T.A.Z. Weblog Party

un nuovo "territorio mentale", che elude le normali strutture di controllo sociale

giovedì 30 ottobre 2025

una storia sbagliata - Fabrizio De Andrè (dedicato a Pier Paolo Pasolini)

Pasolini: The Decameron | Aug 16 - 18 | Austin Film Society

Nietzsche e Marx si davano la mano. Vita, intrecci e pensiero dei due profeti che sconvolsero il mondo di Marcello Veneziani (Marsilio)

Due ritratti evocativi dei pensatori del conflitto e del futuro, della mutazione e dello smascheramento, con i loro ordigni inesplosi, le loro eredità tradite, intrecciate e contrapposte nel Novecento, e quel che resta oggi, con vista sul domani. Un tentativo di «restituire vita e umanità ai due autori, un invito ai lettori di sponde rivali, se esistono ancora sponde, a riconoscersi reciprocamente, a parlarsi e confrontarsi».


5 maggio 1882. L’euforico autore di Aurora e della Gaia scienza e l’anziano rivoluzionario, senza barba, ormai al tramonto, si incontrano a Nizza. Entrambi sono reduci da traversate nel Mediterraneo alla ricerca del sole, del Sud e della salute. L’anno dopo morirà Marx e nascerà Zarathustra. Poi la follia scenderà su Nietzsche. Partendo da un artificio narrativo, Marcello Veneziani si avventura in un’impresa straordinaria, tra biografia e viaggio filosofico: ripercorrere le vite allo specchio dei due pensatori più controversi e allo stesso tempo più influenti della modernità. Evidenzia così i punti in comune tra la parabola umana e l’opera dei due giganti tedeschi: la predilezione per i greci e la teofobia, il sogno romantico, tra Prometeo e Dioniso. Ricostruisce genesi e forme delle divergenti passioni del figlio del pastore protestante e del nipote del rabbino: la natura, la solitudine e l’arte per Nietzsche; la storia, le masse e l’economia per Marx. La suggestione di quell’incontro immaginario rende più vivo il paragone e più avvincente il racconto delle loro idee, tra la morte di Dio e la fine dell’uomo




Mia Intervista alla trasmissione Story Time

GHERARDI: Il Villaggio del Cinema e i suoi Murales (B-Roll | Ferrara)

I luoghi di Picta Romagna 2026

Die Romagna | Köstliche Emilia-Romagna | ARTE Family

Orchestra EMILIA ROMAGNA BAND - I CAVALLI SONO STANCHI valzer per orchestra. Musica di T. Marani.

mercoledì 29 ottobre 2025

Arcipelago Sud. Voci e luoghi della cultura italiana di Goffredo Fofi (Feltrinelli)

 La storia italiana non può fare a meno del Sud. E di chi, come Goffredo Fofi, ha saputo raccontarlo con verità, passione e coraggio.


“Seppi di Danilo Dolci da una rivista, ‘Cinema nuovo’, che pubblicava dei fotodocumentari ‘neorealisti’, e tra quelli ve n’era uno su Partinico. Ne era autore Enzo Sellerio. Queste foto mi impressionarono molto e io, che mi ero appena diplomato maestro elementare, scrissi a Danilo ed egli mi invitò a seguirlo nel suo lavoro e la mia vita prese una strada nuova anche perché grazie a lui e al lavoro suo e delle persone che erano scese ad aiutarlo ho potuto conoscere intellettuali e politici di grande valore insieme a contadini e disoccupati analfabeti. Da Vittorini a Calamandrei, da Jemolo a Silone, da Chiaromonte a Lucio Lombardo-Radice, da Angela Zucconi a Maria Sacchetti Fermi, da Bobbio a Carlo Levi, da Bilenchi a Lanza del Vasto… Sono entrato nel mondo adulto grazie a questa rete di cui sono debitore a Danilo.” Gran parte di questa storia è narrata in questo libro che sviluppa a pieno una tesi cara all’autore: la cultura italiana ha nei suoi momenti più alti, e in una miriade di espressioni meno note ma ugualmente di grande valore, una forte matrice meridionalista e di forte ancoramento nel Sud. È questo l’assunto che innerva e tiene insieme l’ampio percorso che attraversa libri e canzoni, spettacoli e luoghi, pratiche sociali e azioni politiche che costruiscono e delineano l’Arcipelago Sud di Goffredo Fofi. La storia italiana non può fare a meno del Sud. E di chi, come Goffredo Fofi, ha saputo raccontarlo con verità, passione e coraggio





Al via Festa del Bosco profumi e sapori d’autunno

La Gipsoteca di Perugia - Prof. Bellucci, Gurrieri - Speciale VG | Teleumbria (1982)

martedì 28 ottobre 2025

Uomo morto non mente. La notte più oscura della Repubblica di Flavia Carlini (SEM)

 Basandosi su un accuratissimo lavoro documentario, e distillando una perfetta miscela di realtà e finzione letteraria, Flavia Carlini illumina di nuova luce una delle pagine più enigmatiche della Repubblica. Uomo morto non mente è il romanzo di un’inchiesta ed è un’inchiesta scritta come un romanzo. È il racconto del colpo di Stato permanente che ha accompagnato l’Italia come rumore bianco: un golpe che viene raccontato come fallito, eppure capace di definire equilibri, dettare rapporti di forza, plasmare la politica e modellare il tempo avvenire.

