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martedì 17 settembre 2024

La spada e la memoria. Giovanni Acuto e Niccolò da Tolentino: i condottieri del Duomo di Firenze fra storia, arte e conservazione a cura di Lorenzo Fabbri (Officina Libraria)

 Nel Duomo di Firenze i laici non avevano diritto alla sepoltura, a meno che non si trattasse di personalità di spicco, che per particolari benemerenze avessero meritato il pubblico riconoscimento di eroi della patria. È il caso di due grandi condottieri, l’inglese John Hawkwood (alias Giovanni Acuto) e il marchigiano Niccolò da Tolentino, che fra la fine del Trecento e l’inizio del Quattrocento perirono mentre erano al servizio della repubblica gigliata. Tuttavia la riconoscenza di Firenze andò oltre l’assegnazione del prestigioso luogo di sepoltura, giacché a distanza di pochi decenni la rappresentazione dipinta dei loro cenotafi, sormontati dalle loro figure a cavallo, fu commissionata a due grandi artisti come Paolo Uccello e Andrea del Castagno, i cui rispettivi capolavori a fresco decorano ancora oggi la parete sinistra di Santa Maria del Fiore. Nelle pagine di questo libro l’analisi storico-artistica e la ricostruzione della vicenda conservativa dei due dipinti si uniscono nel richiamare l’attenzione sulla loro straordinaria «capacità di esprimere la valenza non solo civica ma perfino patriottica della cattedrale fiorentina».




Bruce Weber in Triennale

Il 21 e il 22 settembre 2024, in occasione della Milano Fashion Week, Triennale Milano presenta due serate dedicate al fotografo e regista statunitense Bruce Weber, protagonista indiscusso della fotografia internazionale di moda e non solo. Nel corso della sua carriera Bruce Weber ha fotografato per le più importanti riviste e ha pubblicato cinquantatré libri. Le sue fotografie sono state esposte in oltre novanta mostre in gallerie e musei in tutto il mondo. Ha inoltre realizzato otto film, premiati e apprezzati dalla critica.

Triennale rende omaggio al grande fotografo e regista presentando due dei suoi film più significativi. Il primo che verrà proiettato sabato 21 settembre alle ore 21.00 è The Treasure of His Youth: The Photographs of Paolo Di Paolo (2022), documentario sulla vita e la carriera del fotografo Paolo Di Paolo che Weber ha realizzato dopo essersi imbattuto per caso in un suo scatto di Pier Paolo Pasolini in una piccola galleria romana. Classe 1925, Di Paolo ha lavorato intensamente come fotoreporter negli anni Cinquanta e Sessanta, ritraendo gente comune ma anche i protagonisti del cinema e della cultura dell’epoca, da Anna Magnani a Grace Kelly, da Ezra Pound a Pier Paolo Pasolini, da Giuseppe Ungaretti a Giorgio de Chirico. Tra i principali fotografi del settimanale “Il Mondo”, diretto da Mario Pannunzio, e con la chiusura della rivista nel 1966 e l’avvento del giornalismo degli scandali e dei paparazzi, si ritirò in campagna e abbandonò completamente la fotografia.

Il secondo documentario, in programma domenica 22 settembre alle ore 21.00, è LET’S GET LOST (1988), secondo film di Bruce Weber, in cui racconta la vita del grande musicista jazz scomparso Chet Baker e che gli è valso una candidatura agli Oscar come miglior documentario. Alla sua uscita il documentario si è rivelato un evento nei numerosi festival cinematografici ai quali ha partecipato, tra cui la Mostra del Cinema di Venezia, dove ha vinto il Premio della critica, e la rassegna del MoMA di New York “New Directors/New Films” del 1989. LET’S GET LOST, che è anche il titolo di un brano di Baker rimasto a lungo fuori catalogo, trasmette efficacemente l'energia espressa da Baker e dalla sua musica.

Sabato 21 settembre la proiezione sarà preceduta dall’introduzione di Carla Morogallo, Direttrice generale di Triennale Milano, e da una conversazione con Bruce WeberSilvia Di Paolo, figlia di Paolo di Paolo, Luca Stoppini, consulente scientifico del dipartimento moda di Triennale Milano, e Angelo Flaccavento, giornalista e critico di moda.

Le due serate sono parte del public program e delle attività che Triennale Milano dedica alla moda e alla sua relazione con il design. Le diverse iniziative – che includono progetti espositivi, incontri, giornate di studio, proiezioni, workshop e altre attività – confluiscono nel dipartimento moda di Triennale, che si occupa di studiare, esporre e valorizzare archivi e patrimoni legati alla moda e di promuovere percorsi formativi in dialogo con scuole e università.

