T.A.Z. Weblog Party
mercoledì 18 giugno 2025
Il Padiglione Reale della Stazione Centrale di Milano. Un capolavoro art déco a cura di Fabio Mangone (Dario Cimorelli Editore)
Nell’ambito della valorizzazione dello stile Art Déco sul territorio milanese, il volume è dedicato al Padiglione Reale della Stazione Centrale di Milano, raffinato esempio di architettura déco rimasto a lungo inaccessibile e oggi al centro di un importante intervento di restauro conservativo promosso dalla Fondazione FS Italiane. Inaugurato nel 1931, il Padiglione fu progettato da Ulisse Stacchini come una “reggia in miniatura”, destinata ad accogliere i sovrani e a ospitare cerimonie ufficiali. Situato accanto al binario del Treno Reale e dotato di un ingresso indipendente su strada, si distingue per la cura degli arredi, la preziosità dei marmi policromi e la perfetta sintesi tra classicismo e gusto Art Déco, rappresentando uno dei massimi esempi dell’architettura italiana del periodo. Il volume, corredato da nuovi approfondimenti e da un ricco apparato iconografico in gran parte inedito – frutto di importanti rinvenimenti negli archivi, con fotografie d’epoca, disegni originali e reportage contemporanei – restituisce visibilità a un capolavoro dimenticato, rivelando il ruolo centrale dell’Art Déco anche nell’architettura ferroviaria italiana
martedì 17 giugno 2025
Paul Russotto. Opere-works 1956-2012. Ediz. bilingue di Giuseppe Appella ( Silvana)
lunedì 16 giugno 2025
Sergio Lombardo e l’avanguardia artistica italiana nel secondo Novecento. Ediz. illustrata a cura di Simone Zacchini (Magonza)
Sperimentazione, interattività, rigore metodologico: "Sergio Lombardo e l'avanguardia artistica italiana nel secondo Novecento" esplora il percorso di un artista che ha ridefinito il rapporto tra opera e osservatore, trasformando il caso in uno strumento creativo inedito. Attraverso i contributi di critici e storici dell'arte, il volume analizza le fasi più significative della sua ricerca: dai "monocromi" degli anni Sessanta alla radicale pittura stocastica, fino alle più recenti "Stochastic Faces". Come osserva Simone Zacchini, «Lombardo non si limita a produrre opere d'arte, ma formula veri e propri modelli di conoscenza», anticipando alcune sfide dell'intelligenza artificiale e sviluppando una pratica estetica che oscilla tra l'intervento umano e l'aleatorietà del processo creativo. Curato da Simone Zacchini, il volume raccoglie gli interventi della giornata di studi dedicata a Lombardo, tenutasi il 24 aprile 2024 presso la Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea Di Arezzo, in occasione della mostra "Sergio Lombardo. Una programmatica differenza". Il libro documenta anche questa esposizione, che si inserisce all'interno del progetto "galleria aperta", curato da Marco Pierini e Alessandro Sarteanesi, offrendo una lettura imprescindibile per comprendere l'eredità di un artista che ha saputo unire arte e scienza
domenica 15 giugno 2025
On the beach. Da Ferdinando Scianna a Martin Parr. I fotografi Magnum e le spiagge (Silvana)
sabato 14 giugno 2025
Emilio Prini. Ediz. italiana e inglese (Hopefulmonster)
Figura tra le più singolari dell'arte italiana del Secondo Dopoguerra, "un artista che si muove nel vuoto" come ebbe a definirlo Germano Celant, Prini sembra sfuggire, forse intenzionalmente, a qualsiasi definizione possibile. A partire dalle oltre quaranta opere, dal 1966 al 2016, nucleo centrale della prima retrospettiva dalla morte, tenutasi presso la Fondazione Merz dal 28 ottobre 2019 al 9 febbraio 2020, il volume attiva una riflessione critica e storica intorno all'esperienza di uno dei più interessanti e discussi rappresentanti dell'Arte povera. Una posizione trasgressiva, quella di Prini, o se vogliamo ortodossa nei confronti della pratica artistica e dei codici del sistema dell'arte che insegna la possibilità di cogliere il valore della contraddizione e del dubbio. Un passaggio dell'arte e dell'artista nella vita, o meglio come egli stesso ha definito "non azione ma estensione biologica del sé", nella contemporaneità che contraddistingue un lavoro di estrema attualità e pronto al confronto con le nuove generazioni. Il volume, a cura di Beatrice Merz, include un testo inedito di Luca Lo Pinto, un dialogo storico e mai pubblicato tra l’artista e Hans Ulrich Obrist e una ricca antologia con testi di Adachiara Zevi, Germano Celant e Lorenzo Benedetti. Il libro si giova di un ricco apparato iconografico, con oltre 150 immagini di opere e documenti
"La Memoria delle Piccole Cose": Nadeia De Gasperis Illumina l'umanità nascosta tra le pieghe del quotidiano con I Quaderni del Bardo Edizioni.
