego di Céline, appena sceso dalla nave su cui si era imbarcato alla fine di Guerra, si ritrova nel mondo della mala londinese, o meglio di quella francese, fuggita in massa per scampare alle trincee. Una contro-società chiusa in sé stessa, con le sue regole inumane, da tutti accettate stoicamente. Ma che cos’è Londra? Un manuale di sopravvivenza a uso dei disertori, un inno dolente alla prostituzione, un’elegia alla città che i giornali dell’epoca definivano «il più grande mercato di carne umana del mondo»: mai così diversa, stralunata, affascinante nel suo superbo squallore. Céline squaderna una galleria di personaggi eroici nella turpitudine, alcuni già incontrati in Guerra come la prostituta Angèle e il maggiore Purcell (qui trasformato in folle inventore), o il bombarolo dostoevskiano Borokrom, i due papponi rivali Cantaloup e Tregonet, e il medico ebreo Yugenbitz, «pura bontà», quello che Céline avrebbe voluto diventare. Tutti dal destino segnato, popolano giorno e notte grandi arterie e angiporti, androni e locali malfamati, parchi e latrine.
La violenza, l’intensità quasi insopportabile di questa prosa dimostrano che il romanzo ci è pervenuto in una versione non purgata, che mai avrebbe potuto vedere la luce negli anni Trenta, quando è stato scritto, e resta materia incandescente ancora oggi. Perché Céline, lo sappiamo, vuole arrivare «fino a dove c’è l’origine di tutto». E per farlo ha bisogno di trovare la giusta dose di delirio, di far suonare il suo organetto nella nebbia, sul selciato infido della City, verso l’acqua che lo ha sempre tentato, verso il Tamigi: «È la notte del mondo che scorre, sotto i ponti. Si alzano come braccia per farla passare»




Le mostre d'arte imperdibili di Tribeca | Hank Willis Thomas, Emma Kohlmann, Lily Stockman e altri

Puntata 1 ARTE NEL CALICE - Podere La Chiesa e Linda Leupold.

Il Peso di Giotto – Scultura contemporanea tra passato e futuro | Antonello Tagliafierro

Capitale dell'Arte contemporanea: è finale

lunedì 15 settembre 2025

Amore e libertà. Per una filosofia del desiderio di Pietro Del Soldà (Feltrinelli)

 Amore e libertà è un libro che mette in crisi le nostre certezze, ci spinge a pensare oltre gli stereotipi e offre una visione lucida e vitale della passione che dà senso alla vita. Amare significa essere liberi? O la passione è per sua natura una prigione?

Amare significa essere liberi? O la passione è per sua natura una prigione?


Il desiderio, quando è autentico, ci spinge verso ciò che ci manca, ma non per possederlo. Verso ciò che ci affascina, ma non per dominarlo. È forse questa la sfida più grande per l’amore oggi: rinunciare all’idea del controllo, del possesso, della fusione tra gli amanti. Ma anche vincere la paura di lasciarsi andare e l’illusione d’essere felici senza vivere passioni travolgenti. In un tempo in cui le relazioni si rivelano fragili e domina il culto dell’“io”, Pietro Del Soldà prova a rispondere a una domanda antica e urgentissima: che cosa significa davvero amare? Amore e libertà è un viaggio tra filosofia, letteratura e storie di vita sulle tracce del “divino Eros”. Le parole di Diotima e Socrate, Plotino, Lucrezio, bell hooks, Merleau-Ponty, Eshkol Nevo sono messe a confronto con i punti critici della nostra vita sentimentale: il maschilismo, il terrore della dipendenza, il narcisismo, il conformismo, la reificazione del corpo e della bellezza, l’ossessione per l’identità. Per scoprire che l’amore non è un rifugio ma uno spazio fragile e dinamico che ci apre al mondo. Con una scrittura limpida e coinvolgente, Pietro Del Soldà – filosofo e voce tra le più riconoscibili del panorama culturale italiano – propone un’originale filosofia del desiderio, in grado di parlarci senza mai cadere nella semplificazione






