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un nuovo "territorio mentale", che elude le normali strutture di controllo sociale

martedì 15 luglio 2025

Termoli candidata a Capitale italiana Arte contemporanea 2027: intervista a Francesco Roberti

PROF. GIORGIO GREGORIO GRASSO , PROF. ALFIO BORGHRSE, MOSTRA D'ARTE CONTEMPORANEA DOMUS OCTAVIA

I MANDALA DI LUCE di Annelisa Addolorato (I Quaderni del Bardo Edizioni)

Stregoneria. Il fascino del male di Katia Bernacci (DIARKOS)

Conversazioni scomode #19 a cura dì Leonardo Elia

Ogni martedì | MELPIGNANO | Visite guidate alla mostra Il Mito – Unconventional Archive che racconta i 50 anni di storia del Canzoniere Grecanico Salentino

IL MITO – UNCONVENTIONAL ARCHIVE: SINO AL 17 AGOSTO NELLE SALE DEL PALAZZO MARCHESALE CASTRIOTA A MELPIGNANO UNA MOSTRA RACCONTA I 50 ANNI DI STORIA DEL CANZONIERE GRECANICO SALENTINO. 
OGNI MARTEDÌ LE VISITE GUIDATE INSIEME AI CURATORI DI STUDIOCONCRETO.

VENERDÌ 25 E SABATO 26 LUGLIO, SEMPRE NEL COMUNE GRIKO, UNA DUE GIORNI DI FESTA CON NUMEROSI OSPITI.

AD AGOSTO IL GRUPPO DI MUSICA POPOLARE PIÙ LONGEVO E INFLUENTE DELLA SCENA PUGLIESE SARÀ PROTAGONISTA DELLA “NOTTE DELLA TARANTA”: IL 17 A ZOLLINO CON “IL MITO” E IL 23 CON DUE BRANI SUL PALCO DEL CONCERTONE DI MELPIGNANO.


Ogni martedì alle 18:30 

ingresso gratuito | 
prenotazione obbligatoria info.studioconcreto@gmail.com)

nelle sale di Palazzo Marchesale Castriota di Melpignano sono disponibili le visite guidate alla mostra Il Mito – Unconventional Archive, dedicata ai 50 anni del Canzoniere Grecanico Salentino, il gruppo di musica popolare più longevo e influente della scena pugliese, fondato nel 1975 da Rina Durante. Curata da studioconcreto di Laura Perrone e Luca Coclite, con il contributo scientifico di Margherita Macrì, l’esposizione è aperta fino al 17 agosto 
(ingresso gratuito - info e prenotazioni 3292931124), 
il martedìmercoledì e venerdì (10:00|12:00 - 17:30-21:00),
il giovedì (17:30|21:00) e il sabato e la domenica (09:00|13:00 - 18:00|22:00)
e fa parte del più ampio programma CGS 50 – Il Mito
In questo 2025 “straordinario” sono previsti un tour internazionale, la realizzazione di un documentario, l'uscita di un nuovo album (già preceduto da alcuni singoli), residenze artistiche, incontri pubblici e soprattutto una due giorni di Festa, venerdì 25 e sabato 26 luglio sempre a Melpignano, con numerosi ospiti come Erri De LucaDakhaBrakhaJustin Adams e molti altri. 
Nel mese di agosto ci saranno poi due ulteriori occasioni per festeggiare: il Canzoniere Grecanico Salentino sarà infatti protagonista del festival “La Notte della Taranta”: domenica 17 Zollino in scena con lo show “Il Mito” con Inude, Roberto Licci e Rossella Pinto e sabato 23 sul palcoscenico del Concertone di Melpignano con due brani simbolo della storia del gruppo.