Un esordio potente che
intreccia poesia e prosa, destinato a diventare un passaparola inevitabile
In un mondo che corre
veloce, spesso sopraffatto dal rumore di fondo dello stress sempre in bilico
tra il post umano e l’intelligenza artficiale, arriva una voce capace di
fermare il tempo e invitarci ad ascoltare davvero. I Quaderni del Bardo
Edizioni di Stefano Donno è orgogliosa di annunciare l'uscita, de "La
Memoria delle Piccole Cose" di Nadeia De Gasperis. Un libro che non è
semplicemente una raccolta di racconti talvolta che lambiscono la prosa poetica,
ma un vero e proprio viaggio nell'anima, un invito a riscoprire la bellezza e
la profondità nascoste nei gesti minuti, negli incontri fugaci, nelle zone
d’ombra dimenticate dell'esistenza.
Con una scrittura che
tocca corde emotive profonde, mescolando la delicatezza di un'osservazione
quasi microscopica alla forza di una riflessione universale, De Gasperis ci
prende per mano e ci accompagna attraverso istantanee di vita vissuta. Dal
sorriso scambiato con una coppia di rifugiati sotto la pioggia alla resilienza
paragonata al "legno di seconda crescita" dopo una tempesta, ogni
pagina è un frammento di verità, un tassello di quel mosaico complesso e
meraviglioso che chiamiamo umanità.
“Stamattina ho incrociato
una coppia di ragazzi, miei coetanei, suppongo. Pioveva. Ridevano di
complicità. Lui ha inarcato il braccio in quel gesto universale, dal linguaggio
ecumenico, che sta a dire «vieni qui» e lei ha trovato riparo sul petto di lui,
nel punto dove puoi sentire il respiro dell’universo intero. In quel gesto, non
si è schermata dalla pioggia, ma da tutte le sciagure della terra. Mentre le
passavo accanto, con un sorriso largo mi ha detto: «ciao bella, buongiorno!» in
un italiano squillante e perfetto, come è perfetta la condivisione di un momento
di felicità. Io sono stata presa ai lembi delle labbra, un sorriso strappato
con la forza, di quelli che non puoi fare a meno di sorridere, «cara, ciao,
buona giornata a te!» Sono una delle coppie di rifugiati politici che soggiorna
qui a Sora. Mi dico, anche io dimentico che questi uomini, queste donne, non
fuggono solo dalla povertà, dalla guerra, ma rifuggono il rischio di doversi
schierare da una parte o dall’altra di un conflitto che la loro coscienza,
prima ancora del corpo, ripudia. Nella povertà del nostro Paese, quella reale e
quella morale ed etica, per assurdo, per fortuna, ritrovano la gioia di vivere
un amore con la leggerezza che un amore serio merita”.
Perché questo libro
toccherà il cuore dei lettori (e secondo noi diventerà virale):
- Autenticità:
De Gasperis non ha paura di guardare la realtà, anche quella più scomoda –
l'immigrazione, la precarietà, l'indifferenza, il dolore – ma lo fa sempre
con uno sguardo carico di empatia e di una speranza mai doma.
- Linguaggio Evocativo:
La sua prosa è intrisa di poesia. Sa trovare la metafora perfetta,
l'immagine che resta impressa, trasformando il banale in straordinario. Si
pensi a come descrive la felicità come "un dono di ubiquità" o
il ricordo come qualcosa che risiede nel cuore ("recordari"
deriva da "cor").
- Universale nel Particolare:
Pur partendo da episodi personali o locali (la vita a Sora, i ricordi
d'infanzia, le dinamiche familiari), le riflessioni dell'autrice toccano
temi che riguardano tutti: l'amore, la memoria, la ricerca di senso, la
forza della gentilezza e della fiducia.
- Un invito alla Consapevolezza:
"La Memoria delle Piccole Cose" è un antidoto alla
superficialità. Ci spinge a osservare meglio, a "ricordare" col
cuore, a coltivare l'indignazione contro i soprusi e a celebrare ogni
"piccolo miracolo" che la vita ci offre.
Nadeia De Gasperis,
laureata in Scienze Ambientali e con esperienze significative nel mondo del
reportage e del giornalismo online, dimostra una sensibilità rara nel catturare
"il respiro di fondo dell'universo" che pulsa nelle vite ordinarie. La
sua opera precedente, "Il Giardino di Gezi e altri racconti" (Aurora
edizioni, 2017), aveva già mostrato il suo talento narrativo, che qui raggiunge
una nuova, potente maturità.