Superani Studio Tour with Hyun Jin Kim

L'arte di Rosy Daniello

Giuseppe Alletto: mito, bellezza e energia cosmica nell’arte contemporanea siciliana

Hopper Piano Trio apre VivaVerdi 2025 a Matera: romanticismo e giovani talenti in scena

venerdì 12 settembre 2025

L'ultimo segreto di Dan Brown (Rizzoli)

L'attesissimo ritorno di Robert Langdon.
A otto anni dal suo ultimo libro, Origin, Dan Brown torna con un thriller di grande forza.
Una nuova, travolgente storia del maestro assoluto del genere.

«Per anni Brigita Gessner aveva deriso i pazienti che affermavano di essere stati a un passo dalla morte e di ave poi fatto ritorno. Ora si trovò a pregare di poter ingrossare le file di quelle rare anime. Ma era troppo tardi, lo sapeva. La sua vita si era conclusa.»


Mentre si trova a Praga con Katherine Solomon, studiosa di scienze noetiche e sua compagna, Robert Langdon si ritrova all’improvviso in un incubo: Katherine è sparita dalla camera d’albergo senza lasciare traccia. E non si tratta di un banale rapimento: forze occulte, attive dall’alba della storia, sono responsabili della scomparsa.

Tra antichi castelli, grandi cattedrali e labirinti sotterranei, Langdon si trova a esplorare il lato oscuro della città, deciso a portare alla luce segreti rimasti celati per secoli. Ma la sfida che gli si para davanti si rivelerà diversa, e ancora più difficile, di quelle che ha vinto in passato. Una sfida per salvare non solo la propria vita e quella di Katherine, ma il destino dell’umanità intera





10th Artist's Book Triennial at the Leipzig Book Fair 2024

Exhibition "BECOME THE OWNER OF MEDITATION"

Vilnius Academy of Arts. Вильнюсская академия искусств. Тресотлетняя история академии Вильнюс.

giovedì 11 settembre 2025

La potenza dello sguardo. Sulla fotografia di Luigi Ghirri di Riccardo Panattoni (Marsilio Arte)

 Perché ogni volta che si scorre la produzione di Luigi Ghirri emergono tratti talmente peculiari da rivelare sempre qualcosa di nuovo, di inaspettato, che ci consente di farlo uscire dal cliché in cui si corre il rischio di collocarlo? E perché, mentre guardiamo una delle sue fotografie, viene voglia di vederle tutte in sequenza, ognuna mostrando un lato irrinunciabile del nostro stesso modo di guardarle? Per indagare sul mistero che le opere di Ghirri non cessano di evocare, Riccardo Panattoni prende le mosse da quattro tra le più celebri e, mescolando percezioni visive e riflessione filosofica, mette in discussione le modalità di esperire e di pensare il tempo, lo spazio, le relazioni e il paesaggio come «nostra cifra epocale». Si interroga sul permanere dell'umano in un mondo in cui la moltiplicazione delle immagini a un ritmo sempre più vertiginoso è ormai assurta a paradigma e che l'opera di Ghirri costringe a tornare sulla linea di confine tra conosciuto e ignoto, tra assenza e presenza, tra memoria e futuro. Nella speranza che la fotografia possa continuare a essere anche oggi quello che è stata fin dall'inizio per Luigi Ghirri: «una grande avventura, del pensiero e dello sguardo, un giocattolo magico che riesce a coniugare il grande e il piccolo, le illusioni e la realtà, il tempo e lo spazio, la nostra adulta consapevolezza ed il fiabesco mondo dell'infanzia»



SECONDA PARTE COLLETTIVE OPERE D' ARTE EX POSTE BARI 2025

TERZA PARTE COLLETTIVE OPERE D' ARTE EX POSTE BARI 2025

mercoledì 10 settembre 2025

Grazie Islam! Quelle poche, piccole cose che l'Occidente deve al mondo musulmano di Franco Cardini (PaperFIRST)

