T.A.Z. Weblog Party

un nuovo "territorio mentale", che elude le normali strutture di controllo sociale

giovedì 25 settembre 2025

Giorni mesi anni di una vita intensa di Iginio Massari (Baldini + Castoldi)

 "Non sono stato solo un pasticcere ma anche un atleta, un pugile di buon livello, sono stato prima un povero pirata e poi un emigrato, ho conosciuto principi, re e regine e presidenti della Repubblica. Ho lavorato con artisti incredibili, attori, registi, poeti, pittori di fama internazionale. Ho pubblicato più di 200 libri e scritto la prima enciclopedia mondiale della pasticceria. Ho fatto questo e molto altro e mi piacerebbe raccontarlo perché ho sempre pensato che le nostre esperienze sono un patrimonio utile solo se condiviso." (Iginio Massari)




Gallery Tour: Modern & Contemporary Art at Phillips Hong Kong

Spotlighting Lakota voices through contemporary art exhibit

Alla scoperta dell'arte contemporanea a Chelsea, New York | Da Shara Hughes ad Austin Martin White

ART TRENDS CHELSEA NEW YORK SEP 2025 @artnyc

mercoledì 24 settembre 2025

Irradiazioni. Diario 1941-1945 di Ernst Jünger (Guanda)

 Nel 1939, allo scoppio della guerra, Ernst Jünger viene richiamato alle armi come comandante di compagnia, col grado di capitano. Successivamente, alla fine della campagna di Francia, è inviato presso lo stato maggiore del comando militare di Parigi. Ha cominciato intanto a prendere forma quel diario, in cui lo scrittore registrerà riflessioni ed eventi fino ai giorni della sconfitta e dell'occupazione: l'invio al fronte orientale, nel Caucaso; il secondo soggiorno parigino fra il 1943 e il 1944, mentre le sorti del conflitto volgono al peggio per la Germania; il trasferimento a Kirchhorst, dove trascorrerà il resto della guerra, tra sventure private (l'annuncio della morte del figlio sul fronte italiano) e un distacco sempre più marcato dal regime e dai suoi capi militari. In quale posizione si è messo per osservare tutto questo? Egli stesso afferma di aver inseguito immagini di «completa aderenza». Lo sguardo esatto, impavido, coglie con esemplare precisione luci e ombre: le zone di terrore (il fronte caucasico dove non vi è più regola di guerra e si giunge fatalmente a «colpire gli inermi») e quei luoghi in cui, per qualche istante, l'antica civiltà d'Europa ha saputo ancora esprimersi in una discussione intellettuale, in un paragone colto, nel piacere di una battuta. Si riconosce nella scrittura una ferma volontà di chiarezza e un doloroso esercizio alla verità. La lucidità della visione, il «distacco», sono il risultato di uno sforzo supremo, e hanno per effetto una straordinaria incisività. Per questo Irradiazioni rappresenta una ineguagliabile testimonianza del disastro, oltre che uno dei libri più belli di Jünger.




Mostra di Paolo Piccinni

Arte o solo… 💩? Spiego Piero Manzoni ad Alessio”. + SCACCHI.

Orlando Art Live - 22 09 2025 - Canale 124 DTT

Ep. 3 Arte a casa | L'arte è universale?

martedì 23 settembre 2025

I grandi classici dell'economia di Sergio Ricossa a cura di Carlo Stagnaro (Liberilibri)

Sergio Ricossa è stato uno dei massimi esponenti del liberalismo italiano. In anni in cui termini come “proprietà”, “mercato”, “individualismo”, e persino “borghese” erano da mettere all’indice e dimenticare nella pattumiera della storia, con la sua attività accademica e con quella di pubblicista ha tenuto alti questi concetti che costituiscono la pietra angolare di una società libera. Ma Ricossa ha dato grande importanza anche alla formazione e alla diffusione delle idee, nella convinzione che le persone comuni dovessero avere accesso ai principi base dell’economia. In tale prospettiva, questo libro costituisce una sorta di introduzione all’economia che chiunque si interessi della materia, o ne voglia comprendere i nodi cruciali, dovrebbe avere sulla propria scrivania. I testi capitali della disciplina, a partire dalle radici che affondano nella Grecia classica, vengono analizzati, riassunti, criticati, offerti al popolo (degli studiosi, degli studenti, dei curiosi) da colui che è stato definito “il liberista selvaggio”. Ciò che emerge è uno straordinario affresco delle dottrine e delle idee che, nel corso dei secoli, si sono scontrate dando forma al mondo in cui viviamo. Carlo Stagnaro ha curato il libro integrando il lavoro di Ricossa