LA MOSTRA

Il Mito – Unconventional Archive, che ha privilegiato una metodologia partecipativa e relazionale, fondata sull’ascolto e sull’incontro, si configura come un archivio vivo e in costante trasformazione: materiali inediti, racconti personali, fotografie, installazioni e contributi audiovisivi restituiscono cinquant’anni di evoluzioni musicali, sociali e politiche, offrendo uno sguardo critico e immersivo su un’esperienza collettiva che ha contribuito a definire l’identità culturale del Salento e oltre. Attraverso immagini, suoni e testimonianze, il percorso espositivo accompagna il pubblico alla scoperta di un'esperienza che ha saputo trasformare la tradizione popolare in linguaggio globale. Un viaggio tra scatti esclusiviintervistedocumenti e contenuti multimediali per celebrare la forza innovativa del Canzoniere Grecanico Salentino. Articolata in tre sezioni tematiche, attraversa le principali fasi della storia del gruppo. Le origini, negli anni Settanta, tra il pensiero gramsciano, la visione pasoliniana del plurilinguismo e l’impegno di Rina Durante, intellettuale militante e fondatrice, che ha ridato voce alle culture subalterne e valorizzato la lingua grika. Le trasformazioni degli anni Ottanta e Novanta, con il passaggio di direzione a Daniele Durante, segnate dall’emergere delle Posse e dal rinnovato interesse per il tarantismo, documentato da Georges Lapassade e reinterpretato poeticamente nell’opera video Tarantism di Joachim Koester. Infine, la fase contemporanea, con l’installazione immersiva Beyond Horizons, che racconta l’evoluzione recente della band sotto la guida di Mauro Durante, subentrato nel 2007 al padre Daniele (scomparso nel 2021). 
Il Mito – Unconventional Archive non si limita a ripercorrere un anniversario, ma propone una riflessione profonda sul significato di patrimonio, trasmissione e identità, attraversando un paesaggio umano denso e stratificato, in cui la narrazione individuale si apre a una dimensione plurale. La mostra, realizzata con il sostegno della Regione Puglia nell’ambito delle attività promosse da Puglia Culture, con il patrocinio del Comune di Melpignano, si avvale dei materiali messi a disposizione da numerosi archivi e dalle Teche Rai, include opere di Joachim Koester, il progetto grafico di Walter Santomauro
l’installazione multimediale a cura di MediaSoft, e la collaborazione tecnica di SprechXgraph e Multiservice-Eco.


LA FESTA

Venerdì 25 e sabato 26 luglio il centro storico di Melpignano ospiterà poi CGS 50 - La Festa, due giorni di musica, pensiero e visione tra concerti, performance, incontri, un'area Kids con ospiti nazionali e  internazionali per raccontare non solo la storia di un gruppo, ma quella di un intero territorio che, attraverso la cultura, il suono e la danza, ha saputo parlare al mondo. Le due serate si apriranno alle 18:00 con le visite guidate alla mostraVenerdì 25 (dalle 19:00 - ingresso gratuito), i protagonisti saranno lo scrittore Erri De Luca, la band ucraina DakhaBrakhaGiulio Bianco in trio con Massimiliano De Marco e Giuseppe Anglano, l'Arneo Tambourine Project di Giancarlo Paglialunga e un incontro su Daniele Durante, rivoluzionario musicista e ricercatore salentino, tra i maggiori esperti di cultura orale pugliese, leader fino al 2007, al quale è dedicato il progetto. 
Sabato 26 (dalle 19:15 - ingresso gratuito), dopo un talk con addetti ai lavori provenienti da tutta Europa e il live di Alessia Tondo, sul palco dell’arena di AMelpignano in Piazza Antonio Avantaggiato (ore 22:00 - ingresso libero), l’attuale formazione guidata 
da Mauro Durante e composta da Alessia TondoGiulio BiancoGiancarlo PaglialungaEmanuele LicciMassimiliano Morabito Silvia Perrone 
sarà affiancata dal duo elettronico Inude e dai membri fondatori Roberto Licci Rossella Pinto, con la partecipazione di Justin AdamsMaria MazzottaAntonio CastrignanòLuca TarantinoRaffaele Casarano, e dei danzatori Laura NascostoMoira Cappilli e Davide Monaco.

IL DISCO

A settembre, con Ponderosa music records, è prevista poi l'uscita dell'album Il Mito, anticipata già dai primi quattro singoli, disponibili su tutte le piattaforme digitali. La title track Il Mito è una canzone che affonda le proprie radici nel cuore della storia del Canzoniere Grecanico Salentino, scritta da Rina Durante e musicata da Daniele Durante. Dopo la presentazione in anteprima a Propaganda Live, arriva anche una versione rimasterizzata di Taranta, uno dei brani più celebri ed amati dell'ensemble, composto dallo stesso Mauro Durante insieme a Ludovico Einaudi, che arricchisce la traccia con il suo pianoforte. Già online anche A mmera a Lecce (Dalle parti di lecce), una sorta di dichiarazione di origine controllata del Canzoniere, che rivisita questo brano tradizionale salentino con un accattivante groove, e la Quistione Meridionale, sicuramente la canzone più celebre nata dal sodalizio tra i testi di Rina Durante e le musiche di Daniele Durante. Il CGS lo ripropone con energia e pathos, ad esaltare con arguzia e sarcasmo una "questione" ancora tristemente attuale.