L'Islam ci appartiene. Ha le nostre stesse profonde radici: la cultura ellenistico-mediterranea e il monoteismo abramitico; i suoi profeti sono i medesimi dell'ebraismo e del cristianesimo. La sua scienza e la sua filosofia, certo originali, restano impensabili senza le nostre. L'Islam è l'Occidente dell'Oriente. I fondamenti della sua cultura, radicati in quella ellenistica passata a Roma e a Bisanzio, sono arrivati alla nostra esattamente come le merci provenienti dall'Asia profonda giungevano in Europa. All'Islam, attraverso l'Asia Minore, il Delta Nilotico, l'Africa sahariana, il Maghreb e la penisola iberica, dobbiamo i fondamenti della nostra matematica, della nostra logica, della nostra astronomia, della nostra cartografia, della nostra geografia, della nostra fisica, della nostra medicina. Le nostre università medievali sono nate nell'XI-XII secolo come "studia" monastici e diocesani vivificati dall'esempio che proveniva loro dalle città musulmane, in molte delle quali esisteva una "bait al-Hikmah" dove s'imparava a pagamento: l'innovazione delle "universitates" medievali, corporazioni professionali dove la scienza si trasmette come una merce. Dante ci rammenta che Avicenna e Averroè sono padri del nostro sapere al pari di Platone e di Aristotele, d'Ippocrate e di Galeno; il Saladino è il nostro grande eroe cavalleresco. E non ci sono guerre, non ci sono atrocità, non ci sono fanatismi che tengano. La violenza e le infamie passano: ma le civiltà, i saperi, le scienze, le culture, rimangono. Come l'arcobaleno sulla cascata. Gloria all'Islam




Il violino d'oro di Francesco Herczeg #podcasts #podcasting #podcastlife #podcastclips #podcast

East meets West in Budapest as Chinese art exhibition opens

From Courbet to Baselitz. Collection of International Art after 1800

artBIAS Returns: Enjoy art in the heart of Budapest

martedì 9 settembre 2025

L'infinito piacere della matematica di Alessandro Maccarrone (Blackie)

“La matematica è l’architettura dell’universo. Quando è spiegata bene, diventa facile e incredibilmente divertente”. Le grandi idee matematiche spiegate graficamente. Un libro originale e appassionante che sfata i luoghi comuni sulla difficoltà di questa meravigliosa scienza esatta. I concetti e le regole fondamentali per comprendere i segreti della matematica e innamorarsi della sua straordinaria bellezza (e utilità). Contiene: Teorema di Pitagora - Equazioni - Strategie di calcolo - Fibonacci - Proporzioni - Leggi di Newton e molto, molto altro. Illustrazioni di Luis Paadín



Judy Suh: A Window of Time / Dimin Gallery New York

20F (simultaneità): Shirley, Kizys, Lisnet presso la Sylvia Wald e la Po Kim Gallery

U-Haul Art Fair New York 2025

lunedì 8 settembre 2025

Il potere degli errori. Trasformare ogni passo falso in un'occasione di crescita di Alberto Varriale (Il Sole 24 Ore)

C’è qualcosa di profondamente umano nell’errore, un aspetto che sfugge alla fretta di correggerlo, alla tentazione di archiviarlo come un inciampo. L’errore non è una distrazione, ma un movimento. Non è un punto fermo, ma un cambio di direzione che nasce quando l’intenzione si scontra con l’imprevisto, quando il piano perfetto devia, scivolando fuori traiettoria. È lì, in quel momento di sbandamento, che accade qualcosa di straordinario: l’errore ci spinge a muoverci, a cercare nuove rotte, a rivedere il senso del nostro cammino. E se la direzione giusta non fosse quella che credevamo? E se, proprio grazie a quella deviazione, scoprissimo paesaggi che non avremmo mai immaginato? L’errore ci costringe a errare, nel senso più nobile del termine. Ci porta a vagare, a sondare i confini delle nostre convinzioni. Non è un fallimento, ma un invito. Un invito a perdersi per ritrovarsi, a smarrire l’equilibrio per imparare a danzare con l’incertezza