«Avevo venticinque anni, e non c’era nulla di nostalgico in me. Tutto quello che volevo era garantire al Paese il futuro glorioso che meritava. Questo era il nostro golpe. E per quanto si possa raccontare il contrario, il colpo di Stato, quella notte, riuscì.»


Lucrezio Fiorenzo Amodio è nato a Reggio Calabria e conosce i segreti inconfessabili della Repubblica. È lui stesso a disegnarne le trame. Ha venticinque anni quando prende la decisione di rinnegare la democrazia, e mentre la sua città brucia al grido di “Boia chi molla”, lui si muove tra piazze in rivolta, retrobotteghe di cospiratori e ville di aristocratici conservatori. È proprio lì che, affondati in comodi divani, alcuni uomini decidono le sorti di quello che dovrebbe essere il più grande colpo di Stato mai organizzato in Italia. Corre l’anno 1970 e Amodio ha le mani tra le bombe che esplodono: maneggia miccia nera, gelignite, e compone la grammatica della tensione popolare. Intorno a lui agiscono militanti dell’ultradestra, servizi segreti, industriali, cosche mafiose, logge massoniche e gli Stati Uniti d’America. Tutti, spaventati dal consenso crescente del Partito Comunista, guardano al Principe Borghese. È lui, l’ex Comandante della sanguinosa Decima Mas, a essere ora il gran burattinaio del golpe. Nelle pagine di questo libro, i giorni scorrono in un frenetico e angosciante conto alla rovescia che nell’incalzare degli eventi buca il tempo in direzione dell’8 dicembre: la festa dell’Immacolata del 1970, l’ora X del colpo di Stato. Ma il colpo non scatterà. O meglio: non scatterà come dovrebbe. I tribunali lo ridurranno a un “golpe da operetta”, archiviando trame e responsabilità. Amodio, invece, sa di aver visto molto più di una farsa. Quando, quattordici anni dopo, siederà davanti alla Corte, porterà con sé verità, omissioni e menzogne, falsando così il ricordo che noi oggi abbiamo della storia





INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA “NICOLA MARIA MARTINO. CRONACHE DELLA COSTA”

"PARTENOPE IL MITO CHE VIVE PER SEMPRE " LE BELLEZZE DA SCOPRIRE NELLA CITTA' DEL SOLE

Napoli. Mostra Arachnida, a Città della Scienza arrivano ragni e scorpioni

Un pezzo di Giugliano al Prix Italia con la mostra “We Are Partenope”

lunedì 27 ottobre 2025

La vedova di John Grisham (Mondadori)

Ambientato nella provincia rurale della Virginia, teatro di tante storie indimenticabili raccontate da John Grisham, La vedova non è solo un appassionante legal thriller ma anche un mystery inaspettato.


Simon Latch è un piccolo avvocato di provincia alle prese con un lavoro che non lo soddisfa – perlopiù fallimenti, multe e pignoramenti –, un matrimonio finito male, un imminente divorzio e un’attrazione fatale per il gioco d’azzardo. Non se la passa bene neanche economicamente e ha accumulato debiti che fatica a saldare. Le sue giornate scorrono tutte noiosamente uguali finché alla porta bussa Eleanor Barnett, un’anziana vedova di ottantacinque anni che vuole fare testamento. A quanto pare, il marito della signora le ha lasciato una fortuna considerevole di cui nessuno è al corrente. A Simon non sembra vero di trovarsi finalmente di fronte alla cliente più ricca della sua ventennale carriera: già pregusta lauti guadagni e decide di occuparsi del testamento in segreto, senza parlarne neanche alla sua fidata collaboratrice. Riempie la propria assistita di attenzioni e consigli, ma presto inizia a sospettare che la sua storia non corrisponda al vero. Quando Eleanor viene ricoverata per un incidente d’auto, all’improvviso la situazione precipita. Simon si ritrova sotto processo per un crimine che sa di non aver commesso: omicidio. Tutti gli indizi portano a lui e l’unico modo per salvarsi è trovare il vero assassino





Matera celebra il centenario di Luciano Berio con un concerto al Palazzo Lanfranchi

L'ARTE COME CURA SEMINARIO AL POLO BIBLIOTECARIO DI POTENZA

sabato 25 ottobre 2025

Il ragazzo del futuro. Ritorno al futuro e il mio viaggio nel continuum spazio-temporale di Michael J. Fox, Nelle Fortenberry con la traduzione di Elena Ravera (TEA)

Un memoir vibrante e pieno di energia, tra set leggendari e corse contro il tempo: Michael J. Fox racconta la nascita di un film che ha fatto la storia.