"La Memoria delle
Piccole Cose" non è solo un libro da leggere, ma da
custodire. È uno di quei rari testi capaci di cambiare il nostro modo di
guardare il mondo, un invito a raccogliere e conservare, come in un
"fagotto" prezioso, tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta,
anche e soprattutto nelle sue manifestazioni più minute e apparentemente
insignificanti.
Informazioni sul libro:
- Titolo:
La Memoria delle Piccole Cose
- Autrice:
Nadeia De Gasperis
- Editore:
IQdB - I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
- Fotografia di Copertina:
Jonathan Livingston, di G. De Gasperis
I Quaderni del Bardo
Edizioni di Stefano Donno è una casa editrice indipendente con
sede a Sannicola (LE), attenta a voci originali e progetti editoriali di
qualità.
Contatti Stampa:
Per richieste di pdf saggio, interviste con l'autrice o ulteriori informazioni:
I Quaderni del Bardo Edizioni Email: iquadernidelbardoed@libero.it
Sito Web: https://www.quadernidelbardoedizionilecce.it/
(nella sezione blog del
sito le uscite della casa editrice)
venerdì 13 giugno 2025
Toulouse-Lautrec e l'arte del manifesto. L'opera completa di Fanny Girard Dario Cimorelli (Editore)
giovedì 12 giugno 2025
Chiese abbandonate. Viaggio tra chiese, cimiteri e conventi dimenticati di Ascosi Lasciti (Magenes)
mercoledì 11 giugno 2025
Un ritratto mondano. Fotografie di Ghitta Carell. Nuova ediz. di Roberto Dulio (Johan & Levi)
"La
vicenda umana e artistica di Ghitta Carell (1899-1972) si pone in maniera del
tutto trasversale rispetto alle canoniche narrazioni della modernità. Il suo
lavoro attende il risarcimento critico che l'alto livello della sua arte
merita."
Laura Garavaglia oggi a Madrid
La poetessa italiana Laura Garavaglia presenta la sua nuova raccolta "Poemas (2012–2024)", edizione bilingue italiano-spagnolo (traduzioni di Emilio Coco e Giovanni Darconza), un'opera che attraversa dodici anni di produzione poetica tra inediti e testi già editi.
Con uno stile originale e profondo, Garavaglia intreccia il linguaggio della scienza con la lirica poetica, creando un ponte tra razionalità e sentimento. La raccolta riflette su temi universali come il tempo, l’amore, la perdita e l’universo, con omaggi poetici a figure storiche della matematica come Pitagora, Gauss, Riemann, Cantor e Turing.
Ogni componimento si fa tassello di un mosaico che invita il lettore a esplorare la complessità della realtà con meraviglia e consapevolezza, in un continuo dialogo tra poesia e conoscenza.
📍 Appuntamento a Madrid: Laura Garavaglia sarà ospite mercoledì 11 maggio alle ore 12:15 presso la Biblioteca Histórica Marqués de Valdecilla della Universidad Complutense di Madrid in occasione delle IX Jornadas de Literatura Hispanoafroamericana, con ulteriori partecipazioni alla Fiera del Libro di Madrid.
INFO LINK
Laura Garavaglia - Poemas (2012-2024). Edición bilingüe italiano-español
https://www.youtube.com/watch?v=3wP5SUJfftY&t=2s
Sial Pigmalion
https://sialpigmalion.es/libro/poemas-2012-2024-edicion-bilingue-italiano-espanol/
martedì 10 giugno 2025
lunedì 9 giugno 2025
1934-1937. Un album banfiano di Antonia Pozzi e a cura di Fabio Minazzi (Mimesis)
Come è noto, Antonia Pozzi (Milano 1912 – 1938) è una eminente poetessa del Primo Novecento italiano, nonché una grande fotografa. Con la riproduzione anastatica di questo suo secondo Album banfiano, dedicato agli anni cruciali del 1934-37, viene nuovamente offerta l’opportunità di ripercorrere un frammento decisivo della biografia intellettuale e sentimentale di questa poetessa della Scuola di Milano, una scuola cresciuta attorno alla parola e al magistero del filosofo Antonio Banfi. Per Antonia l’incontro con Banfi, e con l’ambiente degli allievi banfiani, è stato fondamentale, perché ha contribuito, in modo decisivo, alla sua stessa maturazione critica che l’ha infine proiettata, consapevolmente, all’interno della complessa e tragica realtà storico-sociale in cui è vissuta. In quest’album fotografico, predisposto dalla poetessa, emergono i suoi “luoghi dell’anima” (non solo l’amatissima Pasturo, ma anche il lago di Monate, meta di escursioni compiute con gli amici banfiani per incontrare la condiscepola Alba Binda), nonché il suo intenso amore per la montagna (per alpinisti come Emilio Comici, ma anche per località come Misurina, le Cime di Lavaredo, Monte Piana, la Val Formazza e l’Ossola), per la natura, per il mare, per i giovani, per gli anziani, per i bambini, per gli animali (cavalli, cani, capre, mucche, etc.), per il padre e la madre, così come per i discepoli banfiani, tra i quali emerge la specchiata e nobile figura di Remo Cantoni. Dunque, siamo di fronte a un Album banfiano. Ma questo Album è banfiano soprattutto perché Antonia, tramite il suo uso critico, artistico e creativo della macchina fotografica, riesce a cogliere la ricchezza della Lebenswelt in cui è stata catapultata dalla vita. In queste foto ben emerge il lievito dell’imprinting banfiano, nonché la capacità fenomenologica distopica con cui Antonia riesce a entrare in sintonia critica con l’infinita ricchezza del vissuto, cercando sempre di individuare l’anima dell’anima di ciò che fotografa poeticamente.