 



mercoledì 11 settembre 2024

SEGNO IN ARCHITETTURA - Collettiva a cura di Rosella Fusi

 SEGNO IN ARCHITETTURA

Collettiva

a cura di Rosella Fusi

14-28 settembre

Inaugurazione 14 Settembre alle 18.00

Con il patrocinio del Comune di Monza

 

ARTISTI: 

Cristina Cassanmaniago - Architetture di carta

Silvia Brambilla

Daniele Garofalo

Michele Rigoni

Laura Rossi

Kazuto Takegami

 

Comunicare attraverso i segni è sempre stato e sempre sarà il tema dominante  di ogni esperienza di architettura. 

Le arti visive si sono sempre ispirate  all'architettura dagli affreschi italiani  risalenti fino al secolo a.C. con imitazioni di elementi architettonici:

Da oltre mezzo secolo la pittura aveva tracciato il cammino delle arti visive  e gli architetti avevano seguito le orme, 

dall'espressionismo architettonico ai fenomeni culturali del secondo dopoguerra che hanno prodotto significativi sviluppi

stilistici nell'ambito della ricerca  e del rinnovo del linguaggio architettonico e figurativo, agli anni 50 con l'informale come rapporto 

formativo-comunicativo  linguistico del vissuto hic et nunc e riscontro segnico gestuale,

Un complesso rapporto fra segno grafico e utilizzo della qualità della superficie  con il Manifiesto Blanco di Lucio Fontana 

e il manifesto dello spazialismo  di Burri.

 

SEGNO IN ARCHITETTURA narra il segno architettonico come metafora, dalla dimensione semantica alla costruzione del linguaggio espressivo.

Linguaggi visivi e contaminazioni avvengono in diversi livelli e in più direzioni.

 

21 SETTEMBRE ALLE 18,00 CONFERENZA

IMMAGINARE L'ARCHITETTURA. Creare e raccontare attraverso il disegno

Relatore Architetto Massimiliano Spadoni, Responsabile cultura 

Ordine degli architetti  paesaggisti e conservatori della provincia di Monza e Brianza

Intervento di 

Silvia Brambilla artista , "IL FARE DELL'ARTISTA"

Cristina Cassanmagnago artista, "ARTE E ARCHITETTURA"

 

28 SETTEMBRE ALLE 18.30  FINISSAGE 

ARTE E ARCHITETTURA: LA BELLEZZA FUNZIONALE 
Donato Di Poce poeta e critico  d'arte

Appunti per una teoria della bellezza funzionale da Gaudì a Jean Nouvel.

Presentazione del libro scritto dal poeta Donato Di Poce di prossima pubblicazione

 

 


ARTI<>STA

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Associazione Culturale no profit

Rosella Fusi  Vice  Presidente 

T.+39 3386246178

 




MIRA BRTKA - allestimento/setting /11.07.24. Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma

Mostra d'Arte ArtVision

giovedì 5 settembre 2024

Piccola storia della fotografia di Walter Benjamin (Abscondita)

Questo breve e fulminante testo di Walter Benjamin fu pubblicato nel 1931 sulla rivista «Die literarische Welt»; per molti aspetti annuncia il celebre «L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica», del 1936. Vi appare per la prima volta la celebre definizione che l’autore diede di «aura»: quell’aura dell’opera d’arte che con l’avvento della riproducibilità tecnica – in primo luogo la fotografia – è destinata irrimediabilmente ad essere distrutta. Ma la tecnica, e dunque la fotografia, conserva comunque un potenziale di liberazione: Benjamin, riprendendo una suggestione di Brecht, oppone infatti alla fotografia cosiddetta «creativa» – asservita alla moda e alla pubblicità –, una fotografia che sia consapevolmente «costruttiva», ossia che sappia ricostruire artificialmente la realtà, in modo da conferirle senso. E nel sostenere questa tesi Benjamin analizza l’opera di alcuni tra i più emblematici fotografi, da Atget a Sander, da Berenice Abbot a Gisèle Freund. Il volume è arricchito da un vastissimo excursus delle più celebri fotografie dagli albori al ventesimo secolo.



mercoledì 4 settembre 2024

L'AFORSIMA POETICO a cura di Donato Di Poce domani 5 settembre 2024 alla Biblioteca Ostinata di Milano

Lo scrittore, poeta, saggista e critico d’arte Donato Di Poce (che cura per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno la collana di aforismi Dissensi dove hanno trovato ospitalità autori come Marco Ercolani, il messicano Hiram Barrios, Angelo Gaccione, lo spagnolo Fernando Menendez), sarà domani giovedì 5 settembre 2024 ospite della Biblioteca Ostinata in via Osti 6 a Milano, per un incontro seminariale su L’Aforisma Poetico. Il Nostro sarà in dialogo con Francesca Maria Federici.