A 40 anni da "Ritorno al futuro", Micheal J. Fox torna in libreria con un libro che svela i dietro le quinte della pellicola che ha reso immortale l'indimenticabile personaggio di Marty McFly. All'inizio del 1985, Michael J. Fox era già una delle star più amate della televisione americana grazie alla celebre sitcom "Casa Keaton". Ma la sua carriera stava per compiere un salto straordinario grazie a un'occasione irripetibile. La produzione di un film d'avventura sui viaggi nel tempo, "Ritorno al futuro", stava attraversando una fase critica, finché il regista Robert Zemeckis e il produttore Steven Spielberg non presero una decisione drastica: sostituire l'attore protagonista e affidare proprio a Michael J. Fox il ruolo di Marty McFly. Da quel momento, la sua vita divenne un tour de force senza precedenti: di giorno sul set di "Casa Keaton", di notte su quello di Ritorno al futuro. Per mesi, ogni giornata fu un vero e proprio viaggio nel continuum spazio-temporale, passando da un personaggio all'altro, da una storia all'altra. Così, la sfacciataggine di Alex, il carisma di Marty e il talento comico di Michael si fusero in un mix unico, destinato a entrare nella storia del cinema e della televisione. Il ragazzo del futuro intreccia il racconto in prima persona di Michael J. Fox con testimonianze inedite degli altri membri del cast e della troupe che resero possibile questa incredibile impresa creativa. Il risultato è un memoir emozionante e irresistibile, ricco di aneddoti e arricchito da 60 fotografie mai viste prima, che celebra la storia straordinaria – e vera – di uno dei film più amati di sempre




Romane de Watteville / Hauser & Wirth Zürich, Limmatstrasse

Rose Lowder: Bouquets / Kunsthalle Zürich

David Byrne: Stairwell Drawings / Pace Gallery, New York

Yayoi Kusama at Fondation Beyeler

venerdì 24 ottobre 2025

La prima guerra civile. Rivolte e repressione nel Mezzogiorno dopo l'unità d'Italia di Gianni Oliva (Mondadori)

 In questa ricostruzione storica, rigorosa e appassionante, Gianni Oliva ripercorre quella che fu la prima, drammatica guerra civile italiana. E lo fa senza indulgere nella retorica neoborbonica né dar credito ai silenzi autoassolutori della storiografia ufficiale. Il risultato è un ritratto essenziale della nascita del nostro paese, fondamentale per comprendere le radici delle divisioni che lo attraversano ancora oggi.


Dopo l'Unità d'Italia, il Mezzogiorno precipita in una sanguinosa guerra civile. Da un lato, i ribelli si oppongono alle nuove istituzioni con violenza: teste mozzate esposte come trofei, stupri, soldati evirati. Dall'altro, lo Stato risponde con rastrellamenti, incendi di villaggi e fucilazioni sommarie. Ma etichettare tutti i ribelli come «briganti» e definire questa contrapposizione una «lotta al brigantaggio» è un errore, che produce una grave lacuna nella storiografia ufficiale. Per comprendere questo delicato momento della storia del nostro paese bisogna andare oltre le interpretazioni tradizionali e coglierne il carattere multiforme. Alla base c'è la questione della terra, che muove plebi impoverite, le quali vedono nel nuovo Stato non un'opportunità ma un ulteriore peso - a partire dalla coscrizione obbligatoria - e mettono in piedi rivolte che non hanno programma né direzione. Su questa instabilità sociale si innestano bande criminali, che talvolta si ammantano di valenze politiche ma che in realtà agiscono per il proprio tornaconto. Infine, agenti borbonici, papalini e reazionari locali non esitano a fomentare il caos per destabilizzare il neonato Stato italiano. La classe dirigente liberale, formatasi al Nord, ignora i problemi sociali del Mezzogiorno e, nell'ansia di legittimarsi agli occhi dell'Europa, risponde alle rivolte con la potenza del Regio esercito. Ne consegue un conflitto sproporzionato, in cui vengono mobilitati due terzi delle forze armate e si contano più vittime che nelle tre guerre di indipendenza messe insieme




Archeologia del Futuro - Mario Red De Gabriele | PhEST10

17 OTTOBRE 2025 - BARI / IL MONDO RACCONTATO IN UNO SCATTO: TORNA WORLD PRESS PHOTO

HUMAN: l’essenza dell’arte contemporanea a Casa Cava

PUGLIA SHOWCASE 2025 - 4 LUGLIO

giovedì 23 ottobre 2025

Nobody’s girl. La mia storia di sopravvivenza in nome della giustizia. Il caso Epstein di Virginia Roberts Giuffre (Bompiani)

 La verità sul più grande scandalo dei nostri tempi. Il caso Epstein.