Rassegna piccolo formato: Marinella Albora, Sonia Rapallino, Michela Francia

Angelo Tenchio tra arte e grafica, mostra allo Spazio Officina Chiasso dedicata all'artista comasco

Pescara - Le opere d’arte rivivono con biscotti e ghiaccia reale

lunedì 22 settembre 2025

Arash Geroeian explains Genesis through Siamese and Persian Eyes Art exhibition at Chulalongkorn Uni

Affordable art fair New York Fall 2025, U Haul Gallery @ARTNYC

10(+) YouTube Channels for Contemporary Art Lovers

Storia africana dell'Africa. Dall'alba dell'umanità all'indipendenza di Zeinab Badawi (Rizzoli)

 L'Africa è la culla dell'umanità: ha visto fiorire antiche civiltà, imperi medievali guidati da re mitici e regine leggendarie, vivaci luoghi di cultura e di commercio. Eppure, per troppo tempo la sua storia è stata raccontata solo attraverso le narrazioni occidentali di schiavitù, colonialismo e imperialismo. In questo libro appassionante, la pluripremiata giornalista sudanese Zeinab Badawi racconta la storia della più antica terra abitata del mondo dalle origini della nostra specie fino all'euforia delle indipendenze, e lo fa da una prospettiva spesso poco esplorata, se non ignorata: quella degli africani. Attraverso un viaggio in più di trenta Paesi del continente, ascoltando le voci di studiosi, storici, antropologi, archeologi e testimoni diretti e indiretti degli eventi, e senza nascondere le proprie più intime emozioni, Badawi porta alla luce storie sepolte da tutto il continente e restituisce all'Africa il posto che le spetta nella nostra storia globale. Perché, come ricorda l'autrice, "ognuno di noi ha le proprie radici in Africa e questo libro, quindi, è destinato a tutti".




venerdì 19 settembre 2025

La conquista dell'infelicità. Come siamo diventati classe disagiata di Raffaele Alberto Ventura (Einaudi)

 Diventa quello che sei: ecco la promessa iscritta alle porte della modernità. Ma cosa succede quando nessuno riesce più a diventare se stesso?


Il mondo per il quale siamo stati preparati non esiste più: ora è il tempo della delusione, delle promesse non mantenute. Della classe disagiata come destino dell’Occidente e della rivoluzione che la scuote. Questo libro è la guida per attraversare i nostri tempi difficili. E uscirne migliori? Adesso non esageriamo. Un decimo della popolazione mondiale consuma nove decimi delle risorse del pianeta: il problema è che quel decimo siamo noi. E allora come mai la conquista della felicità pare sempre più lontana? L’idea di un ascensore sociale, che doveva elevare ognuno sopra tutti gli altri, si è rivelata per ciò che è: un errore logico e un inganno ideologico. In una società in cui tutto è permesso ma nulla è possibile, dobbiamo imparare a convivere con la certezza che nessuno diventerà mai se stesso. Un decennio dopo aver sconvolto la sua generazione con un libro di culto, Raffaele Alberto Ventura torna a raccontare la «classe disagiata». Lo fa mostrandone le origini – nella letteratura, nella filosofia, nel cinema, da Amleto a Fantozzi – e indicandone l’orizzonte tutt’altro che roseo. Perché nel frattempo la situazione non è affatto migliorata, anzi, e classe disagiata lo siamo tutti (o quasi). La storia umana alterna fasi d’illusione e fasi di disillusione, che inevitabilmente sfociano in qualche rivoluzione, dalla quale le civiltà escono radicalmente trasformate, talvolta distrutte. Accantonate le aspirazioni, falliti i buoni propositi di resilienza e troppo irrigiditi dall’angoscia per farsi bastare una seduta di yoga, segmenti sempre più ampi della classe media occidentale vengono sedotti dal demone della rivolta. Ve li immaginate i disagiati che fanno la rivoluzione? Dovreste, perché è già iniziata