'In Women's Words': Exhibition in Tehran highlights female artistry

Capturing a Complex Emotional Side | Portrait Artist of the Year UK

ART ON PAPER NEW YORK 2025, VIP PREVIEW @ARTNYC

10 Surreal Painters Today You Need To Know

domenica 7 settembre 2025

Decidono le femmine. Evoluzione e bellezza maschile di Daniele Derossi (Einaudi)

Spesso in natura i maschi sono più appariscenti delle femmine: hanno colori più sgargianti, o presentano strutture vistose come corna e criniere. Per spiegare questo fenomeno Darwin introdusse la teoria della selezione sessuale: le femmine guidano l’evoluzione della bellezza maschile scegliendo i tratti ornamentali che preferiscono. Alla sua pubblicazione, la teoria fu quasi unanimemente rifiutata da opinione pubblica e mondo scientifico; occorsero quasi cento anni prima che si tornasse a discuterne. L’insuccesso iniziale è soprattutto legato agli stereotipi di genere dell’epoca vittoriana e al timore degli scienziati di essere associati ai movimenti femministi. Gli stessi stereotipi di genere orientarono anche i cambiamenti della moda occidentale già a partire dalla fine del Seicento. Mentre le donne continuano a vestirsi in modo appariscente, la moda maschile sobria e scura, perdura ancora oggi. Ma storicamente non è sempre stato così. Basta guardare i ritratti del Rinascimento o le scene di vita nei quadri del Medioevo per rendersi conto che anche i maschi di “Homo sapiens” occidentale un tempo erano vistosi e colorati




Scatti di scena: a Palazzo Della Marra il teatro si fa immagine con la mostra di Magliocca

31 AGOSTO 2025 - SPECIALE: CORATO, TALENTI EMERGENTI NELLA MOSTRA CONCORSO "IL PENDIO"

sabato 6 settembre 2025

La luce e l'onda. Cosa significa insegnare? di Massimo Recalcati (Einaudi)

Questo libro è un elogio del maestro. In modo originale Massimo Recalcati torna a interrogare la pratica dell’insegnamento.


Incontrare un maestro è incontrare una luce e un’onda. Dieci anni dopo “L’ora di lezione”, Recalcati ritorna sul grande tema della Scuola. Ogni maestro è una luce e un’onda nello stesso tempo: è una luce perché allarga l’orizzonte del nostro mondo sospingendoci verso la necessaria soggettivazione del sapere; è un’onda poiché incarna l’impatto dell’allievo con qualcosa che resiste, con una differenza che non può essere pareggiata e che, proprio per questo, ci costringe a trovare un nostro stile singolare: quello che è stato scolasticamente acquisito deve essere ripreso in modo singolare, riaperto, reinventato. Se questi due movimenti del maestro non sono attivi, il sapere si devitalizza. Poi c’è il grande capitolo della Scuola al quale questo libro dedica molta attenzione. Come è possibile conservare nel suo dispositivo istituzionale la grazia della luce e dell’onda? Come è possibile non ridurre la sua azione a quella di una trasmissione tecnica di saperi più o meno specializzati per salvaguardare invece il suo compito più ampiamente formativo che è quello di contribuire in modo decisivo a dare una forma singolare alla vita dei nostri figli?





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venerdì 5 settembre 2025

Pensare senza parole. I doni nascosti di chi ragiona per immagini, pattern e astrazioni di Temple Grandin (Adelphi)

Intrecciando illuminanti aneddoti storici – fra i pensatori visivi si annoverano molti degli uomini più geniali d’ogni epoca, da Michelangelo a Einstein fino a Steve Jobs –, esperienze personali ed evidenze tratte dai più recenti studi neuroscientifici, Grandin ci offre un’affascinante analisi di queste divergenti forme di pensiero, e insieme lancia alla società un severo monito, affinché impari a scorgere in menti differenti «non una disabilità ma una risorsa» e non si lasci sfuggire un’irrinunciabile opportunità di arricchimento.

