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giovedì 11 gennaio 2024

POESIA E STREET PHOTOGRAPHY (Appunti per un’estetica dell’invisibile) BY Donato Di Poce “Il poeta vede l’invisibile/Il Fotografo fornisce le prove”

 “Il poeta vede l’invisibile/Il Fotografo fornisce le prove”

Con questo aforisma intendevo esplicitare in sintesi, il mio pensiero sull’attività del poeta e del fotografo. Entrambi infatti sono sempre in ascolto della realtà e del sogno, ma entrambi cercano e a volte vedono l’invisibile, ma lo esprimono con mezzi diversi: uno con la parola, l’altro con le immagini.

Non mancano storicamente grandi esempi di contaminazione delle arti e dei ruoli (poesia visiva, fotopoesie, collage, murales), ma ritengo che entrambe attingono linfa ed ispirazione dalla realtà e dalla strada. Insomma in una parola sono Street Art.

Così come la poesia cattura e racconta storie ed emozioni, lo scatto fotografico racconta sempre una storia. Il fotografo e il poeta, devono quindi riuscire a catturare la relazione e l’interazione tra gli elementi che da una parte la realtà, e dall’altra la visione interiore, estetica e umana mettono a disposizione.

A volte si tratta di catturare delle vere apparizioni, altre di documentare in un reportage tematico la realtà così com’ è, ovvero come la percepisce e restituisce l’artista.

L’Istante decisivo:

Sicuramente uno dei maestri di questo genere fotografico è il fotografo Henry Cartier-Bresson, Sua è anche la celebre frase che definisce che cosa è il “momento decisivo” in fotografia.

“Fotografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo un evento e il rigoroso assetto delle forme percepite con lo sguardo che esprimono e significano tale evento. È porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore. È un modo di vivere.”

L’istante decisivo è quindi un equilibrio formale che rivela l’essenza di una situazione. Corrisponde al riconoscimento simultaneo, da una parte, del significato di un fatto e, dall’altra, nel cristallizzare in un attimo della percezione estetica in composizione ed equilibrio poetico/formale.

Identificare dei temi:

Una cosa importante è quella d’ identificare dei temi e concentrarsi su alcuni di essi per ogni contest fotografico, altrimenti si rischia, la confusione, la casualità e la ridondanza. Ne suggeriamo alcuni ma voi divertitevi a inventarne dei nuovi:

Abbandono urbano, Minimalismo, Sguardi sospesi, Gente al lavoro [workers], Piedi, scarpe, cappelli, Ombre, Contrasti sociali, Riflessi, Apparizioni, Manifesti strappati, Ombre, Suture, Murales, Periferie, vecchie fabbriche abbandonate, scritte, numeri etc..

La spontaneità dello scatto:

E’ facile intuire che una delle caratteristiche che il fotografo di strada deve fare proprie è quella di “essere invisibile”. Questo non significa che il fotografo non deve essere notato mentre scatta, ma semplicemente che la sua presenza non deve in alcun modo “modificare o alterare” la realtà. Deve cioè fornire le prove della sua visione, che vede quello che gli altri non vedono, che sa cogliere la bellezza nascosta nei dettagli, nelle apparizioni improvvise, nei sogni strappati sui muri, nei lampi di verità che si annidano nella realtà o ai margini della strada e sui muri di periferia.

Camminare, guardare e aspettare:

Alex Webb diceva: “Il miglior modo per conoscere un posto è camminare. Perchè un fotografo di strada può solamente camminare e guardare, aspettare e parlare, e poi guardare e aspettare ancora, cercando di restare fiducioso che l’inatteso, l’ignoto, o il cuore segreto della conoscenza lo attenda proprio dietro l’angolo”.

Antenne aperte e prontezza e velocità nello scatto: 

Charles Harbutt diceva: “Non sono io a trovare le foto, sono loro a cercare me… io devo solo assicurarmi di avere la pellicola nella macchina ed essere pronto”.

 

Significa avere Antenne, mente, cuore e occhi aperti e sapersi adattare, reagendo di conseguenza, per poter portare a casa lo scatto desiderato. Questo significa essenzialmente tre cose:

ü prestare attenzione a tutto ciò che accade intorno a noi.

ü saper leggere e vedere le relazioni tra le persone e le cose

ü avere a disposizione un mezzo maneggevole (non serve necessariamente avere dietro uno zoom, una nikon o una Canon superaccessoriata, oggi si fanno bellissime foto di Street Art anche con piccole tascabili o con il cellulare d’ultima generazione).

I Grandi fotografi e maestri di riferimento della Street Photography:

Ogni fotografo è libero di sperimentare e comunicare la propria visione della realtà, ma ogni grande fotografo non può fare a meno di conoscere i suoi maestri e colleghi di riferimento:

Sono tantissimi i fotografi, contemporanei e non, che possono essere presi come esempio. Seppur tutti con uno stile diverso e personale, le loro fotografie hanno fatto la storia di questo genere fotografico e rimangono delle pietre miliari che non si possono ignorare!

Qui di seguito ne ricordiamo alcuni: Henri Cartier-Bresson, Alex Webb, Robert Doisneau, Elliott Erwitt, Garry Winogrand, Vivian Meier, Josef Koudelka, Robert Frank, Diane Arbus, Mario De Biasi, Luigi Ghirri, Francesca Woodman, Letizia Battaglia.

(foto di Donato Di Poce - all rights reserved)





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