CANZONIERE GRECANICO SALENTINO

Fondato nel febbraio 1975 per volontà della scrittrice Rina Durante, il Canzoniere Grecanico Salentino ha avuto un ruolo determinante nel preservare e valorizzare la cultura popolare del Salento, contribuendo a trasformare la pizzica in un fenomeno di rilevanza internazionale. Fin dai primi album (Canti di Terra d'Otranto e della Grecìa Salentina, Concerto 1, Come farò a diventare un mito, Concerto 2), il CGS ha lasciato un’impronta profonda nella scena musicale dagli anni ’80 fino ai giorni nostri. Dal 2007, sotto la direzione di Mauro Durante, che ha raccolto l’eredità del padre Daniele Durante (scomparso nel 2021), il gruppo ha conquistato il panorama internazionale, ricevendo recensioni entusiastiche da testate come The Guardian, The New York Times, The New Yorker e Libération, e ottenendo importanti riconoscimenti in Europa, Nord America, Asia e Oceania. Nel 2018 è stato insignito del premio come Miglior Gruppo di World Music al mondo ai Songlines Music Awards. Composto da alcuni dei più rappresentativi protagonisti della scena musicale pugliese, il Canzoniere Grecanico Salentino reinterpreta in chiave contemporanea le tradizioni della pizzica tarantata, antico rito musicale che, attraverso musica, trance e danza, aveva il potere di guarire dal morso della leggendaria Taranta. Grazie alla capacità di innovare pur restando fedele alle radici, il CGS è oggi la realtà italiana di world music più acclamata a livello globale, come sottolineato anche dal critico musicale giapponese Shinya Matsuyama. Recentemente, David Byrne – artista statunitense di origini scozzesi, fondatore e frontman dei Talking Heads, creatore dell’etichetta Luaka Bop, nonché produttore, fotografo, regista e autore – ha inserito tre brani del Canzoniere Grecanico Salentino nella sua playlist di musica italiana preferita.

CGS 50 - Il Mito è ideato e organizzato dal Canzoniere Grecanico Salentino, con la direzione artistica di Mauro Durante, con il sostegno di Regione Puglia, nell'ambito delle azioni in collaborazione con Puglia Culture, in collaborazione con Polo Biblio-Museale di Lecce, Fondazione La Notte della Taranta, Comune di Melpignano, Ponderosa Music & Art, MediaSoft, AMelpignano, Razmataz Live, Coolclub, Xgraph, Multiservice-Eco, Caroli Hotels, La Stalla di Pegaso, Sprech, Agorà Design, Lumino, Masseria Sant’Angelo, Le Nuove Fibre Salento, Amnesty International Italia, Fondazione Erri De Luca, Blogfoolk.


lunedì 14 luglio 2025

Papa Clemente XIII Rezzonico. Il ritratto di Anton Raphael Mengs. Ediz. italiana e inglese di Steffi Roettgen (Artemide)

 In questo volume, la grande studiosa tedesca Steffi Roettgen prende in esame – critico e storico artistico – il ritratto di papa Clemente XIII Rezzonico di Anton Raphael Mengs, (Il «più bel quadro forse mai dipinto da Mengs»), oggi in collezione Fondazione Marignoli di Montecorona, a Spoleto. Sin dal Cinquecento il ritratto del papa ricopre un ruolo essenziale ed eccellente nella percezione dell’autorità e dell’onnipresenza del successore di S. Pietro. Tuttora ne danno testimonianza i ritratti della quasi ininterrotta serie della basilica romana di San Paolo fuori le mura, basati su una tradizione iconografica risalente al Medioevo. Il ritratto ufficiale era un atto programmatico sia artistico che politico. Per merito di Raffaello e di Tiziano si affermò nel ’500 una tipologia per il ritratto ufficiale del pontefice che rimase valida per tutto il ’600 e il ’700 in modo tale da renderlo distinguibile da qualsiasi altro ritratto di un dignitario ecclesiastico o profano. Un ruolo decisivo nell’aggiornamento barocco del ritratto pontificio spetta a Diego Velázquez che nel 1650 ha immortalato Innocenzo X Pamphilj in un dipinto di straordinaria bellezza e bravura pittorica. Il famoso Anton Raphael Mengs, il nuovo Raffaello, fu chiamato dopo la metà del Settecento, a fare il ritratto ufficiale di papa Rezzonico, Clemente XIII