domenica 8 giugno 2025
Nico Vascellari: Pastorale (Skira)
Questa monografia esplora il lavoro di Nico Vascellari, con particolare attenzione al progetto Pastorale, in cui l'artista indaga il potere rigeneratore della natura come simbolo di resilienza. Con questa inedita mostra site-specific, Vascellari trasforma la storica Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano in un terreno di riflessione, dove memoria storica e immaginazione si fondono in un dialogo tra natura e violenza. Attraverso uno sguardo dal carattere antropologico, Nico Vascellari esplora infatti il legame tra l'uomo e la natura, intrecciando dimensioni personali e collettive con opere che spaziano tra performance, installazione, scultura, video e suono. Tra gli autori più interessanti della scena artistica italiana e internazionale, Nico Vascellari (1976) porta avanti una ricerca che affronta, sin dagli esordi, pratiche diverse e analizza tematiche legate alla natura e al suo rapporto con l'uomo, a fenomeni ancestrali e rituali, a folklore e tradizioni, contaminandole con una dimensione underground. Il progetto Pastorale trae ispirazione dalla storia della Sala delle Cariatidi, in particolare dagli eventi del XX secolo che ne causarono la quasi totale distruzione durante il bombardamento di Milano del 1943, e dalla successiva monumentale esposizione nel 1953 del celebre dipinto Guernica di Pablo Picasso. Corredato del contributo di Roberto Lacarbonara e Sergio Risaliti (Più espressione del sentimento che pittura dei suoni), il volume dedicato a Pastorale presenta le installation view della mostra milanese e una selezione di opere precedenti dell'artista
sabato 7 giugno 2025
Emily Dickinson: un microcosmo di grandi intuizioni (Edizione inglese) di Nicolina Calabrese, Michela Papavassiliou
This book has the aim to enter Emily Dickinson's cyclopic microcosm, made of tiny, huge things and great intuitions. I wanted to highlight through her lyrics what it isn't revealed or hidden inside them and also to go deeper into her life to understand how the important events of her life influenced her behaviour. In her personality we can find all the fragilities of her poetic genius together with the spiritual troubles gripping a new born modern society too. Emily's life is like a tenacious carp that swims backwards among the flows of a full raging river, searching a safe cave to lay down its white eggs, or wandering in her white dress , feeding herself with frugal bite s like an unprotected little bird, while the fire of the poetic creation is bursting into her soul.
venerdì 6 giugno 2025
La cattedrale di Chartres di Émile Mâle (Abscondita)
giovedì 5 giugno 2025
IO NON SONO IL MIO SINTOMO di Renzia D’Incà (collana Fuochi a cura di Ottavio Rossani)
Renzia D’Incà con Io non sono il mio sintomo ha scritto una raccolta/specchio: una poesia dopo l’altra si vede e si sente passare un’esperienza complessa, inattesa e sofferente, ma anche sorprendente, drammatica, allegra, desiderata. Tuttavia, mentre l’autrice si guarda, controlla, constata, non c’è certezza che l’apparenza sia sostanza. Le parole affermano una verità, ma gli occhi e i suoni subito, insieme, la mettono in dubbio, e in certi momenti la contestano. Le variazioni sono inseguite, e mai risolutive. Sembra un gioco del dire e del dubitare, in realtà è l’analisi dello scompenso tra realtà e finzione. L’Io si espone, e subito dopo si nega. Sembrerebbe tutto semplice, ma il gioco diventa ossessione. (dalla nota di Ottavio Rossani)