Laura e Piergiulio si incontrano in una Torino piena di luce. Lui è un bravo psicoanalista, ma come uomo è irrisolto. Lei è stata una bambina abusata, mentre oggi è una giovane donna inquieta e ambivalente verso la figlia. Laura trova in Piergiulio l’occasione per dare un padre alla sua bambina e per riabilitarsi agli occhi dei servizi sociali, che hanno mandato Agata in comunità. Prova così a salvarsi da un’esistenza di solitudine, tra un padre anziano e un amico di famiglia con cui, nonostante sia l’artefice del suo dolore, intrattiene una relazione sessuale patologica. L’incontro con Laura e Agata stravolge però la vita di Piergiulio, che viene spinto a prendersi ogni responsabilità. Ne nasce una relazione forte e sicura tra lui e la bambina, mentre la donna cerca con tutte le forze di sentirsi parte di questa nuova famiglia a geometria variabile. Senza però riuscirci, vittima di una malattia che la porta ad auto sabotarsi. Nonostante tutto, "Le geometrie variabili" è una storia di speranza. Racconta di come ognuno di noi, anche dentro a profonde sofferenze, prova a interrompere le maledizioni familiari e a spezzarne l’eredità, anche a costo di allontanarci per salvare i figli
T.A.Z. Weblog Party
un nuovo "territorio mentale", che elude le normali strutture di controllo sociale
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