Kunst am Bach – Art Festival in Betzigau 2025

Raphael Bottazzini: READ

Maude Léonard-Contant: Mordre la poussière / Swiss Art Awards 2025

domenica 13 luglio 2025

Le rovine di Parigi. La Comune, l'amore, la guerra e la nascita dell'Impressionismo di Sebastian Smee (Rizzoli)

 Tra l'estate del 1870 e la primavera del 1871 - l'«anno terribile», secondo la celebre definizione di Victor Hugo - Parigi affrontò due disastri politici e militari: prima l'assedio da parte delle forze prussiane, poi l'esperienza della Comune, repressa dall'esercito francese con sanguinosi scontri nelle strade del centro cittadino. Nelle pagine di "Le rovine di Parigi", il critico d'arte premio Pulitzer Sebastian Smee rivela come, a fare da sfondo alla nascita del movimento impressionista, non fu un mondo di placidi giardini ed eleganti ninfee, ma furono proprio quei giorni tumultuosi. Con una prosa coinvolgente e ricca di aneddoti, Smee racconta i mesi drammatici del 1870-71 attraverso gli occhi dei protagonisti dell'Impressionismo: Manet, Morisot e Degas, intrappolati a Parigi durante l'assedio; Renoir e Bazille, arruolati nei reggimenti fuori dalla capitale; Monet e Pissarro, fuggiti dal Paese appena in tempo. E ancora Hugo, Gambetta, Baudelaire, Nadar, Zola - figure che intrecciano politica, arte, letteratura e giornalismo nel panorama intellettuale densissimo di una città in trasformazione -, tra salotti borghesi e barricate, palloni aerostatici e opere d'arte imballate per fuggire dal Louvre. E, al centro del racconto, una storia d'amore ritratta con toccante precisione: quella tra due artisti - Édouard Manet, repubblicano militante e figura centrale dell'avanguardia, e Berthe Morisot, l'unica donna a ricoprire sin dall'inizio un ruolo centrale nel gruppo degli impressionisti - che scelgono di reagire al caos con una rivoluzione silenziosa: reinventare la pittura per dare forma a un nuovo sguardo sul mondo. L'Impressionismo, infatti, preferendo la luce, il presente, il transitorio alla rappresentazione della violenza e delle rovine del suo tempo, assorbe e sublima la precarietà della condizione umana. E proprio quel senso di transitorietà, che si riflette nel mutare delle stagioni e nell'impermanenza di tutte le cose, diventerà il più grande contributo del movimento alla storia dell'arte






















Never flinch. La lotteria degli innocenti di Stephen King (Sperling & Kupfer)

Gocce di silenzio - Gotas de silencio: Aforismi - Aforismos di Fernando Menéndez con la traduzione di Fabrizio Caramagna (collana di aforsimi Dissensi a cura di Donato Di Poce)

Sculpture Symposium 2025

Allo spazio Heart un mosaico di foto lungo 14 anni

sabato 12 luglio 2025

Fare una mostra Fare una mostra di Hans Ulrich Obrist (UTET)

«Mettere in piedi una collezione significa trovare, acquisire, organizzare e immagazzinare oggetti in una stanza, una casa, una biblioteca, un museo oppure un deposito. È anche, inevitabilmente, un modo di pensare il mondo. Si potrebbe quindi affermare che collezionare è un metodo per produrre conoscenza.» Come nasce una mostra? Qual è il ruolo del curatore? Perché possiamo considerarci tutti curatori? Intrecciando ricordi personali e professionali legati alla sua poliedrica attività in ambito artistico - dalla prima esposizione, allestita nella cucina di casa, fino alle celebri maratone culturali di ventiquattr'ore alla Serpentine Gallery di Londra - con esempi di curatela nel campo dell'architettura, delle scienze e nella vita di ogni giorno, Hans Ulrich Obrist spiega che curare, in fondo, è «un tentativo d'impollinazione fra culture, o un modo di disegnare mappe, che schiude percorsi nuovi attraverso una città, un popolo o un mondo». Magneticamente sospeso tra la narrazione autobiografica e la riflessione sulla curatela come pratica culturale nient'affatto limitata ai musei - l'impresario teatrale Sergej Djagilev, fondatore dei Ballets Russes ed eroe personale di Obrist, fu un curatore eccezionale per il suo talento nel coinvolgere sensibilità artistiche differenti -, Fare una mostra è un libero viaggio tra incontri e conversazioni - illuminanti e mai convenzionali - con gli artisti, gli scrittori e gli intellettuali che più hanno ispirato Obrist. Rimbalzando vivacemente tra mostre, festival internazionali, continenti e secoli, ci restituisce il profilo di una professione tutt'altro che chiusa in se stessa, fino a suggerirci che la proliferazione di idee, informazioni e oggetti che qualifica il mondo contemporaneo non lascia alternativa: selezionare al meglio, curare i nostri contenuti è un esercizio irrinunciabile della quotidianità, un gesto di sopravvivenza che ci riguarda tutti



