«Viene un momento, nella vita, in cui gli artisti che abbiamo studiato non sono più oggetto di ricerca e divengono amici. Il lavorio della loro mente assume un non so che di scontato, che trascende l’analisi storiografico-artistica». Questo testo di Pope-Hennessy, ricco di preziosi spunti, molti dei quali approfonditi e confermati da ricerche posteriori, non è semplicemente l’espressione dell’amicizia di un grande critico nei confronti di un grande artista del passato, ma si trasforma nell’insegnamento di come accostarsi alle opere d’arte: guardarle da vicino, trarre deduzioni solo da quanto emerge da una lettura precisa dell’opera e dei documenti a essa connessi, rifiutare ogni preconcetto e fare tesoro di un sempre più profondo e ampio bagaglio personale di conoscenze storiche e scientifiche. Una grande lezione di metodo. (Dalla postfazione di Sandrina Bandera)
T.A.Z. Weblog Party
un nuovo "territorio mentale", che elude le normali strutture di controllo sociale
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
L'ultimo segreto di Dan Brown (Rizzoli)
L'attesissimo ritorno di Robert Langdon. A otto anni dal suo ultimo libro, Origin , Dan Brown torna con un thriller di grande forza. U...

-
Dall’11 al 31 agosto 2025 , presso la Fabbrica del Vapore – Sala delle Colonne di Milano, andrà in scena il secondo episodio della mostr...
Nessun commento:
Posta un commento