L'aforisma poetico, gemma scintillante nel panorama letterario, rappresenta una sfida tanto affascinante quanto complessa. In poche parole, riesce a condensare un'idea, un sentimento, una verità universale, in una forma linguistica tanto concisa quanto incisiva. Ma cosa lo distingue da una semplice frase efficace? E perché continua ad affascinarci, nonostante la sua apparente semplicità?

La brevità è la caratteristica distintiva dell'aforisma. Tuttavia, questa non è mera concisione, ma una ricerca attenta della parola giusta, capace di evocare mondi interi. L'aforisma è un distillato linguistico, dove ogni parola è pesata e scelta con cura. La sua forza risiede nella capacità di suggerire più di quanto non dica esplicitamente, di stimolare l'immaginazione del lettore e di invitare alla riflessione.

L'aforisma, pur essendo un'espressione concisa, non rinuncia alla dimensione poetica. La scelta delle parole, le figure retoriche, il ritmo e la musicalità del linguaggio contribuiscono a creare un'esperienza estetica intensa. L'aforisma, infatti, non si limita a trasmettere un concetto, ma lo fa in modo emotivamente coinvolgente, suscitando nel lettore reazioni profonde e personali.

Le origini dell'aforisma possono essere rintracciate nell'antica Grecia, dove i filosofi come Socrate e Aristotele utilizzavano brevi sentenze per esprimere le loro verità. Tuttavia, è nel periodo romantico che l'aforisma conosce un nuovo splendore, grazie all'opera di autori come Goethe, Novalis e Schlegel, che ne esplorano le potenzialità espressive.

Nel XX secolo, l'aforisma si afferma come genere autonomo, grazie al contributo di autori come Karl Kraus, Paul Valéry e Giorgio Manganelli. Questi autori, attraverso aforismi spesso amari e ironici, offrono una critica lucida e impietosa della società e della condizione umana.

Oggi, l'aforisma continua a essere una forma espressiva molto apprezzata, sia in letteratura che in altri ambiti, come la filosofia, la psicologia e la comunicazione. La sua capacità di sintetizzare idee complesse e di stimolare il pensiero lo rende uno strumento efficace per affrontare le sfide della contemporaneità.

L'aforisma può essere considerato un genere letterario a sé stante, ma può anche essere inserito all'interno di opere più ampie, come romanzi, saggi o poesie. In quest'ultimo caso, l'aforisma funge da fulcro attorno al quale si sviluppa l'intera opera, offrendo al lettore una chiave di lettura privilegiata.

L'aforisma poetico è un genere affascinante e complesso, che continua a stimolare la curiosità dei lettori e degli studiosi. La sua capacità di condensare un'idea in poche parole, la sua dimensione poetica e la sua attualità lo rendono uno strumento espressivo di grande valore

Donato Di Poce, ama definirsi un ex poeta che gioca a scacchi per spaventare i critici. (Nato a Sora – FR – nel 1958, residente dal 1982 a Milano). Poeta, Critico d’Arte, Scrittore di Poesismi, Fotografo. Artista poliedrico, innovativo ed ironico, dotato di grande umanità, e CreAttività. Donato Di Poce, ama definirsi autoironicamente, “un ex poeta che gioca a scacchi per spaventare i critici”. (Nato a Sora - FR - nel 1958, residente dal 1982 a Milano).

 

Poeta, Critico d’Arte, Scrittore di Poesismi, Fotografo, Studioso del Rinascimento e dell’Architettura Contemporanea. Artista poliedrico, innovativo ed ironico, dotato di grande umanità, e CreAttività. Ha al suo attivo oltre 45 libri pubblicati (tradotti anche in Inglese, Arabo, Rumeno, Esperanto e Spagnolo), 20 ebook e 40 libri d’arte Pulcinoelefante. Dal 1998 è teorico, promotore e collezionista di Taccuini d’Artista. Ha realizzato ©L’Archivio Internazionale di TACCUINI D’ARTISTA e Poetry Box di Donato Di Poce, progetto espositivo itinerante. Tra le diverse collaborazioni con case editrici italiane si annoverano: Heretica Edizioni, Edizioni Helicon , Onirica Edizioni, Libros del Fresno, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

Info

info@bibliotecaostinata.com