Con oltre 140 immagini, diverse delle quali pubblicate per la prima volta, il libro offre una prospettiva originale e inedita per ripensare i movimenti degli anni Sessanta e Settanta e, più in generale, la cultura italiana del secondo dopoguerra.
Negli ambienti del pensiero critico e marxista
l’importanza politica dell’operaismo e dell’Autonomia operaia è ormai
riconosciuta non solo in Italia ma sul piano internazionale. Tuttavia, è
meno nota l’influenza che questi movimenti hanno esercitato sul lavoro
di artisti, architetti e designer di avanguardia. Unico nel suo genere,
il libro di Jacopo Galimberti si concentra sul discorso estetico e
culturale sviluppato da tre generazioni di militanti (tra cui Mario
Tronti, Antonio Negri, Franco Berardi «Bifo» e Silvia Federici) e sul
modo in cui è stato fatto proprio da figure di primo piano come Manfredo
Tafuri. Il volume analizza i momenti chiave di questo dialogo, dai
disegni pubblicati su «classe operaia» alla mostra di Potere operaio a
Parigi, dalle fanzine degli indiani metropolitani al collettivo
artistico femminista che aderiva alla campagna «Salario al lavoro
domestico».
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