Un memoir feroce e intimo insieme, il ritratto di una donna tenace, la testimonianza del suo impegno e della forza di volontà che l'ha portata a uscire dalla condizione di vittima e a lottare per un mondo più giusto e più sicuro.


Virginia Roberts Giuffre è nota come la vittima di Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell che dopo anni di ripetuti abusi ha deciso di parlare del suo passato e ha contribuito alla condanna di entrambi. È la ragazza ritratta con il principe Andrea in una foto che ha fatto il giro del mondo. Ma la sua storia finora non era mai stata raccontata tutta per intero, non con le sue parole. Nell'aprile 2025 Giuffre si è tolta la vita. Ha lasciato un memoir scritto nel corso degli ultimi anni di vita e la disposizione di pubblicarlo. “Nobody's girl” è il racconto potente e spietato della vita di una ragazza cresciuta fra straordinarie difficoltà, il resoconto del tempo passato con Epstein e Maxwell, che hanno ceduto lei e altre ragazze come merce a un gran numero di uomini potenti. Le molestie subìte da bambina, l'adolescenza complicata, e poi, a diciannove anni, la fuga dal controllo di Epstein e Maxwell e una nuova vita: questa la sua storia. Il peso di quel passato incancellabile ha indotto Giuffre a trovare il coraggio di accusare i due e di scendere in campo a favore di altre vittime






Alba é Capitale d’Arte Moderna

Dentro il Material Lab: dove Creatività e Design prendono forma - AW Podcast Ep.12

DIMENSIONE AUTORE Speciale Podio Palio dei Poeti 2025 Torino

4 borghi in Piemonte da visitare assolutamente in Autunno

mercoledì 22 ottobre 2025

Usa il cervello prima che lui usi te. Manuale di autodifesa cognitiva di Paolo Borzacchiello (Mondadori)

Con esercizi ed esempi pratici, questo libro ci aiuterà a "usare il cervello" e a farlo funzionare al meglio, evitando trappole mentali e attivando la parte più lucida e creativa della nostra mente.


"La nostra mente è brillante. Peccato che a volte usi la sua brillantezza per crearci problemi. Al cervello non interessa molto che voi stiate bene o male, lui fa quello che è abituato a fare o quello che gli è più comodo fare, senza tenere conto degli effetti che ha su di voi. So che sembra un paradosso, ma è esattamente così: non fidiamoci mai del fatto che il cervello faccia quello che è meglio per noi. Fa quello che 'crede' essere il meglio per noi sulla base delle sue esperienze passate, delle sue convinzioni, dei suoi comodi (ove per 'comodi' intendiamo sinapsi nervose abituate a svolgere determinati compiti e a percorrere determinati e sempre uguali percorsi). Usare (bene) il cervello significa conoscere questi meccanismi e provvedere di conseguenza." Nel suo nuovo libro, Paolo Borzacchiello ci accompagna in un viaggio sorprendente nel mondo del cervello, da quando ci svegliamo al mattino a quando andiamo a letto la sera. Ogni piccola o grande sfida quotidiana diventa l'occasione per osservare come le diverse parti del nostro cervello e le sostanze chimiche che regolano le nostre reazioni si attivano e interagiscono tra di loro. Attraverso brevi dialoghi immaginari vedremo in azione la corteccia prefrontale (la regista razionale sempre pronta a pianificare), l'amigdala (la sentinella emotiva perennemente all'erta) o il nucleus accumbens (l'amante del piacere), ma anche ormoni e neurotrasmettitori come dopamina (il motivatore da palco), cortisolo (il project manager ansioso), serotonina (a.k.a. la "Queen") e ossitocina (l'abbracciatrice professionista). Solo imparando a riconoscere quali dinamiche mentali entrano in gioco in ogni momento della giornata potremo disattivare il pilota automatico e riprendere il controllo di percezioni, emozioni e comportamenti.






IDEAPLUS TV - Sarteano: mostra "LA PRIMA RADICE"

Fantasie Déco. Opere dalla collezione d’arte di Fondazione CR Firenze per la prima volta in mostra

Pappardelle al cinghiale

Viaggio nella Toscana dei sapori: economia, turismo e la cucina diventa show

Parlando di Pier Paolo Pasolini

MILANO (ITALIA)