MODERN ART / Smithsonian Art Museum, Washington, DC

The Pompidou Centre closes: Modernising modern art's Parisian HQ • FRANCE 24 English

Chef Daniel Humm on Collecting & Curating Contemporary Art | Keith Haring, Joan Mitchell | Sotheby's

London Contemporary Art Exhibitions - Sotheby's summer Auctions Contemporary Art Collection pt.2

giovedì 18 settembre 2025

A esequie avvenute. Una storia dell'Alligatore di Massimo Carlotto (Einaudi)

 A trent'anni dal primo romanzo che lo ha visto protagonista, torna l'Alligatore. Una leggenda del crime italiano.

È un inverno gelido nelle paludi del Nordest. Una donna è stata rapita, ma il sospetto che l’abbiano uccisa cresce di ora in ora. E Marco Buratti, l’Alligatore, è determinato a ristabilire la verità a ogni costo, anche quando non interessa più a nessuno.

Loris Pozza è il classico criminale esperto in «magheggi»: truffe, fatture false, capitali che finiscono nella banca cinese clandestina. Quando la sua amante moldava viene rapita, l’incarico di consegnare il riscatto è affidato a Marco Buratti, investigatore senza licenza, e ai suoi soci Max la Memoria e Beniamino Rossini. Ma qualcosa va storto e la donna, nonostante il pagamento di un milione di euro, non viene liberata. L’Alligatore inizia così un’indagine non autorizzata per impedire che una vittima rimanga senza giustizia, a dispetto di chi vorrebbe mettere tutto a tacere. Nel frattempo Rossini, che ogni tanto abbandona il suo vecchio mestiere di bandito per dedicarsi a salvare donne, libera una giovane ucraina sfruttata dalla mafia del suo Paese. Questa volta, però, la rappresaglia che si scatena è terribile. Una resa dei conti da cui nessuno uscirà indenne e che porterà l’Alligatore dove mai si era spinto.

Per il ritorno dell’Alligatore, Massimo Carlotto scrive il suo noir più doloroso. Suona il suo blues più malinconico e sorprendente.

«Avevamo scelto un’esistenza molto diversa dalle altre, da quelle dei regolari. E quando hai il cuore fuorilegge non puoi pretendere che batta a un altro ritmo»





Lucy Raven: Pressure & Release | Art21 "Extended Play"

Veridieci presenta Jacopo Berlendis | Dentro il nuovo studio d’artista

Canosa. Al via “In-Ruins”: in dialogo l'arte contemporanea e l'archeologia

Varese - Capitale Arte Contemporanea, occasione sfumata

mercoledì 17 settembre 2025

Londra di Louis-Ferdinand Céline (Adelphi)

Un’elegia furente, visionaria, alla diserzione e alla Grande Prostituta di Londra, nel secondo, straordinario volume degli inediti di Céline.

«È dalla parte dell’Inghilterra che uno se li ritrova quando ci arriva, ma la nebbia da quella parte è sempre così densa, così compatta che sono come delle vere vele che salgono le une davanti alle altre, dalla Terra fino al più alto dei cieli e per sempre. Con l’abitudine e l’attenzione si può comunque riuscire a ritrovarli, ma mai troppo a lungo a causa del vento che avvicina sempre nuove raffiche e vapori dal largo.»