«Il primo passo per capire che le persone hanno modi diversi di pensare è capire che modi diversi di pensare “esistono”. La convinzione, ormai universale, che ognuno di noi è programmato per il linguaggio è forse la ragione per cui ho dovuto sfiorare i trent’anni prima di capire che sono una “visual thinker”, una pensatrice visiva».


Se Temple Grandin non ha potuto accedere alla facoltà di Veterinaria è a causa delle gravi carenze in matematica: il suo modo di pensare per immagini – correlato al disturbo dello spettro autistico – le rende infatti difficile maneggiare concetti astratti quali i numeri. La sua particolare forma mentis, riconosciuta e sviluppata grazie ai corsi pratici un tempo offerti dalle scuole, le ha tuttavia permesso di diventare una stimata progettista di macchinari zootecnici, nonché un’autorevole esperta di comportamento animale – materia che, paradossalmente, oggi insegna proprio agli aspiranti veterinari. L’attrito fra il funzionamento del suo cervello e il mondo circostante, avvertito sin dalla più tenera età, l’ha convinta che noi umani abbiamo «modi diversi di pensare»: al pensiero verbale – sequenziale e fondato sul linguaggio – si oppone infatti, in un continuum di gradazioni intermedie, un pensiero visivo che procede per immagini, e che il sistema educativo e il mondo del lavoro sempre più spesso stentano a valorizzare




Catharine Czudej: God is Good / Meredith Rosen Gallery, New York

The Armory Show 2025 VIP Preview

Beatriz Milhazes: Rigor and Beauty / Guggenheim Museum New York

giovedì 4 settembre 2025

Pop is dead. La storia dei Radiohead di Fernando Rennis (Nottetempo)

I Radiohead esordiscono nel 1992 con Creep, un singolo di grande successo commerciale che finiranno presto per odiare, e da lì in avanti sfidano le convenzioni del pop per diventare, nei decenni successivi, un gruppo imprevedibile e spiazzante, non solo dal punto di vista musicale: l’antitesi delle rockstar, gli interpreti irrequieti di un mondo distopico in radicale cambiamento, un poliedro pieno di contrasti. La loro storia è sorprendente, come la loro discografia, in cui convivono Ok Computer (1997), definito “l’ultimo grande album rock del xx secolo”, Kid A (2000), un disco che spinge sull’elettronica, e In Rainbows (2007), una sintesi sonora pubblicata in digitale sul sito del gruppo, con prezzo a scelta. Un decennio dopo, mentre venivano analizzati in ogni loro aspetto e conquistavano nuove generazioni di fan, i Radiohead si sarebbero eclissati, concentrandosi sui progetti solisti. A quarant’anni dai primi tentativi nelle sale di musica della scuola di Abingdon, la band è ormai circondata da un’aura mitologica e schiere di adepti, ma non cessa di essere “un disturbo, un’anomalia che rischia di incantarci”. Restano aspetti ancora poco conosciuti della storia e del “fenomeno Radiohead”, stereotipi da smontare, contraddizioni da approfondire, indizi da sondare: come ha fatto Fernando Rennis, che da anni è sulle tracce dei cinque di Oxford e ha parlato con i loro insegnanti e compagni di scuola, intervistato musicisti, registi, giornalisti e collaboratori che hanno incrociato le loro vicende. Attraverso una ricerca rigorosa e uno sguardo appassionato, questo libro ci guida in un viaggio documentato e coinvolgente nel cuore inquieto della musica contemporanea




Liberi di amare. La vocazione di Chiara Amirante (Piemme)

Intrecciando pensieri sulla fede originali e personali e testimonianze di vita,  Liberi di amare  è una bussola per chi cerca luce nel buio,...

MILANO (ITALIA)