Pesci assennati hanno inventato l’acquario di Andrej Sen-Sen’kov a cura di Paolo Galvagni (iQdB)

Alla scoperta di Bergamo attraverso l'arte di Cattelan - GAMeC - Bergamo - eventi

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giovedì 10 luglio 2025

L'occhio sintetico. La trasformazione della fotografia nell’era dell’intelligenza artificiale di Fred Ritchin (Einaudi)

Fred Ritchin scrive un’analisi lucida e documentata sul destino della fotografia nell’epoca dell’intelligenza artificiale. 

L’occhio sintetico è uno strumento imprescindibile per interpretare criticamente il nuovo contesto visivo contemporaneo.


Viviamo in un’epoca in cui duecento milioni di fotografie vengono realizzate ogni ora. La maggior parte poi viene caricata online, modificata, condivisa, archiviata nella marea infinita del visibile e del registrato insieme a miliardi di immagini generate da intelligenze artificiali addestrate sullo stesso repertorio del già visto. Nel 1840, un anno dopo l’invenzione della fotografia, il pittore Paul Delaroche esclamò: «D’ora in poi, la pittura è morta». La fotografia era più veloce, economica e realistica: la sua invenzione emancipò i pittori dalla realtà, aprendo la strada a tutte le forme dell’arte futura. Oggi i fotografi si trovano di fronte alla stessa prova affrontata dai pittori quasi due secoli fa. Possono essere altrettanto radicali? Possono fare in modo che la fotografia continui a essere un testimone credibile del reale? L’immagine fotografica può trasformarsi in qualcosa di prima impensabile?




ART Basel June 2025

Underground Dynamics Solo Exhibition 2022 BNT2

"Art Fair on the Square" returns this weekend

Conversazioni scomode #18 a cura di Leonardo Elia

A volte escono di Nunzio Festa (PAB Editore - Provaci ancora Bill Editore)

mercoledì 9 luglio 2025

Renzo Piano dal ponte Morandi al ponte San Giorgio: "Il grande rammendo"

Renzo Piano: "Un architetto non cambia il mondo, interpreta i cambiamenti"

Renzo Piano - Che tempo che fa 15/12/2019

La cattedrale delle anime senza nome di Giuseppe Pascali

Nuovamente sulla pubblicazione del precedente podcast ... #8 a cura di Stefano Magnolo

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martedì 8 luglio 2025

Opposizioni. Architettura tra Nomos e Téchne di Davide Rubbini, Xavier Costa, Alberto Polacco (LetteraVentidue)

Architettura è Arte e Tecnica, ma anche luogo del Diritto. Poiché Architettura svolge un ruolo pubblico, anche Nomos rappresenta un “materiale” di lavoro fra queste tre “figure”. Arte, Tecnica, Diritto si oppongono, ma convivono, sono cioè tra loro fattori di contralto in una sintesi espressiva. In quella contraddizione Architettura si fa opera nella storia della Civitas



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L’Atlantide di Giacinto Perrone

Perché tu ami di Maria Bennett (I Quaderni del Bardo Edizioni)

MILANO CITTÀ CHE SALE - 2° episodio > Giovanni Testori e i Segreti di Milano: il caso dell’Arialda > 11- 31 agosto 2025 > Fabbrica del Vapore Milano

  Dall’11 al 31 agosto 2025 ,   presso la Fabbrica del Vapore – Sala delle Colonne di Milano, andrà in scena il secondo episodio della mostr...

MILANO (ITALIA)