All’inizio di Londra Ferdinand, alter ego di Céline, appena sceso dalla nave su cui si era imbarcato alla fine di Guerra, si ritrova nel mondo della mala londinese, o meglio di quella francese, fuggita in massa per scampare alle trincee. Una contro-società chiusa in sé stessa, con le sue regole inumane, da tutti accettate stoicamente. Ma che cos’è Londra? Un manuale di sopravvivenza a uso dei disertori, un inno dolente alla prostituzione, un’elegia alla città che i giornali dell’epoca definivano «il più grande mercato di carne umana del mondo»: mai così diversa, stralunata, affascinante nel suo superbo squallore. Céline squaderna una galleria di personaggi eroici nella turpitudine, alcuni già incontrati in Guerra come la prostituta Angèle e il maggiore Purcell (qui trasformato in folle inventore), o il bombarolo dostoevskiano Borokrom, i due papponi rivali Cantaloup e Tregonet, e il medico ebreo Yugenbitz, «pura bontà», quello che Céline avrebbe voluto diventare. Tutti dal destino segnato, popolano giorno e notte grandi arterie e angiporti, androni e locali malfamati, parchi e latrine.
La violenza, l’intensità quasi insopportabile di questa prosa dimostrano che il romanzo ci è pervenuto in una versione non purgata, che mai avrebbe potuto vedere la luce negli anni Trenta, quando è stato scritto, e resta materia incandescente ancora oggi. Perché Céline, lo sappiamo, vuole arrivare «fino a dove c’è l’origine di tutto». E per farlo ha bisogno di trovare la giusta dose di delirio, di far suonare il suo organetto nella nebbia, sul selciato infido della City, verso l’acqua che lo ha sempre tentato, verso il Tamigi: «È la notte del mondo che scorre, sotto i ponti. Si alzano come braccia per farla passare»




Le mostre d'arte imperdibili di Tribeca | Hank Willis Thomas, Emma Kohlmann, Lily Stockman e altri

Puntata 1 ARTE NEL CALICE - Podere La Chiesa e Linda Leupold.

Il Peso di Giotto – Scultura contemporanea tra passato e futuro | Antonello Tagliafierro

Capitale dell'Arte contemporanea: è finale

lunedì 15 settembre 2025

Amore e libertà. Per una filosofia del desiderio di Pietro Del Soldà (Feltrinelli)

 Amore e libertà è un libro che mette in crisi le nostre certezze, ci spinge a pensare oltre gli stereotipi e offre una visione lucida e vitale della passione che dà senso alla vita. Amare significa essere liberi? O la passione è per sua natura una prigione?

Amare significa essere liberi? O la passione è per sua natura una prigione?


Il desiderio, quando è autentico, ci spinge verso ciò che ci manca, ma non per possederlo. Verso ciò che ci affascina, ma non per dominarlo. È forse questa la sfida più grande per l’amore oggi: rinunciare all’idea del controllo, del possesso, della fusione tra gli amanti. Ma anche vincere la paura di lasciarsi andare e l’illusione d’essere felici senza vivere passioni travolgenti. In un tempo in cui le relazioni si rivelano fragili e domina il culto dell’“io”, Pietro Del Soldà prova a rispondere a una domanda antica e urgentissima: che cosa significa davvero amare? Amore e libertà è un viaggio tra filosofia, letteratura e storie di vita sulle tracce del “divino Eros”. Le parole di Diotima e Socrate, Plotino, Lucrezio, bell hooks, Merleau-Ponty, Eshkol Nevo sono messe a confronto con i punti critici della nostra vita sentimentale: il maschilismo, il terrore della dipendenza, il narcisismo, il conformismo, la reificazione del corpo e della bellezza, l’ossessione per l’identità. Per scoprire che l’amore non è un rifugio ma uno spazio fragile e dinamico che ci apre al mondo. Con una scrittura limpida e coinvolgente, Pietro Del Soldà – filosofo e voce tra le più riconoscibili del panorama culturale italiano – propone un’originale filosofia del desiderio, in grado di parlarci senza mai cadere nella semplificazione






Superani Studio Tour with Hyun Jin Kim

L'arte di Rosy Daniello

Giuseppe Alletto: mito, bellezza e energia cosmica nell’arte contemporanea siciliana

Hopper Piano Trio apre VivaVerdi 2025 a Matera: romanticismo e giovani talenti in scena

MILANO (ITALIA)